Cuore di tempesta (Sospesa)

Capitolo III

Era notte fonda quando Cassandra sentì alcuni rumori provenire dalla scrivania.

Ci mise qualche minuto prima di realizzare cosa fosse a causare quel suono inopportuno .

Una degli strumenti necessari alla rilevazioni di anomalie stava facendo le bizze.

A quanto pare a pochi chilometri di distanza si era originato un fronte temporalesco di forte intensità.

“Devo vedere di cosa si tratta”

La ragazza senza fare nessun rumore, si vestì rapidamente uscendo poco dopo dalla stanza e dirigendosi fuori dall'appartamento.

Una volta salita in macchina si recò verso il luogo prescelto.

___

Impotente. Così si sentiva dinanzi alla bestia che si parava davanti ai suoi occhi.

Un immenso F5 stava dando spettacolo distruggendo tutto ciò che incontrava senza fare esclusioni o favoritismi. Il vento era forte, e la pioggia scendeva fitta senza mai cessare.

Era lui. Lo stesso di dieci anni fa. Suscitava le stesse emozioni, la paura e la meraviglia che aveva provato.

“Finalmente”

Sul volto della ragazza si dipinse un sorriso che lasciava trapelare solo soddisfazione. Ci aveva sperato, aveva creduto di potersi ritrovare ancora una volta di fronte al fenomeno naturale che le aveva cambiato la vita, e di poter finalmente scoprire che cosa ogni singolo tornado celava al suo interno.

“Che cosa posso fare? Se mi avvicino il vento mi scaraventerà chissà dove, ma ciò che devo scoprire è proprio lì…” pensò indecisa sul da farsi.

La tromba d'aria si muoveva in linea retta ma stava già dando segno di cedimento. Cassandra sapeva cosa sarebbe successo nel giro di pochi minuti.

Prese il telefono e digitò poche e semplici parole nel gruppo chiamato “Pazzi per i temporali”.

“Vi voglio bene ragazzi”

Corse. Corse senza ripensamenti. Senza voltarsi.

Finché non venne inghiottita nel vortice.