DUPLM - Come tutto ebbe inizio

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Orsù, sedetevi e ascoltate,

poiché molte storie vi saranno narrate,

un mansueto giovine e un'ira funesta,

tutto finirà con qualcuno dall'aria pesta.

V'era un sovrano d'un terreno morto

in cui non cresceva manco un orto.

Viveva in una contea lontana

dove i paesani si davan testate con una forza disumana.

Ma qualcuno si era ribellato,

ad lavorare a maglia aveva imparato

e mai più fu scordato.

Io, però, non v'ho detto,

non m'avete ascoltato,

altrimenti vedremo qualcuno arrabbiato.

«È inutile che provi a comprare il silenzio dei bambini, io sono qui e sento tutto!» la canzone venne interrotta dalla voce della figura vestita di nero, con un libro aperto sopra le ginocchia, che si era rivolta ad un individuo provvisto di lira, alzatosi dalla sua posizione seduta, in mezzo ad una folla di persone di ogni tipo e aveva cominciato a cantare impedendo che la donna sul ceppo potesse dire alcunché. 

Il bardo, infastidito, protestò: «Non c'è più rispetto per gli aedi, ai tempi dell'Odissea sì che eravamo rispettati! Tu annulli la mia creatività!»

«A quei tempi nessuno aveva niente di meglio da fare. E, visto che vuoi tornare a quei tempi, fatti da parte come il cantore della corte del re dei Feaci Alcinoo e lascia raccontare  la storia a chi c'è stato» replicò ella imperturbabile, al ché l'altro non vide altra possibilità se non quella di tornare a sedere, sentendo un commento di un fanciullo divertito perché "aveva una faccia buffa".

«Bene, ora che possiamo riprendere senza interruzioni» disse la donna marcando le ultime due parole e rivolgendo una veloce occhiata di rimprovero al suonatore di cetra, che roteò gli occhi «possiamo finalmente iniziare la storia vera e propria. Ciò che sto per narrare si è svolto in un feudo assegnato, non si sa come, non si conosce il perché, ad un losco figuro, che di più infido se ne son visti pochi. Hazard Hall, così il terreno era stato nominato, era un appezzamento arido e cupo, non più grande dello spazio che serve per costruir cinque case. Nessuno ci poteva accedere, il padrone vietava a chiunque di avvicinarcisi e l'aria stessa si faceva più densa e polverosa, talmente tanto che l'aria a malapena filtrava tra il pulviscolo, man mano che si arrivava in prossimità di esso» raccontò gesticolando per rendere meglio l'atmosfera, mentre i bambini, seduti davanti, la guardavano concentrati.

«V'era un unico sentiero fangoso che lo attraversava e intorno solo scheletri di alberi morti che parevano essere stati arsi, come tutto il paesaggio circostante. Ivi, su quello spiazzo di melma e pietre, stava il misterioso delinquente, su cui s'erano sentite solo voci sulle terribili malefatte ch'egli aveva compiuto» non c'era rumore alcuno a coprire la sua voce, persino i suoni del bosco nei dintorni sembravano svaniti mentre lei, terminata l'introduzione, si apprestava a raccontare uno dei suoi primi viaggi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2018 ⏰

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