Io e il Binge - Giorno 1

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Mi chiamo Chiara, ho 29 anni and my life is a really messed up. 

Parrebbe l'incipit perfetto di un nuova produzione Netflix, vorrei tanto che lo fosse, ma è di vita vera che sto scrivendo. Il mio problema più grande? Il cibo. Soffro di Binge Eating Disorder, tradotto "abbuffamento compulsivo", altrimenti detto: ci sono momenti della giornata in cui apro la dispensa ed è la fine. Mangio, mangio, mangio, non ha importanza cosa, l'unica mia preoccupazione in quei momenti è riempire lo stomaco fino a sentire una familiare sensazione di completezza, di pienezza totale. 

Ora, la domanda che sorgerebbe spontanea a chiunque è "Perché"? Perché mi sento terribilmente vuota. Ecco, l'ho detto. Ho un marito perfetto, due amici incredibili, un nipote che riempie le mie giornate di infinita felicità. Da dove viene questa sensazione di vuoto allora? Da molto, molto lontano, da un passato colmo di anaffettività, da un padre che non mi ha mai dato un bacio o una carezza, da una madre che si è sempre comportata da maestra e non da mamma. Ed io, figlia unica, sono cresciuta senza amore. Non mi sto piangendo addosso, non cerco consolazione. A sedici anni mi sono rimboccata le mani e sono andata a lavorare, a ventidue ero già fuori casa, a ventiquattro già sposata. La mia vita professionale mi ha dato negli anni infinite soddisfazioni. Ho vissuto in vari stati europei per mesi interi proprio grazie al lavoro, ho viaggiato in tutto il mondo per passione, eppure... Sono ancora ferma al punto di partenza per quanto riguarda il mio grosso, grasso problema. 

Ci stavo riuscendo a sconfiggerlo, durante i miei soggiorni di lavoro all'estero ero riuscita ad ottenere il controllo su questo lato della mia vita. Francia, 7 mesi, – 7 kg. Belgio, 4 mesi – 5 kg. Francia, 3 mesi, – 7 kg. Io ero così felice, mi sentivo così libera. Purtroppo siamo ancora qua, di nuovo in balia di quell'unico neurone che monopolizza tutto il cervello e che non fa altro che urlare "Mangia, mangia, mangia". Certo non ho rimesso proprio tutti i chili persi, non ho ancora raggiunti quegli assurdi 95 chili che mi avevano rovinato anima e corpo, ma manca poco, davvero poco. Sento che sto perdendo il controllo, sento di dover agire subito perché sono già scivolata oltre la metà del burrone e la risalita sarà già durissima così, senza necessariamente dover ripartire proprio dal fondo. Quanto peso stamattina? 87,3 chilogrammi. Oh my God. Sono stata 76, sono stata anche 95, dovrei essere 64, sarei felice di vedere il 70. Numeri, numeri, nient'altro che numeri. Cifre che osservo ossessivamente tutte le mattine, numeri che condizionano le mie giornate. Positiva o negativa, allegra o depressa, dipende tutto dai numeri. Oggi? Dovrei essere in depressone totale, non avevo mai superato gli 87 negli ultimi due anni. 

Cosa vorrei fare? Chiudere le persiane, annullare tutti gli impegni e restare a letto tutto il giorno alzandomi solo per mangiare, ritrovando una momentanea felicità in uno dei mie confort food. Non mi comporterò così, non lascerò che vinca il Binge. NO. Stamattina ho aperto gli occhi alle prime luci dell'alba, perché non esiste momento migliore per decidere di cambiare, per iniziare a trasformare la mia vita ripartendo "da meno di zero". Io ho voglia di vivere. 

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⏰ Last updated: Jun 14, 2018 ⏰

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