0. Preludio (Introduzione)

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In un antico mito la Luna viene associata alla rugiada mattutina. Esso racconta la leggenda che ogni sera l'Astro d'Argento raccoglie in un calice d'argento tutti i sogni dimenticati e i ricordi caduti nell'oblio e ogni mattina li sparge sulla Terra sotto forma di rugiada.

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Tanto tempo fa, non c'era la luna. C'era solamente il sole. Il creatore Wisakecahk aveva dei messaggeri che lo aiutarono nel suo lavoro. Uno di questi era il custode del sole. Egli aveva due figli, un maschio e una femmina. Tutti e tre vivevano nel mondo del cielo. Erano molto felici.

La figlia badava al campo. Lo teneva pulito e ordinato. Quando scuoteva le lenzuola di piume, le piume cadevano sulla terra come la neve. Il figlio cacciava e pescava. Quando appendeva le sue reti ad asciugare, gocce d'acqua cadevano sulla terra come pioggia. Il padre era lontano. Tutto il giorno teneva vivo il grande fuoco che bruciava nel sole. Era molto vecchio. Presto avrebbe lasciato i suoi figli, senza più ritornare. Gli disse "Quando morirò, dovrete tenere viva la fiamma, o la gente e gli animali della terra moriranno.

Un giorno quando il fuoco del sole si era abbassato, il padre tornò a casa stanco. Disse, "Bambini, miei bambini, miei bambini. Devo andare. Non tornerò mai più". I due piansero e piansero. Sapevano che sarebbe morto.

La mattina, era ora di iniziare il fuoco del sole. I due iniziarono a litigare su chi avrebbe terminato il compito. "Accenderò io il fuoco, sono più vecchia" disse la sorella. "No, sono io l'uomo, lo farò io," disse il fratello. Si urlavano così a vicenda.

La gente della terra iniziò a preoccuparsi, dicendo, "Perchè il sole è così in ritardo? Dovrebbe essere già su da ora!" Wisakecahk andò al sole per vedere cosa stesse succedendo. Quandò arrivò, i due stavano ancora urlando. "Wisakecahk si arrabbiò. "La gente e gli animali periranno," disse loro. "Spetta a voi! Voi mantenete vivo il fuoco," disse al ragazzo "Il tuo nome d'ora in poi sarà Pisim." Alla sorella disse, "Tu, ugualmente, lavorerai quanto tuo fratello. Manterrai la fiamma in un altro luogo. Lavorerai di notte. Tu sarai Tipiskawipisim, la Luna. Come punizione, vi incontrerete l'un l'altro una volta all'anno. Per tutto il tempo, vi vedrete attraverso il cielo."

E così avvenne. E anche adesso è così.

(Mito Creek, popolazione amerinda)

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Ho sempre pensato che una delle poche certezze che abbiamo sia che, in qualunque modo, anche se tardi, un piccolo foro di luce si farà spazio nel tappeto morto e nero dei vari mali di vivere. E quel foro, allargandosi, darà vita ad altri, finche quel tessuto non sarà completamente squarciato. La Luna è la migliore rappresentazione di questa metafora, e le Stelle, sue figlie, non fanno altro che rafforzarne il significato.

Perciò questa raccolta è dedicata a loro tutte, giovani e vecchie, Luna e Stelle, e in particolare alle Stelle che abbiamo sulla terra, 3 miliardi e mezzo, stella più stella meno.
Le Donne.

Lilith, stammi accanto.

Antologia (della Luna e delle sue Figlie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora