Capitolo 1

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Uscì dalla macchina e mi guardai intorno, era una bella villa, il posto era molto tranquillo e c'era molto verde, non sembrava proprio di essere a New York, piuttosto sembrava che fossi su una di quelle isole in cui si nascondevano i personaggi famosi. Il giardino era fantastico, c'erano alberi e fiori bellissimi, chiusi gli occhi e respirai quell'aria, era stupendo. Anche la villa era molto bella, la credevo più grande, invece era una villetta molto carina di medie dimensioni. C'era una piccola stradina che portava dall'altro lato della villa, avrei voluto andarci subito, «Tesoro, sei arrivata, ma cosa stai facendo qui fuori?» Mi girai e trovai l'uomo sulla soglia della porta d'ingresso, gli feci un sorriso tirato «Christopher, ti chiedo scusa, stavo ammirando questo giardino.» «Ti piace, tesoro?» non mi piaceva quel nomignolo, «Si, mi piace molto» mi girai di nuovo verso il giardino e poi verso la stradina che portava al retro, «Ne sono felice e sono felice che tu sia qui» si avvicinò a me e mi diede un bacio sulle labbra, non mi piaceva, ma era comunque il mio fidanzato, non dico che mi faceva schifo, insomma, aveva 48 anni ma era un bell'uomo, capelli brizzolati, occhi grigi, fisico asciutto, ma non mi piaceva essere toccata da lui, mi metteva a disagio, avrebbe potuto essere mio padre, ma non era tempo per pensare a certe cose. Lo guardai negli occhi, erano contornati da alcune rughe, ma aveva gli occhi di un colore stupendo, sorrisi e lui fece lo stesso, «Ora andiamo dentro così ti mostro la casa» mi prese per mano e mi portò all'interno. Era bellissima, aveva un ampio salone con un televisore davvero enorme, al centro della sala era posizionato un tavolo in vetro, doveva essere davvero costoso, sicuramente costava di più della mia vecchia casa compresi i mobili che c'erano dentro. Continuammo il giro della casa e mi portò in cucina «Ecco qui, questa è la cucina, potrai farne tutto quello che vuoi, so che ti piace cucinare, quindi spero che ti piaccia.» Mi sorrise, non era un sorriso tirato, anzi, era molto sincero. Era una brava persona, con il tempo avevo imparato a volergli bene a modo mio, ma non lo avrei mai amato, questo no, non per colpa sua, è un uomo gentile, sempre disponibile, ma penso che non avrei amato nessuno, mai più. Cavolo, ma perchè pensavo così spesso ad Adam? Mi ripresi e risposi, «Non è piccola ma neanche grande, è.. accogliente, è perfetta per me.» «Mi fa piacere che ti piaccia, Keira. Spero davvero che ti troverai bene qui.» «Lo spero anche io..» Sussurrai. Il giro turistico finì quando arrivammo alla mia stranza, Christopher aveva deciso che sarebbe stato meglio se avessimo dormito in due camere separate e non potevo essergli più grata per questo. La stanza era bella così com'era, ma aveva detto Chris che potevo personalizzarla come volevo io, era una piccola stanza con una finestra grande quanto la parete, la vista era stupenda, in lontananza c'era pieno di alberi e più in fondo poteva vedersi un piccolo fiume, mentre d'avanti la villa c'era un piccola piscina con alcune sdraio, quella doveva essere il retro della casa, wow. Avevo sempre desiderato avere una piscina in giardino, stare al sole con un libro in mano o ascoltare un po' di musica, doveva essere bellissimo. Anche perchè non ero una persona a cui piaceva divertirsi in modo sfrenato che amava le feste, piuttosto amavo stare da sola e rilassarmi, magari con qualche amica a chiacchierare un po'.. Mi mancava Vic. Mi persi di nuovo in quei pensieri mentre mi sedetti sul letto, era morbidissimo e difronte c'era la finestra dalla quale si vedeva tutto quel panorama, sospirai, e mi stesi sul letto chiudendo gli occhi, pensai ad Adam, a quanto lo avevo amato. Era iniziato tutto ad Aprile di 5 anni fa, avevo appena 18 anni, ed ovviamente non avevo la maturità che avevo ora. Mi piaceva uscire e divertirmi con ragazzi conosciuti per caso, come tutte quelle della mia età. Una sera, in un bar si avvicinò un ragazzo e mi offrì da bere, io gli dissi che non volevo nulla e me ne andai. Era un ragazzo bellissimo, aveva i capelli castano chiaro e gli occhi così azzurri e accesi, che purtroppo non vidi per molto tempo, nel giugno dello stesso anno io e Vic eravamo a Londra per una piccola vacanza, e tra centinaia di gente rividi un paio di occhi azzurri, quegli occhi azzurri, eravamo in mezzo ad una piazza, io vidi lui e lui vide me, fece un sorriso enorme e corse verso di me, si avvicinò e mi disse scherzando «Ehi, posso offrirti qualcosa?» io risi, era bellissimo. «No, grazie, non voglio niente.» lui mi prese una mano e mi guardo serio negli occhi «Insisto» abbassai la testa per nascondere un sorriso ed accettai, quella sera uscimmo ed un paio di settimane dopo ci mettemmo insieme.. Ma non tutte le cose belle durano per sempre. Feci un sorriso amaro e pensai a cosa potesse essere stato, ma non riuscivo a darmi una risposta, ma forse la risposta era che il vero problema ero io.. Mi girai e chiusi gli occhi.

Ricomincio da meWhere stories live. Discover now