Grazie a Dio io e Louis non siamo a favore di quel tipo di vita, giusto?

Quando entriamo in cucina e cominciamo a tirare fuori le cose che ci servono, Louis si ferma per imboccarmi con un cucchiaio di impasto, che riveste la mia lingua con un sapore dolce.

Ridacchio e mastico leggermente, guardandolo come se fosse lui quello che ha inventato i biscotti con le scaglie di cioccolato.

"Fi amo." mormoro, cercando di mandare giù l'impasto che mi afferra le papille gustative.

Lui sorride e si avvicina per baciarmi, e io mi lascio andare, lasciando che lui assapori la mia bocca.

Lui mormora leggermente, portando il bacio dalle mie labbra alla mia mascella, succhiando delicatamente mentre io inclino il capo e sospiro per la sensazione.

I brividi si fanno strada dalla mia spina dorsale alle mie braccia, fino alla mia nuca.

Lui fa scivolare la sua mano dal mio fianco al mio culo un minuto dopo, stringendolo e spingendomi verso i suoi fianchi, in modo che siamo attaccati l'uno all'altro.

Sussulto quando lecca una striscia sopra il mio pomo d'Adamo, sentendomi come se stessi per avere un altro episodio solo per quel singolo movimento.

Louis rende tutto così difficile sapete? Perchè deve essere così maledettamente perfetto?

Indietreggio e sollevo l'orlo della mia felpa, importandomene di meno dei biscotti e più del fatto di farmi scopare da Louis.

"Andiamo di sopra." dico velocemente, e lui è già davanti a me, prendendomi in braccio così che io possa aggrapparmi a lui. Lo aiuto a togliersi la maglietta per strada, e in cima alle scale le mie labbra stanno danzando sulle sue clavicole.

Quando arriviamo finalmente alla mia stanza, siamo un disastro e ansimiamo, e quando lui mi lascia sul letto, sto cercando febbrilmente di togliermi la cintura, di sbottonarmi i jeans e di tirare giù la zip.

"Ti farò stare così bene." mi promette con tono calmo Louis, sovrastandomi una volta che siamo solo in boxer.

Gemo leggermente in risposta, afferrandogli velocemente i capelli nel pugno e baciandolo, le mie gambe che si avvolgono sui suoi fianchi.

Quando creiamo una frizione fra i nostri bacini sto cercando di non spingermi troppo in là, e Louis lo nota quindi rallenta, lentamente, per lasciarmi abituare.

"Va bene?" chiede, il tono di voce basso e passionale.

"Sì, così bene." rispondo e i miei occhi si chiudono e sono totalmente preso dal momento, lasciando che mi divori completamente. L'unica cosa che riesco a sentire davvero è il mio cuore che batte contro il suo petto, e il mio sangue che scorre caldo sotto la mia pelle.

Mi fa sentire come se non fossi nemmeno più un essere umano. Solo un'anima nuda. Niente da nascondere e niente di cui avere paura. E' confortante.

E' davvero confortante finchè-

"Haz?" dice, fermandosi completamente.

Mi lamento in risposta per l'interruzione improvvisa e apro gli occhi, vedendo che i suoi sono fissati su un punto preciso della stanza.

Seguo la direzione del suo sguardo e vedo un paio di mutandine rosa che escono parzialmente dalla tasca della mia giacca.

Oh dio.

"Haz? Ma che cazzo?" dice, guardando ancora le mutandine, e poi me.

Non riesco nemmeno a fare uscire una stramaledetta parola prima che lui si sposti per prendere i suoi vestiti.

"Lou, per favore-"

Lui scoppia.

Boom.

"No! Vaffanculo! Vuoi stare con quella troia? Bene. Puoi farlo."

Intende Eleanor? Ma porca puttana! Dovrebbe sapere meglio di chiunque altro che non sono dell'altra sponda.

"Louis non è-"

"Oh, okay. Quindi è questa la ragione per cui mi stavi ignorando ultimamente? Nessun messaggio? Nessuna chiamata?" E' sul punto di rimettersi la giacca e io sono sull'orlo delle lacrime quando mi rimetto i jeans, arrancando per seguirlo.

"Louis! Se solo mi ascoltassi!" grido, ma è così dannatamente veloce, e io a malapena gli sto dietro a metà delle scale quando lui invece è già quasi fuori dalla porta.

"No Haz, sono settimane che continua così! Abbiamo chiuso. Chiuso."

La porta sbatte violentemente, facendo tremare una foto sulla parete. Ed ecco le lacrime, ed ecco il cuore spezzato...

Sta bruciando qualcosa?

Merda, i biscotti.


You put the O in DisOrder » Larry Stylinson || Italian translationWhere stories live. Discover now