||°dietro a delle bugie°||

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=drinnnnn drinnnnn=... <non è possibile> *chi cazzo a messo questa sveglia qui accanto a me,accanto al mio letto e sopratutto nella mia camera...* dico sbraetando come solo dio sa. 

Prendo quel aggeggino infernale e lo faccio volare fuori dalla finestra che si frantume in pezzetini quando avviene a contatto con la sveglia.

<che ore sono?> 

prendo il cellulare:sono le 7.30 cazzo fra un quarto dora devo essere in macchina se non arriverò in tempo a scuola. anche questa luogo pubblico che rimbambisce il cervello a noi giovani chi cazzo ha avuto in mente di chiamarlo scuola.

 Almeno dateli un nome che camuffi il suo grande potere sui giovani.

 Mi alzo e vado in bagno;<ma che cazzo mi è successo sta mattina> mio dio i miei capelli sono peggio di quella volta che la gallina di mia nonna mi è saltata in testa.

Vi prego non fate domande,ancora rigurgito quando vedo le galline del mio vicino,sono degli animali infernali dovrebbero scomparire.

 Mi lavo i denti, mi vesto e via di corsa in cucina per una tazza di caffè abbondante.      

*mamma richiama Giovanni*

Giovanni è un uomo che vende finestre. Ormai ne ho rotte così tante che è diventato quasi di famiglia. 

*Tesoro di nuovo?! Perchè non vuoi la sveglia in camera e poi lanciala almeno contro il muro...* 

*no perchè cosi ti tocca comprare un pezzo nuovo e alla fine ti stuferai e non mi metterai più una sveglia sul mio comodino.* 

*sei incorreggibile* 

*si si mamma, io vado ci vediamo più tardi* dico dandogli un bacio sulla guancia e afferrando le chiavi della mia migliore amica. 

*fai la brava*mi rispondi mamma prima che mi veda scomparire dietro la porta che porta al garage 

Ecco là la mia stupenda kawasaki z750 nera opaco con cerchi rifiniti in rosso 

Sfreccio sulla strada sulla mia moto, finchè non arrivo a scuola(scuola si fa per dire perchè a malapena questo edificio si regge in piedi),<che posto di merda> 

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Sfreccio sulla strada sulla mia moto, finchè non arrivo a scuola(scuola si fa per dire perchè a malapena questo edificio si regge in piedi),<che posto di merda> 

Mi incammino verso l'entrata con lo sguardo di tutti puntato su di me,come sempre d'altronde. 

Arrivata in classe butto lo zaino sul banco, in fondo, vicino alla finestra per far sapere a tutti che sono arrivata e che nessuno si deve azzardare a toccare il mio banco.

Sono un po' possessiva con le mie cose.

prendo il cellulare in mano e la prima cosa che noto è il buongiorno di Docus. Ricambio.                Le ore passano ed ho a malapena chattato un po' con Docus.                                                            Marcus e Lucas dormiranno ancora: sono tipi che vanno a letto tardi e si svegliano la mattina tardi addirittura per l'ora di pranzo.

 Tornata a casa mi sdraio sul divano e guardo la tv. oggi è sabato e ho un appuntamento con Lucas di vederci. Ma c'è un grosso problema. Oggi è anche il compleanno di Fugic, una mia amica. Lei fa il compleanno da lei ma i miei non sanno che inizia alle 19:30 e non alle 4:30 al luna park come glielo detto io. Ero in punizione perchè avevo preso un'altro 5 a matematica e non erano contenti e neanch'io, ma non potevo dare buca a quello e poi volevo anche uscire. 

Comunque dico ai miei questa bugia ed esco con i miei amici.  Arrivata lì saluto tutti, faccio i giri sulle macchinette e aspetto Lucas che finisca il turno. Finito il turno andiamo insieme in un luogo appartato e neanche 10 minuti che subito mi squilla il cellulare.

 Era Marcus, era venuto a trovarmi. Dico a Lucas che vado un attimo a salutarlo ed è così che è stato. Lo salutato e poi sono tornata da Lucas. Lo abbracci forte e lo bacio e lì in quel silenzio il telefono squilla

. E' una delle mie amiche, Fedic. Non gli rispondo, risquilla di nuovo e vedo che è mamma. Rispondo subito. 

*DOVE SEI? Io sono qui.*           

*Ciao, mamma. Io sono qua al bagno*    

 * Che bagno?*                  

  *Quello del bar Papers*                   

*Vieni subito qui!*                                             

* SI mamma arrivo.* 

Chiudo la telefonata saluto Lucas e mi dirigo al luna. Trovo lì mamma che mi fa una cazziata sul fatto che io non ho il rossetto, che qualcuno mi ha baciato, che qui non c'è nessuna delle mie compagne di classe. In verità cerano solo due delle mie compagne. Io cercavo di tirarmi fuori da quella situazione raccontando bugie, ma peggioravo soltanto 

Alla fine non succede nulla. Mamma dice che parlare con mio padre e decideranno cosa fare. Alla festa di compleanno mi mandano, ma è il seguito che mi fa paura...

l'inoccenzza di un sorrisoWhere stories live. Discover now