"Iniziò a disegnare lasciandosi trascinare dalle emozioni: la matita si muoveva ora rapida, ora lenta tra i solchi della carta e i sentimenti, fluivano via, lasciano la mente libera."
(Da "Neshaavri-l'accademia degli ibridi" di MartaF03)
Le ore di l...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
"L'Arena Grande è stata la prima stanza che ho visto all'interno della scuola e non è che abbia proprio tanti ricordi positivi legati ad essa: l'ambiente è terribilemte freddo e cupo, se non per le poche torce e la grande apertura nel soffitto, proprio sotto un'enorme fontana nel Giardino centrale, da dove entra una strana luce color acquamarina; è sempre pieno di pesone che si accalcono su gli scomodi spalti di legno, finché l'aria non diventa asfissiante; ogni volta che viene convocata un adutanata, inoltre, bisogna aspettarsi qualcosa di orrendo.
Parlando di cose ...tecniche... ho sempre trovata ostica la prospettiva e, nonostante la semplice impostazione frontale, non mi è uscita nel migliore dei modi. Il mio naturale odio nei confronti dei righelli e, sopratutto, l'impossibilità di reperirne nella Foresta ha reso questo lavoro ancora più complicato."
