Chi lo sa. Correrò il rischio.

Parlando di rischi, il mio progetto è quasi finito e dovrò presentarlo dopo le vacanze di primavera.

Quindi sarò in anticipo a completare l'intera cosa. Non fa mai male.

Arrivo a casa di Harry, ma sto in macchina nel caso sua madre aprisse la porta.

'Fuori x' mando ad Harry, e passa un secondo prima che la porta si apra di scatto e lui si affretti ad entrare in macchina.

Non ricevo nemmeno un saluto prima che entri e la portiera si chiuda dietro di lui. Si avvicina velocemente e sono colto di sorpresa quando posa le sue labbra sulle mie.

Pensavo fosse solo un bacio a stampo, sapete? Ma non riesco a farne a meno, mi avvicino per avere di più e lui mi accontenta generosamente.

Chiamatela disperazione, chiamatela passione.

"Ti amo." sussurra sulla mia bocca dopo quasi due minuti di lingua e labbra umide.

I brividi corrono sulla mia schiena mentre poso le mani sulle sue guance, avvertendo il rossore che appare sulla superficie della sua pelle delicata.

"Io amo te." rispondo, e il mio cuore fa male nel profondo quando lui si allontana. Non di proposito, ma mi rivolge un sorriso debole, mette una sua mano sopra la mia e dice: "Andiamo."

E sono felice che ci stiamo andando, perché sto morendo per dei McChicken da settimane ormai.

Quando arriviamo ed entriamo, prendiamo i nostri ordini e poi troviamo un posto.

Harry non è il tipo da tavolo. E lo rispetto. I tavoli sono per le mamme con sette bambini. Ick.

"Qualche idea sul perché veniamo sempre al McDonalds per i nostri appuntamenti?" chiede, ridendo leggermente.

"Beh... Ti piacerebbe andare da qualche altra parte?" chiedo, sinceramente preoccupato. Non voglio che pensi che io sia tirchio. Dopotutto, l'ho portato ad una sola cena costosa.

Oh Gesù. Devo migliorare la mia tattica? Eleanor è ricchissima, potrebbe portarlo ovunque.

"Cosa? No, no, mi piace. Il McDonalds è il nostro posto, no? E' speciale." aggiunge, rispondendo abbastanza velocemente.

Intrecciamo le mani sopra al tavolo e io sorrido ampiamente, ridacchiando. "Sì, se pensi che l'odore di grasso e delle calorie equivalenti a tre pasti sia speciale."

Lui mi fa la linguaccia, poi sospira, abbandonandosi sulla sedia.

C'è qualcosa che non va... Vero? Qualcosa non va dev'esserci qualcosa che non-

"Non credo di essere pronto a ehm..." Temporeggia, guardando ovunque tranne che nei miei occhi. O il mio viso. O qualunque cosa di mio. "Non credo di essere pronto a vivere con te- Cioè, sì ma io-"

"No, no, Bambi, lo capisco, davvero." lo interrompo nervosamente, grattandomi il retro del collo mentre il sangue raggiunge il mio viso, accumulandosi sulle mie guance.

"Davvero?" chiede con incredulità, "Pensavo che ti saresti arrabbiato..."

Arrabbiato? Sta scherzando?

"Perchè avrei dovuto arrabbiarmi? Non ho ragione di essere-"

"Ordine 23!" chiama la cassiera, e io interrompo la mia frase per andare a prendere il vassoio di futuri attacchi di cuore.

E' pesante ma non mi interessa. Abbuffarsi è la parte migliore dell'essere umani. Tutti sono d'accordo su questo almeno.

Mi siedo e un silenzio imbarazzato alleggia nell'aria. Mastico e prendo un sorso dalla mia Coca mentre Harry fa lo stesso. C'è qualcos'altro... Solo che non so che diavolo sia. Voglio saperlo. Ho bisogno di saperlo.

Deglutisce e mi sorride timidamente, e i suoi occhi luccicano, cosa che mi porta a ripensare a quando stavamo nuotando nel lago. I suoi occhi si abbinavano al cielo quella notte, e dopo tutto questo tempo, mi aggrappo ancora disperatamente a lui; e lui a me.

"Ti ricordi quella notte quando siamo andati a nuotare nel lago?" mi lascio sfuggire, e il suo sorriso cresce.

"Certo che mi ricordo. Come potrei dimenticarlo?" Non so come potrebbe. Ma l'ho chiesto comunque, giusto per esserne sicuro.

"Eri così bello quella notte, sei ancora così-"

E qui il cellulare di Harry suona e lui mi rivolge il gesto 'aspetta un secondo'. "E' Ellie!"

Oh, fottutamente perfetto.

"Harry, siamo nel mezzo di un appuntamento sa-"

Lui mi ignora completamente, salutando Ellie e ridendo a qualsiasi cosa lei gli stia dicendo.

Sento come se il mio petto fosse schiacciato da qualcosa, lo giuro. Quando dice, "Oh è solo Louis. Cosa stai facendo?"

Solo me?

Solo?

Sto esagerando? Perché ci sono delle lacrime agli angoli dei miei occhi, ma non ho la forza di lasciarle cadere.

"Adesso?" chiede, e capisco che mi aspetta una merdata.

"Bambi-"

"Oh mio Dio! Non ci credo!" Non mi ascolta nemmeno, e mi arrendo. Non posso provarci se lui non mi dà nemmeno una possibilità. Prendo le mie patatine fritte e rivolgo loro uno sguardo vuoto. Non riesco nemmeno a credere che mi stia facendo questo.

"Okay, certo! Sono al McDonalds. Vuoi venirmi a prendere qua? Sono sicuro che a Louis non darà fastidio." Uhm, sì invece. Idiota.

"Ti dà fastidio amore?" chiede, nel più dolce, innocente tono che esista.

"No, non molto. Posso venire? Dove poi?" Potrei anche unirmi a loro credo. Anche se questo significherebbe venire ignorato, almeno posso controllarli per assicurarmi... che non stia succedendo niente.

"Beh... è una specie di cosa Eleanarry..." Ma che cazzo è un Eleanarry?

Oh. Harry ed Eleanor insieme. Ma che cosa carina, cazzo.

"Oh, va bene, andrò a casa. Spero che tu ti diverta." Forzo il sorriso più finto del mondo e lui squittisce un saluto prima di riattaccare.

"Grazie! E' già qua. Ti amo," esclama, posando un veloce bacio umido sulla mia fronte.

Lo guardo uscire e deglutisco sonoramente. Quando la macchina di quella stronza di Ellie compare nel parcheggio, le lacrime corrono sulle mie guance.

Eleanarry mi sta facendo perdere la pazienza.

You put the O in DisOrder » Larry Stylinson || Italian translationWo Geschichten leben. Entdecke jetzt