1

186 56 49
                                    

Barbados, 7 anni dopo.

"Solo un passo devi fare. Uno, Santo cielo! Destra, sinistra e incrocio!"

Questo è quello che continua a ripetermi la futura sposa, ovvero mia sorella.

Non fa altro da quando siamo arrivati nella sala ricevimenti per fare le ultime prove dell'entrata "Fenomenale" dei testimoni e delle damigelle.

(Nel dubbio, preghiamo)

Per l'ennesima volta alzo gli occhi al cielo e mi concentro su Drew, il mio attuale compagno di sventura nonché cugino.

Io e Drew ci scambiamo un'occhiata d'intesa e riprendiamo le danze.

Appena parte la canzone muovo i fianchi a ritmo di musica e lui mi segue a sua volta.

"Pronti? Appena sentire cantare "would you be my lovva?" (*), vi scambiate di posto. Damigelle a destra e testimoni a sinistra. Ragazzi, che sia l'ultima volta che ve lo ripeto." Tuona mia sorella.

Mia madre le fa un sorriso d'incoraggiamento nella speranza di tranquillizzarla, ma riceve solo un'occhiata di fuoco.

Poverina.

Da quando siamo arrivati a Barbados per celebrare le nozze di mia sorella Fausia e il suo storico fidanzato Brandon non c'è pace per nessuno. In fondo, ha atteso tanto il suo grande giorno per cui come biasimarla?
Lei e Brandon si sono conosciuti nel nostro ristorante. Lei era in servizio per aiutare mamma e lui non le toglievagli occhi di dosso. Quando glielo feci notare lei non mi credette, ma Brandon, determinato come pochi la corteggió per mesi. Dall'ora non si sono più separati.

Erano diversi ma allo stesso tempo uguali.
Lei originaria del Burkina Faso lui invece nato alle Barbados.
Lei cuoca, lui avvocato.
Ma pazzi uguali (ve lo assicuro) e follemente innamorati.

Eravamo seduti a tavola durante una cena di famiglia quando lui si inginocchió e le chiese la mano. Tra lacrime e applausi lei rispose "si."
Le nozze si svolgeranno nella terra Natale di Brandon perchè i suoi genitori hanno insistito nel volerci far passare anche una buona vacanza.

Questo è il motivo per cui ieri mattina abbiamo preso un volo da Parigi a Enterprise Beach e ora ci troviamo in un modesto resort con vista mare di proprietà della famiglia di Brandon, la famiglia Sokkari.

Quasi non volevo crederci quando me l'hanno detto.

Il viaggio è stato lunghissimo e tra le preghiere di mia madre e le liti dei miei fratelli non ho chiuso occhio.

In compenso però l'accoglienza è stata a dir poco fantastica. Il personale è gentile e sempre presente...a volte troppo.

Mia madre ha insistito fino all'ultimo affinché le stanze dei maschi e delle femmine venissero distribuite separatamente.

È molto all'antica su queste cose.

Per cui i ragazzi alloggiano al primo piano e le ragazze al secondo.

La mia stanza è la numero 35 e per la prima volta vita mia, non devo condividerla con nessuno.

Per anni ho condiviso la stanza con le mie sorelline per cui è una sensazione del tutto nuova e piacevole.
Ho diritto al servizio in camera e....

Ma vi rendete conto?
Alzo la cornetta del telefono e ordino tutto ciò che voglio senza dovermi subire le romanzine di mia madre su quanto il cibo 'spazzatura' faccia male.

Lo sanno tutti che il cibo 'spazzatura' rende felici.

Sono solo le 7 del mattino, ma siamo tutti riuniti nella sala dove tra 3 soli giorni si svolgeranno i balli dopo la cerimonia.

Ci sono i familiari più stretti e le amiche di una vita.

Le damigelle saremo io, mia sorella Nasima, la cugina Esther (o sopprannominata "la oca" perché non smette un attimo di parlare) e infine Alicia, migliore amica di una vita.

Ad ogni damigella corrisponde un testimone. Il mio è mio cugino Drew. La scelta di mia sorella non mi dispiace affatto. Drew è un bel ragazzo ed io e lui andiamo (quasi) d'accordo.

"Lo fai apposta Teyana?", mi chiede Drew fermandosi di colpo.

"E adesso cosa c'entro io? Sei tu che ti muovi come un bradipo."

"Oh non penso proprio cioccolatino" risponde lui facendomi l'occhiolino.

Okay, forse non andiamo per niente d'accordo.

"Per una volta, fà la cosa giusta Drew."

"Cosa?"

"Taci."

~~~~

Le prove sono finite e finalmente posso concedermi un po di pace e godermi questo paradiso terrestre.
Voglio andare in spiaggia e prendere un po di sole.

Non sento più i piedi, letteralmente.

Sbuffo e metto in borsa le scarpe vellutate color blu oltremare.
Non sono bellissime ma sono le uniche che potevo permettermi con lo stipendio da cameriera.

Mia madre ha insistito per comprarne un paio di più bello ma ho rifiutato, volevo arrangiarmi e non recarle alcun disturbo.

Prendo la chiave magnetica dalla borsetta e mi dirigo verso per la camera numero 36.

Mi fermo in corridoio quando sento dei singhiozzi provenire dalla stanza affinco alla mia.

È la stanza di Fausia.

~~~~

(*) Testo tratto dalla canzone: "Yes/No" di Banky W.

Spazio~autrice

Okay, e il primo capitolo è andato Sono a dir poco eletrizzata all'idea di averlo pubblicato. Ditemi cosa ne pensate, ci tengo molto.
Baci.

Aïcha🌹

Je Suis TeyanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora