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Ethan non sembrava avere la minima voglia di lasciarci in pace anzi, stava complicando doppiamente le cose

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Ethan non sembrava avere la minima voglia di lasciarci in pace anzi, stava complicando doppiamente le cose.

Sbattevo a intermittenza le palpebre, sentendo gli occhi mutare colore di continuo: un momento ero io, un momento ero la bestia.

La mia pelle bruciava e formicolava, segno che non sarei riuscita a trattenere la pantera tanto di più.

«Se non te ne vuoi andare, almeno stammi lontano. Devo farlo calmare» dissi, aspettando che togliesse il suo palmo dal mio polso, ma non accadde.

«Non trasformarti, deve esserci un altro modo» rispose e io risi di gusto, di una risata cattiva e insolente.

«Non vuoi che mi trasformi? Hai paura di vedere ciò che realmente sono o vuoi solo continuare a pensarmi come un'umana?» quelle parole gli fecero contrarre la mandibola più volte, segno che avevo iniziato a interpretare come una prima fase d'ira, ma qui, quello veramente arrabbiato, era Logan a pochi passi da noi che stava iniziando ad avanzare.

Vedevo le orecchie nere e tonde appiattirsi contro il suo grosso cranio e la coda frustare l'aria all'impazzata.

Non era semplicemente arrabbiato, era proprio incazzato.

Una volta sotto casa stavo per risalire la facciata e infilarmi in camera, quando Logan mi era balzato addosso e, probabilmente, sentendo l'aura fastidiosa di Ethan su di me, era andato fuori di testa. Mi aveva gettata in un cespuglio senza che potessi reagire in alcun modo.

«Fai come ti pare» disse Ethan, lasciandomi malamente il polso. Logan ringhiò forte e io risposi nello stesso tono. Non aveva il diritto di comportarsi così, soprattutto sapendo cosa zia Anastasia aveva detto di lui.

«Non pensi mai prima di agire, vero?» gli dissi a denti stretti e la pantera chinò leggermente il capo. Sapevo che non voleva litigare con me, allo stesso tempo voleva far capire al nemico che non doveva avvicinarsi alla sua famiglia.

«Devi andartene» dissi all'agente.

«Non se ne parla» rispose.

«Dopo quello che mi hai detto stasera, sull'antica battaglia e odio ancestrale tra mannari e mutaforma, forse sarebbe meglio che non fossi nei paraggi quando mi trasformo» non dubitavo di me, non avrei mai fatto del male a nessuno se non per legittima difesa, ma Ethan sembrava avere questo strano potere di fare impazzire le nostre bestie e non avevo la minima voglia di correre dei rischi. Se mai gli fosse successo qualcosa, ne sarebbero arrivati altri e non volevo questo, volevo continuare la mia vita tranquilla senza mutaforma, o Virtù, tra i piedi.

Logan tentò di riavvicinarsi e dai suoi occhi vedevo che aveva capito perfettamente quello che avevo detto, era come se questo spiegasse il suo odio per l'uomo e non potesse far altro che dargli sfogo.

Stavo già pensando alla sua scusa dopo averlo fatto fuori: "Sei stata tu a dire che c'è un odio reciproco e siamo nemici da sempre". Scossi la testa mentre la rabbia distorceva sempre di più il mio fisico.

Damnatio ad BestiasWhere stories live. Discover now