Capitolo 4

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Era tanto ormai che Maryon non si stendeva sul suo letto, da quando Valkyon era tornato dalla missione aveva smpre dormito accanto a lui, su una poltroncina, in infermeria. Si sentiva sola.

Era ancora su di giri per il suo risveglio, pervasa da miliardi di emozioni contemporaneamente, tante da non riuscire a distinguerle, ma di una cosa era certa: era follemente innamorata di lui.

Non riusciva ad immaginare una vita senza lui al suo fianco, lui la completava, lui era l'unico che riusciva a non farla sentire sola al mondo. Lui era il solo per lei.

Erano le sei meno un quarto quando Maryon si alzò di tutta fretta per raggiungere Valkyon quella mattina. Si pettinò velocemente i suoi lunghi capelli castani, si diede una rinfrescata ed infilò una abitino in macramè di cotone bianco e corse fuori dalla sua stanza. Era in ritardo.

L'alba stava già nascendo e lei non lo aveva ancora raggiunto, sapeva per certo che lui la stava aspettando alla spiaggia, era sempre lì che si incontravano per passare del tempo insieme senza dare troppo nell'occhio.

Attraversò di corsa il Quartier Generale ed infine scese la lunga scalinata in pietra che conduceva alla baia dove avevano appuntamento.


Valkyon era seduto su un tronco trascinato dalle onde sulla riva, guardava il sole nascere all'orizzonte perso tra i suoi pensieri.

«Mi dispiace...» sussurò Maryon sedendosi accanto a lui.

«Non devi dispiacerti, è appena cominciata» e con un braccio l'avvolse e attirò a sè baciandole la fronte. Rimasero in silenzo a lungo, fin quando il sole non splese completamente nel cielo, non era un silenzio forzato, uno di quelli dettati dall'imbarazzo, era un silenzio ricco di parole non dette ma, percepite.

«Ti ho portato un regalo» disse lui infilando la mano in una piccola borsa che aveva accanto a sè che Maryon non vide fino a quel momento.

«Ci ho pensato a lungo, non ero sicuro che fosse la cosa giusta perchè so cosa pensi a riguardo, ma credo che ti piacerà»

Maryon lo ascoltava perplessa e allo stesso tempo emozionata di sapere di cosa stesse parlando, Valkyon nascondeva qualcosa di piccolo tra le mani giunte davanti a lei.

«Cos...» non ebbe il tempo di finire la frase che lui aprì leggermente le mani e un piccolo musetto curioso ne fece capolino.

«E' una Musarosa» le spiegò «non sei costretta a mandarlo in esplorazione, puoi tenerlo semplicemente con te»

Era un piccolo topolino bianco con all'estremità della coda un bocciolo di rosa, che quando sarebbe poi diventato grande si sarebbe schiusa.

«E' stupenda amore mio, sono senza parole...guardala, è dolcissima» Valkyon fece passare la piccola Musarosa dalle sue mani a quelle di Maryon «E' piccola, dolce e delicata proprio come te, ma ci sarà un'altra sorpresa, ma non è ancora il momento per anticiparti nulla.» Le fece l'occhiolino e la baciò con dolcezza sulle labbra.

«Ti amo» sussurrò

«Ti amo» rispose lei.



Passarono la giornata a raccontarsi ciò che si erano persi l'uno della vita dell'altro in quel tempo che erano rimasti distanti, lui aveva preso qualcosa da mangiare dalla mensa quella mattina e all'ora di pranzo, tirò fuori dalla sua borsa una tovaglia bianca che distese sulla sabbia, raccolse qualche fiore dagli arbusti lungo la scogliera e li dispose in un piccolo vaso, ne prese un altro e lo infilò tra i capelli della ragazza che lo guardava sorpresa di tutto l'impegno che ci stava mettendo per rendere stupenda quella giornata insieme. Disposero le vivande sulla tovaglia e iniziarono a mangiare, la topolina giocava con una piccola bacca sfuggita da un contenitore e i due la guardavano divertiti.

«Allora, come la chiamerai?»

«Floppy, credo proprio che la chiamerò così» rispose Maryon prendendo la creaturina tra le mani e stringendola a se.



La giornata volò in fretta era ormai giunto il momento di rientrare al Q.G.; i due ragazzi raccolsero le loro cose e si incamminarono, lungo il tragitto incontrarono Navra, il bel giovane vampiro che come al solito faceva il Don Giovanni con alcune ragazze della Guardia d'Assenzio

"Ehi Nev! Occhio a Ezarel, lo sai che non apprezza molto quando lo fai con le "sue" ragazze..." Urlò Valkyon strizzandogli l'occhiolino.

"Sono della Guardia dell'Ombra, so essere discreto e poi lo sapete che sono irresistibile...io non costringo nessuno..." e sorridendo fece loro segno di mantenere il silenzio.

Maryon sorrise e si avvicinò all'orecchio di Valkyon sussurrando "Secondo te dovremmo avvisarlo?"

"Quando si tratta di belle ragazze non da più ascolto nemmeno ai suoi sensi amplificati..."


"NEEEEVRAAAA!!!"


Il bel vampiro si girò di scatto e vide in lontananza Ezarel che a passo svelto si dirigeva verso di lui, rivolse un ultimo sorriso alle ragazze e salutandole con un baciamano si diresse nella direzione opposta all'elfo infuriato.

I due innamorati scoppiarono a ride e mano nella mano ripresero i loro passi dirigendosi alle proprie stanze.

"Non cambierà mai vero?" Chiese Maryon.

"Forse quando si innamorerà davvero, ma è ancora lunga la strada, credo che dovremo sopportare il nostro rubacuori tenebroso ancora per un bel po'".

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⏰ Last updated: Jun 11, 2018 ⏰

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Eyes || EldaryaWhere stories live. Discover now