2. Il primo giorno

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Oggi è il mio primo giorno di scuola e sono così nervosa che non sono riuscita a chiudere occhio.

Gli altri ragazzi hanno gia iniziato la scuola da una settimana, perció probabilmente sono gia in ritardo con il programma. Quello che mi preoccupa di più ,però, è dovermi ambientare in classi di quarta superiore dove ormai si conoscono gia tutti tra loro.

Inizio a prepararmi e dopo aver cambiato circa 5 volte outfit scendo in salotto dovo trovo i miei intenti a fare colazione.
Non ci metto mai così tanto a trovare ciò che devo indossare, ma almeno oggi vorrei fare bella figura.... o almeno sembrare presentabile.

《Buongiorno tesoro, sei pronta?》 dicono in coro.

Li guardo male e dico un si striminzito mentre sospiro, tanto lo sanno perfettmente che sto mentendo. Non sarò MAI pronta psicologicamente!

Faccio colazione velocemente e appena ho finito chiamo mamma per farmi accompagnare. Oggi mi accompagna a scuola lei perchè vuole essere presente al mio primo giorno nella nuova scuola, proprio come se fossi all'asilo.... ma da domani comunque devo prendere l'autobus perche entrambi i miei lavorano.
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《Ciao mamma, ci vediamo dopo, grazie del passaggio》le dico prima di stamparle un bacio sulla guancia e uscire dalla macchina.

《Ciao tesoro, ti voglio bene, per qualsiasi cosa chiamami》 mi urla dal finestrino. Annuisco e mi dirigo verso la porta dell'inferno.

Appena varco la porta di entrata rimango sconvolta dalla grandezza di questa scuola e non ho la minima idea di dove andare. Mentre sono immobilizzata nel corridoio un ragazzo daglio occhi azzurri e i capelli neri mi spintona e corre avanti senza nemmeno chiedermi scusa. Subito dopo sento una mano posarsi sulla mia spalla e una ragazza dai medesimi occhi azzurri e capelli neri del ragazzo che mi ha spintonato mi si posa davanti.

《Ei ciao, io sono Theresa non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova? E comunque scusalo》 dice indicando il ragazzo identico a lei 《mio fratello - o bhe ora è tutto più chiaro- è un po di cattivo umore la mattina》 dice sogghignando.
《O umm, non fa niente dico davvero, e comunque si, mi sono trasferita qui da pochissimo.
Mi chiamo Allyson, per gli amici solo Ally 》

《Ok Ally. Ci vediamo in giro》mi dice mentre corre per raggiungere suo fratello.

Continuo a vagare per i corridoi ormai vuoti alla ricerca della segreteria, ma questa scuola è immensa cavolo!
Non capisco dove devo andare così mi rigiro la cartina della scuola tra le mani cercando di capirci qualcosa.
《Accidenti al mio senso di orientamento che non ho!》urlo frustata mentre ho ancora gli occhi bassi sulla piantina della scuola. Proprio mentre urlo vado a sbattere contro qualcosa di duro, molto molto duro.

Mentre sto con il culo a terra noto un ragazzo alto e muscoloso da capelli ricci scuri guardarmi dall'alto con i suoi occhi verdi brillanti

《O mio dio perdonami! Dimmi che non si é fatto male!》

《mmm cosa?》

《Dimmi che quel ben di dio del tuo culo non si é fatto male!》

《ma cos...?》inizialmente rimango sconvolta ma poi scoppio a ridere insieme a lui.

《Si si sta bene.....e sto bene anche io, grazie per avermelo chiesto》

《a menomale》dice tirando un finto sospiro di sollievo《comunque io sono Kaleb....tu sei?》

《Ally e mi sono persa, e tu hai degli addominali scolpitissimi che giuro fanno davvero male》dico l'ultima parte sussurrando e massaggiandomi il mio povero sederino dolorante.

《Hahahahah grazie, senza alcun dubbio fanno cadere le ragazze ai miei piedi》
A questo punto scoppiamo entrambi a ridere come due scemi.
《Dato che ti sei persa, se vuoi ti accompagno io in segreteria》si offre non appena torniamo seri, poi sorride e mi indica di seguirlo e io cosi faccio.

É un ragazzo molto bello e la sua risata è così melodica....
sono così immersa nei miei pensieri che non mi accorgo nemmeno quando arriviamo davanti alla porta della segreteria.

《Ci vediamo in giro Ally》mi saluta prima di scomparire tra i corridoi.
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La segretaria mi ha dato il foglio con gli orari e ora mi ritrovo a bussare alla porta della lezione che dovrei seguire ora.

Dopo che la professoressa, una donna anziana piena di rughe, i capelli grigi e gli occhiali messi sulla punta del naso, mi ha fatto presentare alla classe, mi ha indicato il posto dove dovrei sedermi.
Mentre mi dirigo verso di esso noto che è un banco doppio ma non c'è nessuno, però al posto davanti al mio è seduta Theresa e al posto dietro suo fratello.

Mi siedo e dopo poco sento picchiettare sulla mia spalla così mi giro verso il ragazzo dietro di me.
《Ei Allyson scusa per prima è che di prima mattina non sono molto socievole, soprattutto se mia sorella mi sveglia buttandomi un secchio d'acqua gelata addosso》 dice guardando male sua sorella che sento ridacchiare.
《comunque io sono Thomas》

《Non fa niente e comunque puoi chiamarmi Ally》rispondo sorridendo

Non fa in tempo a rispondermi che sono costretta a rigirarmi perchè la professoressa richiama la nostra attenzione.

Non riesco a seguire la lezione perche la mia mente continua a pensare ed immaginare chi occupa il posto vuoto vicino al mio. Spero solo che non sia una specie di secchione che si scaccola o una di quelle ragazze logorroiche che stanno tutta l'ora a ritoccarsi il trucco e che spettegolano sugli altri.... o mio dio non so cosa sia peggio.

Circa a metà della lezione la porta si spalanca e un ragazzo muscoloso e super abbrozzato, biondo con gli occhi azzurri viene verso la mia direzione senza degnare di uno sguardo la professoressa, che alza gli occhi al cielo. Bhe forse probabilmente ci è abituata.

Mentre cammina verso di me noto che la cerniera dei suoi Jeans è calata, così capisco subito il motivo del suo ritardo....è il solito puttaniere che si fa tutte le ragazze nel bagno sporco della scuola. Ecco cosa è peggio!

《E tu chi sei nanerottola?》mi dice con indifferenza, come se non gli interessasse davvero, mentre si siede accanto a me

《Per prima cosa non sono così tanto bassa》 attacco subito io alzando gli occhi al cielo
《seconda cosa bhe....sono Allyson ma se vuo puoi chiamarmi Ally》 dico un po intimorita
《e terzo.....la bottega a quest'ora dobrebbe essere ancora chiusa...》
ma lui non capisce cosa voglio dire, così ci riprovo
《hai la bottega aperta, il forno è aperto..... hai lasciato la gabbia aperta così l'uccellino prende aria?》gli dico indicando il cavallo dei suoi pantaloni così lui abbassa lo sgardo e finalmente sembra capire, infatti con uno gesto rapido la chiude e mi fulmina con lo sguardo.
Dietro di me sento Thomas ridere e dire《mi piaci ragazza》mentre il ragazzo accanto a me lo guarda male.

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Le ore successive passano in fretta e quando arriva l'ora di pranzo mi reco in menza che stranamente riesco a trovare quasi subito seguendo la massa.

Mi siedo ad un tevolo da sola ma poco dopo sento qualcuno sedersi vicino a me, alzo lo sguardo e vedo Theresa.

《Sei stata grande con Christopher stammattina》 a bene, così il biondino abbronzato si chiama così....interessante, interessante.
《é il migliore amico di mio fratello ma a volte è proprio uno sbruffone》 dice alzando gli occhi al cielo.
《io penso che diventeremo ottime amiche》 continua sempre lei, ma anche io penso che lei sia un potenziale ottima amica, è simpatica e solare e soprattutto non è una di quelle ochette presenti in ogni scuola.

Pranzo con lei e poi anche il resto della giornata è tranquillo.

Appena rientro a casa non trovo nessuno, probabilmente i miei devono ancora tornare da lavoro, così salgo in camera mia e mi metto sull'altalena a guardare qualche serie tv finché non si fa sera.

Sento i miei genitori entrare perció scendo a salutarli
《Come è andato il primo giorno?》 chiede mia madre che sembra quasi intimorita
《Bene ho conoscouto molte persone e anche due gemelli, un ragazzo molto simpatico che si chiama Kaleb e il mio vicino di banco antipatico Christopher》 dico tutto di un fiato e in risposta mia madre tira un sospiro di sollievo ed entrambi i miei vecchi mi abbracciano felici, facendo finta di non aver sentito l'ultima parte della mia risposta.

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