8.

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"C-cosa ci fai qui?" chiedo spaventata.

"Non sei felice di vedere il tuo caro papà?" chiede avvicinandosi a me.

Io scuoto la testa in segno di negazione.

"Come mai?" dice accarezzandomi  i capelli.

"NON TOCCARMI" dico marcando la frase.

"Tranquilla tesoro, non ti farò quello che ho fatto a tua madre" dice.

"Chi è questo ragazzo?" chiede osservando Carl.

"È il tuo ragazzo Summer?!" chiede arrabbiandosi.

"No, ma anche se fosse?" dico.

"Non puoi stare con nessuno" dice alzandomi la maglietta e accarezzandomi la cicatrice che mi ha procurato lui.

"Non sei più nessuno per me, io faccio quello che voglio" dico scansandomi da lui e avvicinandomi a Carl.

"No!" urla per poi darmi uno schiaffo in pieno viso.

"Lasciala stare" dice Carl.

Mio padre esce dalla casa.

Carl mi mette una mano sulla guancia bollente appena colpita dalla mano di mio padre.

E mi asciuga le lacrime che continuano a cadere dai miei occhi.

"È ora di finirla" dico prendendo una pistola.

Esco fuori "Kevin!" urlo il nome di mio padre.

Lui si volta e mi guarda.

Punto la pistola contro di lui.

"Mi hai stancato, io ti ho sempre odiato come padre ho iniziato quando bevevi e picchiavi mamma e me, non mi facevi mai uscire di casa non potevo parlare con nessuno, io non vivevo, era come se fossi in prigione!non lo sopportavo, potevo solo andare a scuola, quando è nata Cara la protrggievo sempre, da te! Mi fai schifo, come hai potuto uccidere mia madre davanti ai miei occhi!?come!! Devi solo morire!" urlo piangendo.

"Sum-" dice mio padre ma non gli faccio terminare la frase.

"Zitto! Non ti ucciderò subito, no, ti ucciderò lentamente in modo che tu possa provare lo stesso dolore che ha provato mamma!" dico.

Lui mi fa segno di avvicinarmi a lui e così faccio.

Gli tiro un calcio nello stomaco e cade a terra, continuo a prenderlo a calci.

Carl si avvicina a me "No Carl levati!" urlo mettendomi su mio padre e iniziando a prenderlo a pugni.

"Mi fai schifo!" continuo ad urlare questa frase mentre lo colpisco.

Mi fermo vedendo che è pieno di sangue.

"S-summer" dice lui accarezzandomi la guancia.

Gli tiro un altro pugno ma sta volta con più rabbia.

Prendo la pistola dalla mia cintura, "N-non farlo b-bambina m-mia" dice piangendo.

Mi alzo in piedi.

"Ti sei accorto di aver sbagliato in tutto" dico iniziando una rista istercica.

Mi blocco.

"Troppo tardi Kavin" dico.

In questo momento ho uno sguardo psicopatico.

Si sente il rumore dello sparo, ho ucciso mio padre.

Carl e gli altri mi guardano sbalorditi.

Intanto gli uomini di mio padre mi puntano le armi contro.

"Jack!" urlo.

L'ombra di un bambino si fa avanti, è mio cugino, ha 9 anni.

Corre ad abbracciarmi ma i suoi genitori corrono verso di me.

"Jack vieni subito qui" dice mia zia.

Io mi abbasso alla sua altezza e lo abbraccio forte.

"Mi sei mancato piccolo" dico.

"Jack!" lo rimprovera di nuovo mia zia nonché sua mamma.

"Jack devi decidere, vuoi stare con loro o venire con me?" domando.

"Con te Summer" dice.

"Entra in casa correndo veloce" dico.

Lui fa ciò che gli ho detto.

Io lo seguo e tutti i miei amici anche.

Gli uomini di mio padre iniziano a sparare.

"Prendete le armi e combattete" dice Rick.

Escono tutti fuori tranne io Jack e Carl.

"Chi è lui?" mi chiede Jack.

"Lui è Carl un mio amico, Carl lui è Jack mio cugino" dico.

Begin Again | Carl GrimesWhere stories live. Discover now