Capitolo 17.Perchè ti amo

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Le luci rosse lampeggiano nella strada.
È arrivata l'ambulanza.
La stessa ragazza picchia i pugni sui finestrini dell'auto accartocciata.
I corpi sul davanti,ormai senza vita,stanno perdendo sangue.
Poi lei avverte un rumore allo sportello. Qualcuno lo sta forzando per farla uscire dalla macchina.
Quando la luce le invade gli occhi avverte le lacrime e scoppia in un pianto.
Urla di salvare i suoi genitori. Ma l'ambulanza sa che non c'è più nulla da salvare.
I corpi vengono fatti salire su due barelle e messe nell'ambulanza,accostata al marciapiede.
C'è gente tutt'attorno.
Gente che non conosce.
Gente che accorre per vedere la catastrofe.
La ragazza piange. Corre verso i corpi e urla i loro nomi,come se questi si potessero svegliare a suo comodando.
Hanno le gambe in posizioni anormali e i volti sanguinanti,come le nocche e tutto il resto del corpo.
Un signore con la divisa che richiama i colori dell'ambulanza,la prende tra le braccia per farla allontanare dai corpi.
Ma lei non vuole,si oppone.
Ma lui la tira via mentre le porte dell'ambulanza si chiudono con un sonoro "clik" e la gente, poco a poco,inizia a ritirarsi tra le loro case.
Stranamente ricordo le lacrime di quella ragazza.
Sarà perché la ragazza sono io.

Mi sveglio soprassalto urlando.

Sono straiata sui sedili posteriori della Jeep.
Non sono in quella strada.
Faccio un lungo respiro e mi passo il dorso della mano sulla fronte:sono sudata.

"Jess,tutto bene?"chiede Matt preoccupato girando la testa per sporgersi sui sedili posteriori.

Annuisco meccanicamente:"si,ti prego guarda la strada"

Lui riporta gli occhi davanti a se,sulla strada.

"Brutti sogni?"chiede lui

"Eh?"chiedo mettendomi seduta.

"Intendo,hai fatto un brutto sogno?"

"Un incubo"sbuffo sfregando le mani sulle braccia. Ho la pelle d'oca.

"Mh,capisco"dice cambiando marcia

Deglutisco e poi sussurro:"ho rivisto la scena della loro morte..."

Lui mi guarda dallo specchietto e poi riporta gli occhi sull'autostrada.
Due minuti dopo accosta l'auto ai margini e scende.

"Che fai?!"chiedo mentre un auto gli sfreccia di fianco. Lui annusice per tranquillizzarmi e poi apre lo sportello dei sedili posteriori. Sale e lo richiude.

Me lo ritrovo affianco.

"Perchè?"chiede riferita a ciò che ha appena fatto

"Stai bene?"dice ignorando la mia domanda

"Si"rispondo troppo velocemente

"No. Rispondimi davvero. Pensaci. Non voglio una risposta programmata"dice fissandomi. Poi ripete:" Tutto bene,Jess?"

Sposto lo sguardo oltre di lui,fuori dal finestrino. Le macchine che sfrecciano. Il cielo di prima mattina. Il sole caldo.

Poi mi chiedo se va tutto bene.
Si,va tutto bene.

Poi sposto lo sguardo su Matt e in lui vedo tutto ciò di cui ho bisogno:
Una spalla,
Qualcuno che mi ascolti,
Dell'affetto...

"Va tutto bene,vero Matt?"chiedo insicura delle mie emozioni. È ovvio che niente va bene! Non riesco nemmeno a capire le mie emozioni...

"Certo che va tutto bene,Jess"dice lui sfiorando il mio volto con le dita.

Poi riguardo fuori.
Le stelle di ieri sera sono scomparse...
Come d'altronde fanno tutte le mattine

Mi chiedo se il dolore che provo passerà mai...

Sei il mio presenteWhere stories live. Discover now