Il giorno dopo

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Il giorno dopo quel terribile sabato, James, portò con la macchina i due cugini Cusimano da quello che, agli assistenti sociali sembrava essere il parente più prossimo. I due, speravano che sarebbero andati dai loro nonni; Maria e Sergio. Loro due adoravano i loro nonni paterni. Purtroppo, la loro nonna materna morì quando i cugini avevano 7 e 8, anni e loro nonno, l'anno successivo. Quindi, teoricamente, come parenti più prossimi avevano i nonni paterni. Per questo, Marco dava per esclusione che sarebbero stati affidati a loro. Ancora una volta però, quel "quasi" lo aveva imbrogliato. <<Ma, questa non è la strada per la casa dei nonni vero?>> Disse luigi un po' preoccupato.
<<Assolutamente no! Non sembra neanche la strada per andare dagli zii...>> rispose Marco. <<Scusi signor James>> continuò <<Ma dove stiamo andando?>> James, era uno di quegli uomini che non scordi facilmente; alto, capelli lunghi castani ed a caschetto sempre confusionario ma paradossalmente sempre ordinati, sembrava nella norma, ma era leggermente iperattivo, ed aveva un tic all'occhio sinistro, e uno al naso, che lo faceva "tirare su" col naso' come si dice dalle parti di Marco e luigi. Non vi nascondo, che se non conoscessi james di persona, non gli affiderei neanche un centesimo, figuriamoci degli adolescenti. <<D-d-al v-vostro pa-pa-rente più p-prossimo ra-a-g-azzi>> disse james nervosamente, balbettando come era solito fare. <<Chi?>> chiesero quasi in contemporanea i due cugini. <B-be i
v-o-o-stri nonni s-ono t-t-troppo lontani, q-quindi, vi p-p-orto da
v-vostro zio M-Mario>>. Ai due il nome sembrava familiare. Luigi giurava di aver sentito suo padre litigare al telefono con questo Mario, per delle chiavi. Marco invece aveva visto un fascicolo nascosto nella scrivania di sua madre, con la foto di un signore sui 55 anni circa, chiamato "Mario" con una scritta, fatta a penna rossa vicino che diceva "Da evitare". I due cugini si guardarono negli occhi, dubbiosi, consci del fatto che chiunque fosse questo "zio Mario", non lo avevano mai visto. Erano le 16:20 quando i due Cusimano, accompagnati da James, arrivarono nella loro nuova casa. Per essere precisi la casa si trovava in un paesino poco lontano dalla città e il paesaggio che si poteva ammirare da li era fantastico; le montagne da un lato, e il mare dall'altro, uno spettacolo per gli occhi. Prima che continui con la storia però, vorrei presentarti personalmente Mario. Mario ha 43 anni, ma li porta molto male, non sono in pochi a crederlo più vecchio. Veste sempre elegante, forse crede di apparire migliore cosi. Ed Oltre ad esserci un rapporto di proporzionalità inversa tra la sua altezza e la sua intelligenza, l'unica cosa che ti serve sapere davvero è che lavorava con i genitori dei Cusimano e che in passato erano grandi amici, prima che il padre di Marco morisse... Tornando alla nostra storia, James si fermò davanti la casa di Mario, in un quartiere di lusso di quel paese, molto luminoso e soprattutto popolato. La casa era uguale alle altre, nel vero senso della parola, in quel quartiere, tutte le case erano uguali, e sembravano le tipiche case che si vedono nei film americani. I cugini erano perplessi e marco disse <<"Signor James, non trova strano che tutte le case siano uguali?">>
<<U-u-un p-po' ma-a-arco, m-m-ma c-c-c-redo ch-che s-sia n-norma-a-ale p-p-per l-loro. Av-v-volt-te c-c-ciò ch-e-e è s-stra-ano p-per n-n-noi è n-norm-m-male p-per a-altri. P-prendi me a-ad e-esmp-pio; p-per me b-b-b-balb-b-bet-t-t-tta-are è n-norma-ale ma...>> rispose James fermandosi quando vide Mario uscire dalla porta di casa sua. James alzò la testa verso la direzione di Mario e disse <<S-salve s-s-sign-gn-gnor M-Mario, i-io mi ch-chiamo James e-e l-loro s-so-ono i c-c-cug-g-gini Cu-u-usima-a-ano :M-Marc-co e L-luig-gi.>>
<<Lo so bene...>> disse Mario accennando un sorrisetto malefico
<<M-ma l-lei è a-alt-tiss-ssimo sig-gnome M-mar-rio!>> Disse James stupefatto della sua altezza fuori dal comune.
<<Eh già signor James, pensi che mi faccio fare i vestiti su misura>> Rispose Mario <<Ragazzi, al piano di sopra vi attendono due camere separate, decidete dove dormirete e disfate i bagagli, nel frattempo io e il signor James dobbiamo occuparci di burocrazia...>> I Cusimano entrarono in casa, salirono le scale, e si fermarono entrambi dietro la prima stanza che videro. <<Luigi, questo Mario, non mi sembra una buona persona>> disse Marco mentre sistemava i suoi vestiti. <<Neanche a me piace Marco, mio padre ci ha litigato via telefono tempo fa, per delle chiavi di non so cosa, è gli insulti volavano...>> rispose Luigi
<<Lo zio Francesco lo avea insultato? LO ZIO?!>> disse incredulo marco
<<Sono stupito quanto te, era la prima volta in vita mia che sentivo dire quelle cose a mio padre... Quanto vorrei essere con lui, con i miei>> disse Luigi
<<Già, anch'io vorrei essere con mia madre, ma dobbiamo essere forti! Io ho visto una spece di fascicolo su di lui, non l'ho letto, ma sopra c'era scritto in rosso "Da evitare">> disse Marco <<Ormai siamo qui però...>> continuò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 21, 2018 ⏰

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