O.18

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Scendo con un sorriso accompagnato dalle fossette e gli poso un bacio sulla guancia, poi prendo la sua mano, e ci incamminiamo verso l'entrata.

Quando camminiamo verso il bancone, e la donna chiede a Louis il nome per la prenotazione, lui arrossisce.

"Styles-Tomlinson..." dice piano, e si schiarisce leggermente la gola.

Gli faccio un sorrisetto e lui mi rivolge un'occhiata timida, "Bastaaa." si lamenta con una risatina e io non riesco a fare a meno di ridacchiare.

Styles-Tomlinson.

Non posso negare di amare il suono che fa.

Siamo seduti su un divanetto, con una candela al centro del tavolo ed è così romantico e sdolcinato... è fantastico.

"So che è un po' troppo... eccessivo. Scusa." dice timidamente, giocherellando con il tovagliolo di stoffa rossa che racchiude le sue posate.

Tubo e prendo la sua mano, tenendola sopra il tavolo, sorridendo dolcemente.

"No... lo adoro." dico facendolo sorridere.

Bene.

Sono grato di riuscire a farlo.

Okay, qualcun altro si innervosisce e balbetta il proprio ordine quando arriva il cameriere?

O sono l'unico?

"Prendo q-quello che prende lui." dico, e lui inarca un sopracciglio.

"Lui prende gli spaghetti, senza polpette, non gli piacciono. Lascia le cipolle e i funghi fuori dal sugo, per favore."

Oh mio dio.

Mi conosce meglio di quanto mi conosca io!

Lui ordina una bistecca, e io gli sorrido quando il cameriere si allontana con i nostri ordini.

"Grazie amore..." dico con una leggera risatina e prendo un sorso d'acqua finché non sento un profondo bruciore alla mia patta.

Cazzo.

No non adesso gesù cristo del cazzo.

E' un'agonizzante attesa di quindici minuti fino all'arrivo del nostro cibo, e quando veniamo lasciati di nuovo da soli deglutisco sonoramente.

"Assaggia, piccolo. Posso farlo rimandare indietro se non ti piace." dice dolcemente con quel... sorriso.

Mi fa sciogliere ogni volta.

Lo guardo tagliare la bistecca al sangue e mi mordo il labbro per quanto decise e forti siano le sue mani.

Ma che cazzo.

Annuisco e mi schiarisco la gola, accavallando le gambe sotto il tavolo e inforchetto qualche spaghetto.

Forse potrei far scappare un paio di gemiti che stanno morendo per uscire e dare la colpa a quanto sia fantastico il cibo?

Vedremo.

Me li metto in bocca e mastico, emettendo un leggero gemito con le labbra chiuse mentre deglutisco.

"E' così buono... davvero buono." dico lentamente e lui mi rivolge un sorrisetto.

Oh mio dio sa quello che sta succedendo... merda.

"Davvero piccolo? E' così buono? chiede, come un compiaciuto figlio di puttana.

Non posso farci niente se mi piace, okay?! E' tipo lo stronzo più sexy che esista sulla faccia della terra.

Arrossisco violentemente e annuisco leggermente, mangiando in fretta, così da non emettere altri imbarazzanti suoni sessuali.

Che Dio mi aiuti.

You put the O in DisOrder » Larry Stylinson || Italian translationWhere stories live. Discover now