Era giorno di gran festa a Palermo, le vie profumavano di arancine e i popolani cantavano e ballavano in onore di San Giuseppe.
Intanto il Re stava ammirando le sue teste di cavallo appese al muro:
"Che splendida giornata oggi,il sole splende, non c'è traccia di nessun negro, gli uccelli cinguettano, le ancelle cantano e l'odore delle arancine che stanno preparando per il gran banchetto riempie le vie di felicità, niente potrebbe andare storto"
Ad un tratto si sentì un suono cupo ribombare nelle stanze del castello:
*BOOM BOOM*
"Uh suonano alla porta sarà meglio che io mi appresti ad andare ad aprire, non voglio di certo essere scortese con i miei sudditi, con te faccio i conti dopo Cavallino mio *occhiolino tendenzioso alla testa di cavallo*"
Il re saltellandono come una bambina che tenta di scappare dal prete della parrocchia in cui va a fare il catechismo si apprestò ad aprire la porta:
"Chi è?"
"il ruspabot"
"e cosa vuoi Ruspabot?"
"Visita di cortesia"
"Oh bene, entra pure"
Due servitori, festosi come il re, aprirono le porte piroettando. Pian piano, si rivelava la figura di un Ruspabot di 20 metri, con un uomo sulla testa. L'uomo aveva le gambe ben piantate sul terreno, pantaloni in tessuto, petto scoperto che rivelava una tartaruga ben definita e due capezzoli marmorei, le braccia conserte e gli occhiali a stella.
Puntò, poi, un dito verso il davanti, dove si trovava l'entrata per Palermo, ben aperta.
"MIEI RUSPABOT, ALL'ATTACCOOOOOOO!"
"Volete un the? I miei servitori possono prepararvelo in meno di un minuto"
2 ORE DOPO
"Ho questa strana impressione che non sia venuto quì per il the, quel ruspacoso..."
"Sire, che cristo! Il regno è stato distrutto da dei robot a forma di ruspa che hanno gettato il regno nella nebbia e lei si preoccupa del the?"
"Ma il the è buono"
"NON C'E' PIU' NESSUNO CHE POSSA BERE IL THE, SONO TUTTI MORTI!"
"Mannaggia... hanno rovinato la festa, mi sa che andrò dal mio cavallino a piangere"
"... il cavallino è morto."
"Cosa? Cavallino è stato...ucciso?
"Esatto. Dematerializzato. Annichilito, nullificato, puff, pum, kaputt! Niente più Cavallino."
Il re affranto cadde a terra
"I miei sudditi, il mio regno, il mio cavallino, tutti andati, ho perso tutto... cosa mi resta ormai?"
"Non si ricorda di qualcuno... tipo... non so... UN FIGLIO? S U O FIGLIO?"
"Ah, davvero ho un figlio?"
"Cristo, sire, se ne era dimenticato?"
"Ma chi io? Nonononono era solo un test per la tua memoria"
"Porca arancina...
Comunque se ha bisogno di qualcosa, lui si trova nelle segrete sotterranee del castello, che si sono salvate dall'attacco..."
"Ah, ok allora io vado ciao"
Il re si recò alla porta della camera di suo figlio :
"CAVALLIN ehm Vito"
"Chi è?"
