Poli opposti

1. Nuova vita

《beep-beeeeeeeeeep》
《be-be-beeeeep beep》
《beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeep》

《oh mio Dio! Mamma ti prego smettila di suonare il claxon così tanto insistentemente! Non è che suonandolo un milione di volte arriviamo a casa prima!》
Dico a mia madre mentre sbatto la testa sul cruscotto della macchina.

《scusami Ally ma dopo 12 ore in macchina sono sfinita e questo traffico non mi aiuta di certo!》dice esasperata 《ma per fortuna siamo quasi arrivate...》 aggiunge con un sospiro.

Già, proprio cosí, sono 12 ore che siamo sedute in macchina e abbiamo fatto solo due brevissime soste per mangiare e, per me che non so stare un attimo ferma, è davvero un incubo.
Per di più ho anche l'ansia di vedere la casa nuova perchè mio padre ha deciso di farci una sorpresa decidendo da solo come arredarla e non so proprio cosa aspettarmi.

Ci stiamo per trasferire definitivamente dall'altra parte del paese perchè l'azienda dove lavora mio padre si è spostata e di conseguenza, se lui non voleva perdere il lavoro, doveva seguirla e noi con lui.

L'addio non è stato drammatico come quello dei film o dei libri, per niente, forse perche non avevo nessuno che consideravo un vero amico, o forse perchè odiavo quel piccolo paesino monotono dove si vedevano sempre le stesse facce e dove ogni notizia circolava troooooppo velocemente, come quella del nostro trasferimento.

*****

Sento qualcuno scuotermi la spalla e realizzo non troppo in fretta che la macchina si è fermata
《Siamo arrivate tesoro》dice mia madre sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli, le brillano gli occhi e posso vedere quanto è emozionata.

Le sorrido a mia volta e giro la testa verso la villa davanti alla quale ci siamo fermate che è perfettamente identica a quelle vicine, poi vedo papà uscire dal cancello del giardino e venire verso di noi.
Lui è venuto alcuni giorni prima di noi per sistemare le ultime cose, in modo da farci trovre già tutto pronto.

Ma...accidenti davvero questa è la nostra nuova casa? Da quanto tempo siamo diventati così ricchi da potercela permettere?

《Ei cucciolo mi sei mancata》mi dice mentre gli salto letteralmente addosso,

poi mi poggia di nuovo a terra e va da mamma per lasciargli un bacio tra i
capelli.

Prendiamo i bagagli con le ultime cose che dovevamo portare e ci dirigiamo verso l'entrata.

Attraversiamo il piccolo giardino e ci fermiamo sulla soglia della porta che papà sta aprendo troppo lentamente per i miei gusti.
《Oh accidenti papà dai sto invecchiando su questa soglia! Fammi vedere come l'hai arredata prima che muoia!》dico con un comportamento poco maturo che non si addice ai miei 17 anni.
《Anche io sto morendo dalla curiosità!》 dice mamma aggiungendosi alle mie lamentele (bhe da qulcuno devo pur aver ripreso), cosí papà apre completamente la porta e ci fa segno di entrare.

L'interno è magnifico e ci lascia entrambe senza parole...
l'entrata si affaccia su un ampio soggiorno con un divano di pelle nero al centro con sopra due cuscini rossi, rivolto verso l'enorme televisione a muro.
Al lato vi sono due porte che affacciano una in bagno e una in cucina. Essa ha ogni superficie liscia, dalla peninsola ai sportelli dei cassetti, rossa.
Mamma non appena la vede scoppia in lacrime e non smette di riempire di baci papà.

Le scale nel soggiorno portano al secondo piano dove oltre a un secondo bagno vi è la stanza dei miei e la mia ed io mi dirigo subito verso quest'ultima.