Capitolo 11

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Lucius Malfoy era quasi nervoso. Quasi. Pensava a cosa avrebbe fatto se lui fosse stato Draco e Narcissa fosse Harry. Sarebbe crollato, questo era sicuro. Lucius sapeva che una Veela avrebbe potuto causare il caos se il suo compagno fosse in pericolo. Ma aveva fiducia in Narcissa. Sapeva che lei tra tutte le persone avrebbe potuto trattenere Draco.

Guardò Potter, a bocca aperta sul pavimento di fronte a lui.

"M-ma se mi uccidi, co-cosa ne sarà di Draco?" Lucius rise. Ovviamente a Potter non importava di morire, a lui importava soltanto di Draco.

"Draco! Non gli importa per davvero! Lui è dentro in tutto questo!" Lucius sputò. Poté quasi vedere il cuore di Potter fermarsi. Bene.

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Draco urlò e si artigliò il petto. Faceva male! Faceva così male che riusciva a malapena a sopportarlo! Quella non era l'unica cosa dolorosa però. Sua madre gli impediva di cercare Harry. Suo padre era 'uscito'. E se... E se fosse suo padre a ferire Harry? Più ci pensava, più ne era sicuro. Suo padre minacciava il suo compagno e sua madre lo aiutava! Prima che se ne rendesse conto, il suo pugno colpì la faccia di sua madre, e pochi secondi dopo fu fuori dalla stanza.

Draco corse di sotto, nello studio del padre. Trovò una scatola chiusa, contenente ciò che stava cercando. L'incantesimo Alohomora però non funzionava, suo padre non era stupido. Ma suo padre era abbastanza ignorante da non prestare attenzione negli studi babbani. Draco si ricordò di qualcosa che aveva detto Harry, l'arte dello 'scassinare le serrature.'

In pochi istanti la scatola fu aperta e Draco entrò nella sua stanza con in mano del Veritaserum. Lo versò nella gola della madre incosciente e la svegliò.

"Dove sono?” chiese Draco, cercando di sembrare monacciso. "Mio padre ed Harry." Narcissa gli disse la posizione esatta e, in pochi minuti, fu sulla sua scopa, volando su Londra.

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Il coltello si conficcò nella schiena di Harry mentre urlava. Continuò tagliando la pelle dalla sua spalla al coccige. Ma ad Harry non importava. Voleva morire, perché Draco voleva che lui morisse. Draco sapeva che lui stava soffrendo e veniva massacrato, eppure non faceva nulla. Questo lo feriva più della ferita che perdeva sangue sulla sua schiena.

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Draco quasi cadde dalla scopa. Il dolore era troppo forte per essere respinto. Si sentiva come se qualcuno gli stesse tagliando la schiena. Sapeva che era ciò che il padre stava facendo ad Harry. Questa era la ragione per cui continuava a volare.

Mentre atterrava, un'altra fitta di dolore si estese lungo la schiena di Draco. Corse attraverso le fogne, arrivando infine in una stanza poco illuminata.

Suo padre sorrideva compiaciuto, un coltello macchiato di sangue nella sua mano. Il sangue colava sul pavimento come ombre. Quel sangue proveniva dal suo compagno. Harry giaceva sul pavimento di pietra, con due segni di coltellate sulla schiena.

"Harry!" urlò Draco correndo verso di lui, trattenendo un singhiozzo.

"Dr-Draco?" gemette Harry debolmente.

"Sono qui Harry, va tutto bene ora." Draco tirò Harry tra le sue braccia e gli accarezzò dolcemente i capelli. Fu allora che si ricordò del padre.

Draco allontanò Harry da sé e balzò in piedi. Fissò gli occhi di suo padre. C'era qualcosa come... Paura. Bene. Doveva essere spaventato. Draco ruggì -un suono che non sapeva di poter fare- e gli crebbero zanne e artigli che non sapeva di avere. Si scagliò contro suo padre.

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Harry guardò il soffitto. Voleva disperatamente guardare la lotta, ma non poteva muoversi. C'erano così tanti pensieri che gli vorticavano in testa.

Se Draco lo sapeva, allora perché è venuto a salvarmi? A meno che non lo sapesse. Allora Lucius stava mentendo! Ma perché avrebbe messo in pericolo suo figlio? Forse voleva uccidermi più di quanto volesse suo figlio vivo. Ma sicuramente...

Harry iniziò. Se Draco non fosse venuto, allora Harry avrebbe rinunciato. E se l'avesse fatto... Draco sarebbe morto senza il suo compagno. Se i ruoli fossero stati invertiti, Harry non sarebbe durato più di un giorno senza Draco.

All'improvviso il suono della lotta si fermò e una figura entrò nel campo visivo di Harry. La figura si inginocchiò accanto a lui e lo mise delicatamente sulle sue ginocchia. Harry sospirò di sollievo. Era Draco.

Le mani e i denti di Draco erano coperti di sangue blu, sangue di Veela. Ansimava ed era esausto. Raccolse Harry, che era svenuto, e camminò per le strade di Londra. Si inginocchiò e si mise a piangere. Per quanto ne sapeva, Harry era morto. Era troppo sconvolto per controllare la respirazione o i battiti.

Qualcuno urlò -avrebbe potuto essere lo stesso Draco per quanto ne sapeva- e improvvisamente c'erano delle persone. Persone ovunque. Persone inginocchiate accanto a lui, persone al telefono, persone che guidavano un van con sirene e luci lampeggianti, persone che sollevavano lui ed Harry sulle barelle, persone che li infilavano nel van, persone che li facevano uscire dal van. C'erano delle persone che li trasportarono dentro un edificio bianco. Persone in uniforme. Persone che li misero nei lettini. Poi tutto fu nero, le persone se ne erano andate.

Beta: Dianoire_

Veela ||Drarry|| ||Italian translation|| ||Completa||Where stories live. Discover now