Capitolo 1

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Che mal di testa allucinante!
Ieri sera mentre mi giravo e rigiravo nel letto immersa da pensieri, BOOM.
Sono caduta per terra..
Ormai è un'abitudine cadere, ma la testa non mi ha mai fatto così male. Bando le ciance è meglio che mi sbrigo prima che mio padre entri e si metta ad urlare. Ma neanche il tempo di finire la frase che un uomo dagli occhi castani e i capelli scuri con qualche spruzzo di bianco, spalanca la porta. Come non detto, eccolo.
"Scendi immediatamente dal letto e preparati!" Urla come se non fossi ad un metro da lui.
"Ecco, mi sto alzando!" Rispondo io con tono infastidito, perché deve urlare di prima mattina?!
"Jessie Marlon Smith se non ti alzi immediatamente da quel letto ti butteró un secchio d'acqua addosso, sai che non scherzo."
E non scherzava affatto, una volta me l'ha fatta questa carognata, sono andata a scuola con i capelli bagnatissimi, che figura di merda astrale..
"Okok capo, ho capito ora mi alzo" risposi in fretta.
Si prevede l'ennesima giornata di merda.

Oddio sono in straritardo!!
Sto correndo da quasi mezz'ora, mi ero completamente dimenticata che oggi c'era lo sciopero degli autobus!
Maledettissima me, mio padre mi ucciderá.
Corro velocissimo per arrivare al cancello della scuola prima che si chiuda e grazie a non so quale miracolo divino, il bidello mi vede correre come una psicopatica appena uscita dal manicomio ed aspetta che entri prima di chiudere il cancello.
Ma la corsa non è ancora terminata, devo raggiungere la mia aula. Ma tonta come sono vado a sbattere addosso ad una persona, e indovinate? Sono caduta.
Una figura dai capelli lunghi e lisci, che sarebbe la ragazza contro cui sono andata a sbattere, mi porge la mano per alzarmi ma io la evito e ricomincio a correre verso la mia aula, non sono una persona acida solo che non posso fare ancora più tardi, altrimenti dovrò cambiare pianeta affinché mio padre non mi trovi.
Arrivo davanti alla mia aula con un fiatone pazzesco, dite che se ne accorgerá il prof che ho corso?
Busso alla porta ed entro piano, sperando di non attirare l'attenzione, cosa alquanto difficile visto che i miei capelli e il mio sudore non passano inosservati.
"Signorina Smith, è in ritardo." dice il mio professore.
Molto sveglio direi.
"Si prof, scusi davvero ma ho avuto un problema con l'autobus."
"Va bene, per questa volta" dice con un tono malizioso(?)
Senza ribattere vado al mio posto in fondo alla classe, da sola. Non ho molti amici, non sono una persona molto socievole, preferisco stare per conto mio senza dover dimostrare a nessuno chi sono.
Il professore continua a spiegare e penso sia solo una mia impressione ma non mi toglie gli occhi di dosso, oddio avrò sicuramente tutto il trucco sbavato.
L'ora non sembrava finire più, e proprio quando suona la campanella tutta la classe si fionda fuori, compresa me, torno indietro solo quando sento il mio professore chiamarmi.
"Venga un attimo dentro Smith"
Entro in classe e lui mi fa cenno di sedermi.
Certo che è un bel uomo, pure giovane ma quando ha preso la laurea? In prima elementare?
"Ho notato che oggi era molto distratta durante la mia spiegazione, come mai?" Chiede lui con tono tranquillo.
Questo professore un po mi spaventa. Cioè non un po, ok mi fa letteralmente pisciare sotto.
"No, niente sono solo un po stanca. Ma recupereró tutto stia tranquillo" rispondo.
Oddio Jessie che fine ha fatto la camionista che è in me? Mi sto davvero superando.
"Capisco, magari potrebbe provare a rilassarsi" dice lui.
Eh sí, ci vorrebbe proprio una bella dormita.
Non rispondo, sorrido semplicemente.
"Jessie, potresti prendermi la cartellina lì infondo?" Chiede lui.
Jessie, ma tutta questa confidenza?
Mi alzo e vado a prendere la cartellina, ma quando mi rigiro quasi urlo. Ma che cazz..?
Il mio professore era in mutande e stava venendo verso di me. Istintivamente lascio cadere la cartellina che ho in mano e indietreggio più che posso. Ma per tutti gli unicorni volanti perché quest'aula è così piccola?
Rimango imprigionata tra lui e il la parete dietro di me.
"Sai, conosco proprio un metodo efficace per farti rilassare" dice con tono più malizioso che mai.

Cercami sempre.Where stories live. Discover now