Non fraintendetemi le voglio bene, è mia mamma ma ci sono troppe cose in ballo e non posso contare sul suo aiuto nonostante tutto.

Dovete sapere una cosa di me, non sono una ragazza normale, eh no, sono strana, ho un carattere di merda, rispondo a tono, uso sempre un tono sarcastico, ironico, guardo i film horror e mi piace giocare alla playstation.

Qualcuno direbbe che mi nascondo dal mondo, è da un lato hanno pienamente ragione. Mi nascondo ma non dal mondo, solo dagli imbecilli che frequentano la mia scuola.

Prendo in braccio Samuel e vado a bussare alla porta del mio nemico, fortunatamente ad aprirmi è proprio la signora Lamber.

- Buongiorno signora Lambert. – La saluto calorosamente.

- Buongiorno a te Samantha. Quante volte ti devo dire di chiamarmi solo Jana. – Chiede guardandomi amorevolmente.

- Va bene. La prossima volta lo farò, ma adesso devo veramente scappare altrimenti faccio tardi. La ringrazio di occuparsi di Samuel. Non dovrei tardare oggi, lo vengo a riprendere verso le 16 se per lei non è un problema.

- Nessun problema, non ti preoccupare. Appena hai finito lo trovi qui. –Sorride, prendendo Samuel tra le braccia e afferrando la borsa con tutto l'occorrente per il piccolo.

La saluto con la mano e mi allontano. Rientro nel vialetto di casa e apro il garage. Prendo le chiavi dalla tasca dei pantaloni e monto sulla mia moto. Oh, sì, adoro le moto. Un'altra mia stranezza.

Prima di mettere in moto, estraggo il cellulare dalla tasca posteriore, collego le cuffie bluetooth, ricerco nella mia playlist la mia canzone preferita e appena la trovo, premo play. L'assolo della chitarra riempie le mie orecchie e subito dopo la voce sensuale di BON JOVI. Infilo il casco, il giubbotto di pelle e senza indugio parto lasciando indietro tutte le preoccupazioni con l'adrenalina che mi scorre nelle vene.

Arrivata nel parcheggio, smonto dalla moto, togo il casco ravvivando i capelli. Estraggo il cellulare e invio un messaggio al mio migliore amico.

Pixie:

Hey folletto, dove sei? Io sono arrivata. Ah, non ti dimenticare di portarmi il mio nettare. 😘

La sua risposta non tarda ad arrivare.

Nanerottola: 

Nanerottola, buongiorno anche a te... ogni tuo desiderio è un ordine.

Sento ragazzi bisbigliare qualcosa ma senza farci molto caso. Sono cambiata, non sono più la ragazza dolce, accomodante, gentile dell'anno scorso che cammina a testa bassa e si fa mettere i piedi in testa. No, per niente, adesso rispondo a tono fregandomene di ciò che le persone pensano.

- Hey, nanerottola - alzo gli occhiali da sole e guardo questo strafigo dinanzi a me. Indossa una maglietta nera e un pantalone bianco che gli fascia perfettamente i fianchi stretti, occhi di un nocciola intenso, labbra carnose, e ricci capelli biondi come la pece. Sorridendo, appaiono le sue fosse che io adoro immensamente.

- Pixie, ti stavo dando per disperso. - Gli sorrido felice di vederlo.

- Mi sei mancata anche tu nanerottola – Risponde sarcastico.

- Lo sai che è così. – Lo abbraccio, stringendo le mie esili braccia intorno alla sua vita snella e annusando l'odore del suo bagnoschiuma al muschio, non riuscendo a pronunciare altre parole.

- Pensi di lasciarmi andare prima o poi? – Chiede con tono divertito.

- No. Tu sei il mio osso e io sono il tuo cane. Non ti liberi così facilmente di me. – Dico con tono divertito e sornione.

Il Diavolo Sa AmareWhere stories live. Discover now