Capitolo 1

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22 novembre 1963, una giornata che ha profondamente cambiato la storia del mio paese, gli Stati Uniti.
Un grande uomo venne assassinato, un uomo buono, che voleva solo il meglio per la Nazione e, proprio per questo motivo, e andato a creare dei fastidi alle persone sbagliate. Io che sto scrivendo sono uno dei responsabili, si, avete capito bene, uno dei responsabili perché quella mattina di novembre a Dallas, Texas, non c'ero solo io ma anche altri soggetti, tutti complici l'un l'altro, lavoravano tutti per le stesse persone. Avrete ben capito che l'uomo a cui mi sto riferendo non è altro che il 35° Presidente degli Stati Uniti d'America, John Fitzgerald Kennedy.
Non posso dirvi il mio nome ma posso raccontarvi ciò che accadde in quel periodo. Era tutto organizzato da mesi ormai, io e gli altri sapevamo perfettamente cosa fare, come e quando farlo. Queste "persone sbagliate" a cui mi sono precedentemente riferito avevano iniziato a storcere il naso già quando J.F.K. aveva parlato di un possibile ritiro dal Vietnam e ciò piaceva davvero a poca gente, poiché il lucro che derivava dalle armi e le indagini condotte in quella zona dell'Asia, comprendendo anche Laos e Cambogia, riguardo alla presenza dei Comunisti fruttavano denaro e informazioni a svariate persone importanti. Io c'ero stato in Vietnam, pochi mesi, ma c'ero stato ed ero anche a Playa Girón che è probabilmente più conosciuta con l'appellativo di Baia dei Porci. Avevo servito per il Corpo dei Marines e ero passato ai Servizi Segreti, facevo il lavoro sporco, ero la perfetta macchina per uccidere: niente famiglia, niente amici, nessuno che mi avrebbe cercato se fossi morto, insomma, un'ombra che nessuno avrebbe pianto con l'arrivo della notte.

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