Capitolo 1

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Diana Cavendish era tante cose; ex-alunna dell'Accademia "Luna Nova", talentuosa creatrice di incantesimi, orgoglio della casata Cavendish e, per non dimenticare, anche intelligente e bellissima - o almeno, era così che la gente tendeva a ricordarle ogni qual volta poteva - e, se volesse prendersi il disturbo di vantarsi, anche padrona di un senso dell'umorismo così pungente che veramente in pochi erano in grado di capire ed apprezzare.

Ed era anche una buona amica.
Una fantastica amica, sì corresse, visto che stava urtando il suo gomito con uomini e donne della sua età che esultano e gridano il loro apprezzamento verso lo spettacolo di fronte a loro, sopra lo sfarzoso e scintillante palco scenico.

Era solamente perché fosse una buona - fantastica - amica che avrebbe accettato di venire a qualcosa del genere. Lei era migliore di questo. Lei sapeva di esserlo. Non ha speso anni della sua infanzia per essere ciò che è ora dai suoi genitori e tutor privati. Ed i suoi anni spesi a Luna Nova, che le sue compagne ne parlassero oppure no, erano fatti di vagheggiamenti e commenti su quanto fosse necessario partecipare a questa sorta di... spettacolo. Questo... degrado della vera magia.

Per lo meno, è proprio questo ciò che tutti direbbero qualora uscisse questo argomento. Nonostante tutto, solamente in pochi ammetterebbero di apprezzarlo. Diana poteva affermare da certe confidenze che sebbene le cerchie più influenti della magia non lo 'approvassero', lo guardavano comunque con sufficienza, quasi con sarcastica accettazione. E se persino le persone più importanti e famose della magia lo approvavano, beh, dovrà sicuramente essere grandioso!

Nonostante ciò, lei preferirebbe trasformare se stessa in un gallo vivente anziché ammettere che stesse assistendo ad uno show di magia con i suoi amici.

Lei preferirebbe ingerire il veleno più potente al mondo anziché ammettere di essersi offerta di comprare i biglietti per lo spettacolo ad i suoi amici.

Sostanzialmente, Diana Cavendish preferirebbe di gran lunga ingoiare un boccone di lamette ricoperte di sale prima di ammettere - a tutti - che lei fosse là per vedere Atsuko Kagari di persona.

Quella Atsuko Kagari.

Per tutti quanti i suoi fans e il solito Joe della strada, lei era la fantastica Shiny Rider; un nome che la giovane aveva deciso di usare per fare onore a Shiny Chariot, la sua molto spesso citata insegnante e mentore.

Per tutti quanti, Atsuko Kagari era una idol. Una fantastica strega con la passione per l'intrattenimento ed un "magico" entusiasmo per la magia e non. I bambini gridavano energicamente, indicando con mani tremanti ogni qual volta ella camminasse per la strada, urlando 'Mamma! Guarda! È Shiny Rider! È Shiny Rider! È veramente lei!' E, naturalmente, lei si fermava ogni volta che succedeva, sorridendo così tanto che le potrebbero cadere le labbra in un qualsiasi momento, mostrando loro un incantesimo proprio in quel momento, davanti a tutti, al delizioso schiamazzo dei bambini e al chiaro stupore dei loro genitori, che stavano in piedi non troppo lontano da loro, muovendo le loro teste per l'esasperazione.

Ma quando Atsuko Kagari mosse il suo mantello e agitò le sue dita generando luminosi fuochi d'artificio verdi dalla punta delle dita ed i bambini applaudirono con gioia, persino i genitori avevano uno scintillio di divertimento negli occhi.

Per il mondo, lei era una luminosa stella nel meraviglioso blu scuro crepuscolo della magia, che brillava accanto alla continua fame del mondo sia verso la tecnologia che per la magia.

Per Diana, comunque, lei era solo 'Akko'. O così era solita chiamarla. Successe tanto tempo fa, quando ancora erano compagne all'Accademia Luna Nova e Akko era un Nessuno - senza neanche un pizzico di magia ereditata nelle sue vene e a stento l'abilità di mantenere la sua promessa di diventare 'proprio come Shiny Chariot'.

Seducendo Diana Cavendish.Where stories live. Discover now