~•~ Cambio de suerte ~•~

Chapter fifteen

Corro dentro casa, sento i suoi passi veloci e la sua voce che grida dei perché a cui non so dare risposta.
Ho trovato le chiavi della macchina di Gabriel, le prendo, esco dalla porta principale e corro in macchina, metto in moto, ho le mani che mi tremano... percepisco che Chris mi sta guardando così esito ma non ho il coraggio di incontrare i suoi occhi e parto a tutta velocità.
Attraverso il vialetto sfrecciando e vedo dallo specchietto retrovisore che é seduto sui gradini della porta d'ingresso con il viso tra le mani.
Lacrime mi bagnano gli occhi ma non mi fermo, vado dritta verso casa.
Ho bisogno di riflettere, accendo la musica ma le canzoni sono tutte troppo romantiche così spengo la radio e mi perdo nei miei pensieri.

Il sole sta scendendo e io parcheggio nel garage di casa. Chiudo la portiera e salgo su velocemente.
Decido di farmi una doccia veloce e di mettermi dei vestiti comodi ma non ne trovo, non ho fatto la lavatrice! Così prendo degli shorts morbidi e una t-shirt di Gabriel che mi sta troppo grande...mi guardo allo specchio e quest'immagine buffa mi strappa un sorriso.

Esco nuovamente di casa, attraverso la strada e mi dirigo sulla spiaggia...il tramonto é bellissimo a Los Angeles, ricco di colori che sfumano tra loro in un gioco armonioso...lo stesso degli innamorati.
Prendo il telefono e intanto che osservo l'infinito chiamo i miei genitori. Stanno bene e gli racconto che Gabriel ed io abbiamo avuto una sorta di proposta di lavoro, ma non so se accettare.
Mamma: "C'è mica di mezzo un ragazzo?"
E: "Sì e mi piace tanto ma so di non poter stare con lui"
Mamma: "Non puoi o hai paura? Perché se fosse solo il timore di rimanere bruciata un'altra volta stai sbagliando. L'amore fa soffrire, é vero, ma da' anche tanto e tu te lo meriti. Ora vado che é ora di cena. Ti voglio bene Elisa e ti abbraccio forte, a presto. Segui il tuo cuore"
Mi manda un bacio e chiudiamo la telefonata. Ho le lacrime agli occhi quando capisco che lei ha ragione: ho paura, paura di amare, di lasciarmi andare e di soffrire, ma capisco che la devo affrontare e seguire quello che dice il mio cuore: Christopher.

Il rombo di una moto, che conosco molto bene, mi riscuote dai miei pensieri. Erick e Gabriel mi hanno riportato la mia moto e ora vengono verso di me.
Erick: "Elyyy ti abbiamo trovata! Vieni qua piccolina" e insieme mi abbracciano. Mi sento rincuorata.
G: "Chris é distrutto, non capisce il tuo comportamento...e nemmeno noi. Vi abbiamo visto dalla finestra e non capiamo perché tu sia scappata così."
Erick: "Christopher é molto solare e sciocco alle volte, ma ci tiene a te, davvero. Parla spesso di te, del tuo modo di fare...sembra innamorato. Torna a casa con noi, ti prego"
G:" Torna e chiarisciti con lui, non si merita questo"
E: "Avete ragione ma ho paura, ho paura di soffrire. Comunque torno...vi voglio troppo bene...siete la mia famiglia"

Andiamo a casa a prendere qualche cosa utile da portare di là e ci mettiamo in macchina per tornare.