chapter five

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Harry era in qualche modo spaventato per l'arrivo del ragazzo il giorno dopo, chiedendosi come sarebbero andate le cose. Avrebbe voluto vederlo con un sorriso in viso e un leggero saltellare nella sua camminata, ma la vita non è fatta da ciò che desideri. Avrai quello che avrai e imparerai a vivere con esso, oppure finirai in un disastro da cui sarà difficile trovare una via di fuga.

Accese la sua solita sigaretta e fu quando ne rimase metà che il ragazzo arrivò, scendendo per il marciapiede. Il Ragazzo del Latte aveva un sigaretta tra le dita, e quando espirò, Harry potette sentire l'odore dell'erba. Quello era anche peggio del vedere il ragazzo ritornare con dell'alcol, adesso era anche la droga.

Il ragazzo era incasinato, quello era ovvio. Harry sentì un specie di repulsione nei suoi confronti, poi il senso di colpa per sentirsi in quel modo. Non dovrebbe sentire quelle cose dal momento che succede a chiunque nel mondo, e loro non possono farci nulla, ma quella sensazione era ancora lì.

Harry strinse la sigaretta tra le dita e la guardò bruciare, senza degnarsi più di vedere il ragazzo scendere per la collina. Non voleva guardarlo, era come un film triste che ti costringe a distogliere lo sguardo fino a che le cose non cominciano a mettersi meglio. Ma la fine non sarebbe stata buona, anzi sarebbe andato sempre peggio fino a, appunto, finire. Nessun finale felice.

Quando sentì i passi del Ragazzo del Latte risalire la collina, il suo sguardo saettò verso di lui per poi tornare indietro. Il ragazzo trasportava una confezione di 12 birre, e Harry non poteva guardarlo. Non poteva. Non avrebbe costretto se stesso a guardare qualcuno soffrire così tanto. Si alzò dalla sua postazione sul secondo scalino, per tornare dentro casa prima che il ragazzo riuscisse a sparire alla fine della strada.

Milk boy; l.s. Italian TranslationWhere stories live. Discover now