Capitolo 3.

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Un'altra mattina, un'altra guerra. Bisognava tornare a scuola, di nuovo. Mi alzai e mi preparai per andare a scuola. Passai per la camera di Theo, che ormai si era trasferito a casa mia, dato che i miei erano ad Atalanta per lavoro. Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia:<< Io vado a scuola. Torno per l'ora di pranzo, okay?>>>
Theo si voltò verso di me:<< Okay piccola, a dopo. Mi raccomando fai vedere a tutti chi è la migliore.>>
Mi diede un bacio sulla fronte e mi sorrise.
Arrivai fuori scuola e avevo il panico. Chris si avvicinò a me e mi prese la mano:<< Ti va se affrontiamo tutto questo insieme?>>
Gli lasciai la mano:<< Perché la tua ragazza non c'è?>>
Chris:<< Non è questo, Abby sta già dentro, ma non voglio che tu affronti tutto questo da sola.>>
Io:<< Non ho bisogno della tua compassione!>>
Mi prese nuovamente la mano:<< Non è compassione, sei la mia migliore amica, e ti voglio un bene dell'anima, non ti lascerò tornare lì e affrontare tutto da sola. E ora andiamo che altrimenti saremo in ritardo.>>
Mi trascinò dentro con lui e andammo verso il mio armadietto dove c'era Luke ad aspettarci:<< Buongiorno piccola, come stai?>>
Io:<< Sto bene.>>
Daniel si avvicinò a noi con il suo gruppo di amici:<< Alyson come stai?>>
Mi era parso strano che si preoccupasse di come stessi, ma gli risposi ugualmente:<< Sto bene, grazie.>>
Un suo amico sembrava stranito quasi quanto me:<< Ora è nostra amica? Non le faremo più del male?>>
Daniel:<< Non possiamo, è amica di mio cugino, e se provate anche solo a torcerle un capello vi ammazzo, chiaro? Ne ha già passate tante per conto suo...>>
Tutti annuirono ed io gli sorrisi:<< Grazie.>>
Andarono via. Prendemmo i libri e ci dirigemmo in classe:<< Ti va di sederti accanto a me oggi?>>
Chris era titubante:<< Ecco in realtà Abby...>>
Io:<< Lascia stare!>>
Entrai in classe e mi andai a sedere al mio solito posto in fondo alla classe. Poco dopo entrò Chris, e vidi che si diresse da Abby, gli disse qualcosa e venne a sedersi accanto a me:<< Hai cambiato idea? O semplicemente ti faccio pena?>>
Chris:<< Il mio posto è sempre stato questo, e sarà sempre questo, accanto a te!>>
Gli sorrisi. Entrò il professore e iniziammo la lezione.
Finite le lezioni andammo nel corridoio. C'era un ragazzo: alto, occhi neri e capelli neri. Era alquanto affascinante, ma si vedeva che era più grande di noi. Mi avvicinai a lui:<< Ciao, sei nuovo?>>
Si voltò a guardarmi:<< Si, sono appena arrivato, piacere Scott, Scott Reed.>>
Ci stringemmo la mano:<< Piacere, Alyson Miller. Hai bisogno di aiuto?>>
Scott:<< No, grazie. Faccio da solo.>>
Andò via e Chris ed Abby mi raggiunsero:<< Chi è?>>
Io:<< Scott, un ragazzo nuovo.>>
Chris:<< E cosa voleva da te?>>
Io:<< Da me niente. È nuovo e gli ho chiesto se avesse bisogno di una mano, ma ha risposto di no. Andiamo via? C'è Theo che mi sta aspettando.>>
Chris:<< Si andiamo.>>
Tornammo tutte e tre a casa. Per prima accompagnammo Abby. Restammo solo io e Chris:<< Come te la stai passando?>>
Io:<< Bene, va tutto bene...>>
Abbassai lo sguardo e Chris si fermò:<< Dimmi la verità! Lo so che c'è qualcosa che non va, si vede dai tuoi occhi.>>
Io:<< Va tutto bene. È una bella giornata, il bullo della scuola non mi darà più fastidio, tantomeno mi picchierà più, ho ritrovato il mio migliore amico, il ragazzo che amo mi sta aspettando a casa... Cosa dovrebbe esserci che non va?>>
Mi abbracciò, all'improvviso. Mi abbracciò così forte che sembrava mi stesse dicendo addio, scoppiai a piangere e corsi a casa. Lo lasciai lì, senza una spiegazione, senza dire una parola.
Entrai in casa e c'era Theo in cucina che preparava il pranzo. Corsi in camera mia e mi raggiunse:<< Cos'è successo? Chi ti ha fatta piangere?>>
Mi asciugai le lacrime senza farmi vedere:<< N...non sto piangendo...>>
Theo si avvicinò a me:<< Si che stai piangendo. Ti va di dirmi cos'è successo?>>
Mi sedetti sul letto:<< Sono stati tutti così gentili con me. Mi guardano e mi trattano quasi come se fossi strana, quasi come se avessi provato a suicidarmi ed ora bisogna stare attenti a me... poi... poi...>>
Mi fermai e ricominciai a piangere. Theo mi abbracciò:<< Poi?>>
Io:<< Poi Chris mi ha abbracciata come mi ha abbracciata prima di suicidarsi quando ero in coma e mi è tornata in mente la scena in cui poco prima lo abbracciavo e quando l'ho rivisto era disteso in una pozza di sangue. È stata la scena più brutta che io abbia mai visto.>>
Theo mi asciugò le lacrime e mi diede un bacio sulla fronte:<< Nessuno si suiciderà e nessuno ti farà più stare male finche avrò vita, chiaro? Non voglio che tu stia male, sto male quando tu stai male. Non c'è modo di tornare indietro, perciò tanto vale che andiamo avanti, no?>>
Io:<< L'unica cosa in cui sono brava è distruggere me stessa, come posso andare avanti così?>>
Theo:<< Ci penso io a te, o non vale nulla la mia presenza?>>
Pronunciai quelle parole così velocemente che Theo non capì ed insistette per farsele ripetere:<< Ho detto che tu sei il motivo per cui combatto ancora.>>
Ero così imbarazzata che divenni tutta rossa e mi voltai. Theo mi prese il polso e mi tirò a se. Le nostre labbra erano così vicine, ed io iniziavo ad avere così caldo. Avevo voglia di baciarlo.
Stavamo sul punto di baciarci, ed ecco che suonarono il campanello. Theo si tirò indietro quasi come se si fosse appena risvegliato da un sogno ed io scesi ad aprire. Era Chris:<< Cos'è successo prima? Perché sei scappata via? Ho fatto o detto qualcosa che ti ha dato fastidio?>>
Io:<< Vieni entra, ti spiego tutto.>>
Chris entrò e raggiungemmo Theo in camera mia. Ci sedemmo sul letto:<< Ecco, la verità è che quando ero in coma ho vissuto tutta un'altra vita nella quale sono partita per Atalanta con i miei, e quando mi hai salutata mi hai abbracciata allo stesso modo e quando ti ho rivisto era ormai troppo tardi...>>
Non riuscivo a pronunciare quelle parole. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, il naso si fece rosso e pesante e il respiro quasi mi mancava.
Theo:<< Okay piccola, respira insieme a me.>>
Io:<< Va tutto bene...>>
Chris era alquanto curioso:<< Era troppo tardi per cosa?>>
Esitai prima di rispondere, ma poi mi decisi e dissi tutto d'un fiato:<< Ti sei suicidato!>>
Chris:<< E perché mi sono suicidato?>>
Io:<< Perché avevi combinato un casino con me, con Abby e con Luke. Eri riuscito a farti odiare da tutti, tranne che da me perché ero lontana e non sapevo nulla di quello che stava succedendo. Mi hai chiamata in preda al panico e lì sono andata nel panico anch'io, perché ero lontana e tu stavi male, ma non potevo fare nulla se non mandare Luke a controllare come stavi, ma non riusciva a trovarti, probabilmente non ti aveva nemmeno cercato, e quando finalmente sono riuscita a venire a cercarti ti ho trovato nel tuo posto in una pozza di sangue. È stato orribile...>>
Chris era sconvolto:<< Non è possibile... Non sarei capace di una cosa del genere...>>
Io:<< Era una sorta di sogno, saresti stato capace di tutto.>>
Chris:<< E come hai fatto a svegliarti?>>
Io:<< Mi sono suicidata e mi sono svegliata.>>
Chris:<< Sei arrivata a tanto?>>
Io:<< Non puoi immaginare l'inferno che ho passato.>>
Chris prima guardò Theo in segno di approvazione poi mi abbracciò:<< Andrà tutto bene, non lascerò che nessuno ti faccia del male, non più.>>
Chris tornò a casa sua ed io rimasi di nuovo da sola con Theo. Ci mettemmo sul divano a vedere un film. Mi poggiai con la testa sulla sua spalla e mi addormentai. Sentendo sbattere il portoncino mi svegliai:<< Siete già tornati?>>
Papà:<< Si, ci hanno rimandati a casa prima. Tu come stai?>>
Io:<< Io sto bene, sono stata in buona compagnia nel frattempo che voi non c'eravate.>>
Mamma:<< Theo sei stato qui tutto il tempo?>>
Theo:<< Si, Alyson aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei.>>
Mi sorrise, era dolce quando lo faceva.
Mamma:<< Noi andiamo a sistemarci e a riposare un po' che il viaggio è stato lungo.>>
Io:<< D'accordo mamma. Io penso che noi usciremo tra un po'.>>
Trascinai Theo in camera con me:<< Dove vuoi andare?>>
Io:<< Li lasciamo un po' in pace e da soli a riposare, noi andremo al mare, ti va?>>
Theo:<< Certo che mi va.>>
Andammo nel posto di Chris, solo che stavolta ci stendemmo sulla sabbia e ci mettemmo a guardare le stelle.
Theo si voltò verso di me e mi sorrise:<< Cosa c'è? Perché mi guardi?>>
Così mi voltai verso di lui a mia volta:<< Perché sei bellissima.>>
Arrossii:<< Ma dai, guarda le stelle che sono veramente belle!>>
Theo:<< Tu sei veramente bella, le stelle sono nulla in confronto a te.>>
Io:<< La smetti? Guarda come brillano.>>
Theo:<< Vorrei poterti portare su nel cielo per mostrare alle stelle che tu sai brillare più di loro.>>
Improvvisamente cambiai espressione, divenni seria:<< Devi smetterla di dirmi queste cose!>>
Theo:<< Perché questo improvviso cambio di espressione?>>
Io:<< Perché tu non fai altro che dirmi queste cose dolci, ed io non faccio altro che innamorarmi di te, ma so che tu non vuoi stare con una come me... Tu meriti di meglio.>>
Mi voltai di nuovo a guardare le stelle e Theo cambiò espressione:<< Non è che non voglia o che meriti di meglio, è che... è che non posso...>>
Io:<< Perché?>>
Lo disse quasi in un sussurro, quasi come se avesse voluto tenere la cosa segreta:<< Perché io sono un mostro e tu una bambina.>>
Io:<< Tu non sei un mostro. Tu sei una bellissima persona, e sei speciale. Si, a volte sbagli, come tutti gli esseri umani, è normale. Nessuno è perfetto, ma tu sai essere perfetto con tutte le tue piccole imperfezioni. Quindi non dire che non puoi stare con me perché sei un mostro e mi faresti del male, piuttosto dimmi la verità: cioè che tu non vuoi stare con me perché hai paura che non sia come lo hai immaginato, e non sai se potrò mai superare il brutto incidente che ho avuto e ti spaventa stare con una persona suicida e depressa che non sa prendersi cura di se stessa. E tu non hai voglia di stare con una persona così, ma hai così tanta paura di come possa prenderla che fingi ancora di essere innamorato di me e ogni tanto te ne esci con qualche complimento. E so anche che infondo sei contento che i miei siano tornati, così puoi tornare a casa tua e smetterla di preoccuparti di una inutile persona come me...>>
Mi bloccò baciandomi e fu quasi magia:<< Non dire mai più una cosa del genere. Ti ho vista crescere, ti ho vista ridere, ti ho vista piangere, ti ho vista fumare, ti ho vista bere... ma ti ho anche vista odiare e amare fino allo stremo. Ma ti giuro, non c'è stato momento in cui non ti abbia amata. Non dire mai più che non ti amo, o che non voglio stare con te perché sei un problema. Tu non sei mai stata un problema e mai lo sarai e mi piace prendermi cura di te, è mio dovere prendermi cura di te, l'ho promesso a Jaick e ho intenzione di mantenere la promessa che gli ho fatto e lo faccio con tantissimo piacere. Io Ti amo Alyson Miller e nulla cambierà mai questo e lo so, perché non ho mai amato nessuna come amo te. Tu riesci sempre a dare un senso a tutto.>>
Lo baciai con tutto l'amore che mi fosse stato possibile mettere in un bacio.

Il mio angelo scolpito nella nebbia. (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora