Capitolo 1

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Dalle tende filtra il sole facendomi così svegliare come tutte le mattine.

Mi guardo attorno e rimango sdraiata a pancia in su sul letto guardando il soffitto, sono arrotolata tra le coperte, sta notte non ho proprio dormito mi sono girata e rigirata tra le lenzuola.

Un po' per l'ansia un po' per la paura.

Oggi inizierò a frequentare l' Accademia delle Arti Magiche di Philadelphia e sento un mix di emozioni dentro di me.

Ho sempre aspettato questo momento, affinare le mie doti magiche, scoprire i miei punti di forza.

Ma quando una cosa la sogni da molto tempo quando arriva il momento che si avvera poi non sai se saprai essere all'altezza delle aspettative.

Ho impiegato mesi per scegliere cosa indossare per il primo giorno all'Accademia, sono stata un po' troppo lenta nel farlo lo ammetto,forse proprio maniacale ma questo è sempre stato il mio sogno.

Ci daranno poi la nostra uniforme e una stanza da condividere con la nostra "compagna" di stanza.

Spero sia simpatica, questi cinque anni li voglio vivere al meglio.

-Victoria svegliati!- grida mia madre dal piano di sotto con voce autoritaria.

Anche lei è agitata,lo sento dal tono della sua voce. Io appartengo a una delle più grandi famigli di Saviors di tutti i secoli: gli Xavier, e questo mette molte aspettative e anche molta pressione.

Mi slego dal mio groviglio di lenzuola e mi dirigo goffamente in bagno.

Mi guardo allo specchio: ho sempre avuto gli stessi lineamenti che avevo da bambina,anche se adesso sono una giovane donna.

Capelli mori con qualche sfumatura di ramato tenuti sempre rigorosamente all'altezza delle spalle e dei semplicissimi occhi color cioccolato, un viso pallido e un corpo con molte forme...forse troppe.

Niente di speciale insomma.

Uscita dalla doccia copro il mio corpo con un asciugamano bianco e vado in camera: prendo i vestiti sulla scrivania che avevo già preparato la sera prima e li indosso.

Un pantalone nero e una camicetta azzurra infilata dentro, decido di lasciare i capelli sciolti e finisco il tutto indossando una collana d'oro rosa con l'iniziale del mio nome: la V.

Scendo dalle scale entrando così nel vasto salone di casa nostra, un po' eccessivo per i miei gusti: pareti bianche, un enorme divano ad l nel mezzo, una tv grande quanto la parete,quadri e decorazioni ovunque.Ma mia madre e mio padre hanno sempre voluto il meglio per la casa, volevano renderla unica, e sono riusciti nell'intento.

-Buongiorno Vic- dice mia madre avanzando verso di verso di me e lasciandomi un bacio sulla guancia.

-Ciao mamma- le dico entrando nella cucina open space che è collegata con il salone: eccessiva anche questa.

-Allora Vic è inutile che ti chieda come ti senti, tanto lo so che sei in ansia e per questo oggi io e tuo padre ti accompagneremo all'Accademia- mi dice sedendosi su una sedia dell'isola.

-Grazie mamma, le valigie sono davvero tante, spero solo di non dimenticare niente- le dico sedendomi  anche io su una sedia dell'isola.

Mia madre mi fa un occhiolino e fa un cenno verso mio padre che sta scendendo le scale. I miei genitori sono sempre stati molto giovanili, ma sono anche rigorosi e protettivi.

-Buongiorno vita mia- dice mio padre facendo un ingresso teatrale in cucina.

-Giorno papà- gli dico incominciando a mangiare i pancake sul piatto.

SaviorsWhere stories live. Discover now