|17|》Mi hai toccata?

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Il giorno seguente arrivai in stazione presto per occupare il mio posto prima che lo facesse Axel

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Il giorno seguente arrivai in stazione presto per occupare il mio posto prima che lo facesse Axel.

Appena le porte del treno si aprirono io mi lanciai fuori e a passo spedito andai al mio posto, dove lui era già lì.

《Ma tu ce l'hai una casa?》domandai sbuffando e lanciando la cartella a terra, a qualche metro da lui.

《Buongiorno anche a te, Fiorellino》disse sorridendo più dolcemente rispetto al solito.

Si tolse il maglione e lo infilò nello zaino vuoto, rivelando un orologio al polso che lo faceva sembrare un bravo ragazzo e una maglietta nera parecchio larga.

《Non mi guardare così, stai aspettando che commenti la tua apparizione magnifica? Bella gonna, mi piace》constatò sistemandosi il cappello da pescatore bordeaux sulla nuca.

《Io ti consiglierei una borsa al posto di quello zaino. Nessun secondo fine, eh》continuò cercando di trattenere un sorriso felice.

《Wow, non credevo facessi anche lo stilista》commentai facendogli una smorfietta.

《Sì, ma solo per alcune ragazze. Sei nell'elite, non sei contenta?》ridacchiò alzando le spalle come al solito.

《No, se il tuo intento era quello di farmi un complimento... Beh, fai schifo Axel. Impara a farli》ribattei, incrociando le braccia al petto.

《Che ragazza pesante, fattela una risata ogni tanto, Fiorellino》abbozzò alzando le sopracciglia in modo buffo.

Cercai di trattenere un sorriso, in quanto sembrava essere un po' più gentile del giorno prima.

《Axel, dico davvero, fai schifo》scherzai, mentre lui alzava le spalle appena e faceva un verso di disapprovazione.

《Che rapporto hai con le bugie? Sei una bugiarda compulsiva?》domandó.

Da che pulpito.

《Le bugie si dicono quando è necessario, caro》toccò a lui ridere.

《Ma sai, hai ragione. Rendono tutto più interessante》mi alzai vedendo Kat in lontananza.

《L'importante è quello per te, no?》questo fu il mio saluto al biondo, prima di iniziare a camminare verso la mia amica, la mia ancora di salvezza.

Ero ancora abbastanza lontana da lei, ma l'avevo riconosciuta dal cappellino fluorescente che indossava, che tra l'altro, era mio.

Una mano mi cinse il fianco, trascinandomi di fianco a lui.

Axel.

《Mi piacerebbe ricevere un saluto decente da te, ogni tanto》mi canzonò con un sorriso.

Il suo profumo mi entrò nelle narici, intenso, dolce, odioso.

《Sì, è proprio questo il punto, vai a scuola Axel》pronunciai scansandolo.

《Non posso venire con te?》chiese seguendomi.

Scossi la testa.

《Perché no? Come facciamo a conoscerci se sei sempre così fredda?》chiese, infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni.

《Io so cosa potrebbe scaldarti》l'ennesima battuta scema da poppante.

《Secondo me il tuo ego è sicuramente più grande di ciò di cui ti vanti》commentai facendolo ammutolire.

《Ciao》dissi al ragazzo, appena fui abbastanza vicina alla mia amica.

《Karissa, tutto bene?》domandò la mora, attaccandosi al mio braccio per salutarmi.

《Non c'è male, tu?》

《Ho visto che hai ancora Axel intorno》scherzò ridacchiando come una scema.

Si divertiva con poco.

《Sì, è servito poco per capire come è》alzai gli occhi al cielo mentre lei annuí per darmi ragione.

《Come è andata ieri con Anselm?》chiese ancora, staccandosi parecchio eccitata.

《Male, Kat. Sasha e Axel sono arrivati mano nella mano, io e lui abbiamo iniziato a litigare e gli altri due se ne sono andati》spiegai brevemente la situazione, facendole fare una faccia interessata.

《Anselm si è arrabbiato?》fece, trascinandomi per una mano verso scuola.

《Sì, Kat! Se ne è andato》ripetei prendendo dalla tasca una sigaretta, accendendola e facendo un tiro.

《Karissa smettila di fumare》mi avvertì lei con un po'di preoccupazione negli occhi.

《Non riesco a smettere》sussurrai prima di sospirare pesantemente.

《Comunque non preoccuparti, Anselm capirà, ne sono sicura》annunciò in un sorriso tenero.

《Non lo so, tanto non mi interessa. Ci siamo baciati e...》il suo strillo mi bloccò.

《In che senso?!》spalancò la bocca lei, emettendo un ultrasuono.

《Kat! Non urlare! Niente, non mi ha convinto, ecco》alzai le spalle cercando di farla star calma.

《L'hai baciato tu o ti ha baciata lui?》chiese la mora, continuando a camminare a passo spedito.

In realtà credo venisse da entrambi, anche se Anselm aveva fatto la prima mossa.

《Lui si è avvicinato e io l'ho baciato》constatai guardando in lontananza il grande edificio.

《Precoce》ridacchiò scuotendo la testa.

《Dagli un'altra possibilità, Karissa》mi supplicò poi.

Realmente non capivo perché lei nutrisse tutta questa simpatia verso Anselm.

Voglio dire, anche lei lo conosceva da soli tre giorni e la nostra conoscenza di lui era davvero limitata.

《Come va con il tuo ragazzo stra lontano?》qualcosa mi disse di chiederglielo.

《Non lo so, Karissa. Credo bene, è un periodo in cui non voglio sentirlo tanto》spiegò alzando le spalle e prendendo una sigaretta dal suo pacchetto.

《Lo lascerai?》domandai ancora, facendole fare un sospiro nervoso.

《Ma stai scherzando? Cazzo no》rispose subito offesa.

《Hai appena detto che stai perdendo interesse》mi giustificai facendo una faccia ovvia.

《E quindi? Sicuramente mi tornerà. Karissa, sei una stronza oggi》scosse la testa per poi lasciare che il silenzio ci avvolgesse.

Stupid jokes - In RevisioneWhere stories live. Discover now