Gigli bianchi e lacrime amare

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Sono stato uno stupido, Merlin, mi dispiace

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Sono stato uno stupido, Merlin, mi dispiace... ma ormai è troppo tardi... non potrò più vederti ridere e sorridere... sei morto mio piccolo Merlin...

Sei morto per colpa mia... oggi sono tre settimane, che non ti vedo camminare per le stesse strade che faccio io, che non ti sento ridere... mi manca molto la tua risata...

Se non fosse stato per Lancillotto e i suoi pugni... piangeva, non lo avevo mai visto così sconvolto e quando mi ha urlato in faccia che ti sei suicidato... il mondo intero mi è crollato sulle spalle.

Sono morto con te... non vivo più senza di te Merlin, sono davanti alla tua lapide e osservo la foto scelta proprio da Lancillotto, sorridi... ma a cosa servono le foto adesso? A cosa serve vivere senza il suono della tua risata? A cosa mi servono i ricordi di noi se ognuno provoca un dolore così forte da fermarti il cuore?

Poso un giglio sulla fredda pietra che ti tiene lontano da me... ma non per poco... non per poco... oggi nessuno mi fermerà mio piccolo Merlin, tra poco ci rivedremmo me lo sento... i gigli che ti ho mandato quel giorno hanno osservato la tua morte.

Oggi però il giglio che ti ho portato, osserverà silenzioso, il mio raggiungerti... dovunque tu sia Merlin io ti raggiungerò...

Aspettami mio piccolo Merlin... prendo il coltello che avevo messo in tasca prima di uscire da casa, sai la lama è molto affillata... alzo con calma le maniche della camicia color cielo che ti piace tanto. Me lo dicevi sempre: «Ha il colore dei tuoi occhi, che mi fanno battere forte il cuore»

Con le tue parole dolci che mi risuonano nelle orecchie faccio scorrere la lama sui polsi e osservo il sangue scorrere rapido, mi siedo vicino a te poggiando la schiena sulla tua lapide e aspetto serenamente che la morte arrivi... so che non può essere lontana... l'ho chiamata tantissime volte da quando sei morto... so che mi porterà da te... o sarai tu a venirmi a prendere Merlin?

Mi tenderai la tua mano, per condurmi via da questo luogo? Oppure mi lascerai solo? Sento le forze lasciarmi Merlin... finalmente posso raggiungerti... poco prima di chiudere gli occhi un raggio di sole mi viene incontro... forse è solo frutto del mio cuore innamorato... non lo so... però ti vedo... mi tendi la mano sorridendo... mi hai perdonato?

Mi stai sorridendo, e io stanco della vita, ma felice nel poterti rivedere prendo la tua mano... mi lascio indietro quel corpo vuoto che non mi serve più e ti stringo forte baciandoti... le lacrime scendono sui nostri volti... e sulla terra iniziano a scendere gocce di pioggia.

Siamo ancora fermi tra la terra e il paradiso, sotto di noi passa una donna che tiene per mano una bambina. La piccola è triste mentre guarda il cielo e lo fa capire alla madre.

«Mamma, sta piovendo!»

«No piccola, queste sono le lacrime degli angeli... se ascolti bene non si sentono i tuoni»

«Perché non si sento i tuoni?»

«Perché due angeli si sono appena ritrovati e piangono di felicità»

Le osserviamo passare, hanno davvero ragione, due angeli si sono appena ritrovati e piangono felici... Merlin con il sorriso sulle labbra mi porta con sé e io lo seguo tranquillamente. Finalmente nessuno dei due soffrirà più...

«Ti amo, Merlin»

«Ti amo, Arthur»  

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