3.Vento di cambiamento

35 1 1
                                    


La cena era finita in modo pacifico e ritornammo a casa.

Il giorno dopo era domenica e la passai con le mie amiche: uscimmo dopo pranzo e cominciammo a camminare con il gelato appena preso in mano,

-Certo che sei proprio sfortunata eh! Lui è tuo...fratello?-disse Lexie

-Fratellastro tecnicamente - la corressi io -ma la cosa è più o meno la stessa-

-non sai quanto ti stimo per come gli hai risposto!- urlò entusiasta Hanna

-Beh avrei fatto di meglio ma il mio cervello era in pappa, Dio santo perché capitano tutte a me?! Che poi il trasferimento è stato anticipato a dopodomani cioè, io mi ammazzo!-

-semmai ammazza lui no?- replicò Martha -anche se sarebbe una grande perdita, è proprio un Figo- e continuammo a parlare fin verso le cinque quando me ne tornai a casa per finire i compiti, cenare e andare a dormire.

-Driiiiiiiiiiiiiiiin- sfortunatamente non era il suono della sveglia ma la voce di mio fratello che era destinata a svegliarmi, ci riuscì. Così dalla mia bocca uscì un fiotto di parolacce e imprecazioni ma mi alzai; solo dopo mi resi conto che: non solo era lunedì ma era anche il giorno precedente al trasferimento e avremmo passato il pomeriggio ad inscatolare le nostre cose.

Con meno voglia di vivere di prima andai a prepararmi per scuola e una volta pronta presi lo zaino, una mela e sgattaiolai fuori urlando :-ciao mamma!- sapendo che mio fratello era sicuramente già pronto fuori, infatti lo vidi seduto sul gradino fuori di casa ad aspettarmi, si alzò e ci avviammo.

:-Allora il trasferimento è domani- disse Liam , al che io risposi :-Non ricordarmelo! Come se le liti fra noi due non fossero già abbastanza! Immagina quanto litigheremo con quelli!-

:-almeno magari una volta saremo dalla stessa parte- mi fece notare

:-La prima volta nella storia- dissi ironicamente, la conversazione si stoppò poco dopo poiché era mattina e la stanchezza si faceva sentire.

Arrivati a scuola entrai in classe,salutai Lexie e mi misi a sedere scherzando con i miei compagni,

:-Cè qualche santo che va volontario a latino?- urlò Nate

:-Si nei tuoi sogni- rispose Imogen concentrata in quello che stava facendo cioè copiare matematica;

:-Dai potrei anche pagarvi, qualche volontario che quella mi vuole interrogare-

:- Nate smettila sono 2 mesi che dici che ti deve interrogare e non ti chiama!- rispose Bradley dal banco davanti al mio, si girò verso di me e cominciammo a chiacchierare finché la professoressa non entrò in aula.

La scuola finì e io rimasi a parlare con Lexie fuori dall edificio :- Quindi oggi scatoloni eh?- disse lei :- Non voglio pensare quanto mi ci vorrà ad incartare tutto; tu cosa farai?-

-mmmm... libri,libri libri e cibo-

-: non sai quanto ti invidio-

-:ah ma devo fare anche i compiti eh-

-:quelli pure io ahaha mai una gioia-

In quel momento , accanto a noi passò James ed io ammutolii, Lexie capendo il motivo si irrigidii la lui fece passare lo sguardo su di noi con indifferenza e andò avanti.

Quell incontro fu l'unico anche dopo che tornai a casa dove feci i compiti e cercai di far entrare l'esagerata quantità di vestiti negli scatoloni.

:-Crystal! Se ti serve un altro scatolone puoi prendere uno dei miei io ne uso pochi!- gridò Liam

:-Si ti prego ne ho bisogno- risposi correndo in camera sua e afferrando lo scatolone più grande.

Quando tutti e tre finimmo di preparare gli scatoloni li sistemammo in macchina e partimmo diretti verso la nostra nuova vita.


Scusate se non posto da tanto ma con la fine della scuola tornerò più attiva. 

Se più persone leggeranno questa storia ovviamente posterò più frequentemente e sceglierò una firma. Grazie mille

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 13, 2018 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Fra me e teWhere stories live. Discover now