Ombra

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Ombra

Era un caldo agosto quando accaddero gli avvenimenti che sto per raccontarvi. Sara era al mare. In piedi, sulla spiaggia, osservava l'orizzonte con la sabbia calda che le sfiorava i piedi. Il vento le scompigliava i lunghi capelli biondi e lei doveva tenere fermo il suo cappello blu, sulla sua testa, con la mano destra. Il suo corpo era evidenziato dal suo vestito a fiori. Mentre lei osservava il paesaggio, un ragazzo alto e abbronzato si avvicinò e la baciò. Quando il sole decise di calare dentro le acque agitate, i due ragazzi decisero di rientrare nell'albergo dove alloggiavano. La loro stanza si trovava all'ultimo piano e, alla sera, soffiava un'aria fresca e piacevole che smorzava il caldo estivo.

Erano le 23:00 quando il ragazzo chiamò Sara, la quale guardava il paesaggio dal balcone, per andare a letto. Sara rispose che sarebbe rientrata tra un minuto. Ad un certo punto il vento smise di soffiare e un profondo silenzio avvolse quella notte. Alla ragazza quell'atmosfera piacque, le sembrava quasi magica. Ma il silenzio venne spezzato da un urlo. Era molto acuto e riecheggiò in tutto il quartiere. Spaventata Sara fece un passo indietro e vide qualcuno correre fuori dal palazzo di fronte. Forse era un uomo, però la ragazza non ne era certa perché quella persona era completamente vestita di nero ed era avvolta in un mantello. Sembrava un'ombra. Non riuscì nemmeno a vederlo in volto, perché era coperto. Ma i suoi occhi...Brillavano nel buio. Egli si fermò sotto ad un lampione della strada e guardò in alto, poi tutto divenne buio: ogni luce del quartiere si spense. Passarono pochi secondi e la luce tornò, tuttavia quella persona era già sparita. Sara scossa rientrò nell'alloggio e si mise a dormire, con un unico pensiero che le attraversava la mente: l'ombra l'aveva guardata.

Il giorno seguente Sara vide la polizia davanti alla casa della notte precedente, mentre portava fuori un cadavere coperto da un telo bianco. Dopo quasi un'ora un poliziotto bussò alla sua porta, voleva porle delle domande sull'accaduto. Sara riferì tutto quello che aveva visto.

Per il resto della giornata la ragazza non pensò più agli avvenimenti di quella sera. Poi il sole tramontò di nuovo e Sara con il suo ragazzo rientrarono all'hotel. Come la notte precedente, Sara stava ammirando il paesaggio dal balcone, quando tutti i lampioni della strada si spensero e dopo pochi istanti uno iniziò a sfarfallare. Lì sotto c'era l'ombra. I suoi occhi luccicanti stavano fissando la ragazza e lei, spaventata, indietreggiò fino a toccare il muro dell'edificio. Poi tutto si riaccese e l'ombra svanì. Turbata, Sara si rifugiò nel suo letto a fianco del suo ragazzo.

Le 4:00 del mattino. Sara si svegliò di soprassalto. L'aveva sentita, ne era certa, quella presenza. La paura le attanagliava il cuore che batteva molto velocemente. Nel buio cercò la sicurezza dal suo fidanzato. Si girò verso di lui. Una lieve luce proveniente dalla finestra illuminava delicatamente il volto della ragazza, mentre quello del suo ragazzo era immerso nel buio. Lui l'abbracciò e la baciò sul collo, poi si mise sopra di lei mentre continuava a baciarla. Lei chiuse gli occhi e entrambi si fecero trascinare dalla passione, la quale arse a lungo in quella notte di paura.
Il mattino seguente Sara si svegliò felice. Sentiva che ogni paura era sparita. Era un po' infreddolita per l'abbraccio gelido del suo ragazzo, così lei si voltò a guardarlo. Scattò in piedi appena vide la sua gola tagliata. Gli occhi sbarrati del corpo la stavano fissando e la bocca era aperta, come se stesse emettendo un urlo silenzioso. Le lenzuola avevano assorbito la maggior parte del sangue. Afferrò un paio di indumenti e corse in salotto, chiudendosi la porta alle spalle. Afferrò il telefono e compose il numero della polizia. Appena una donna rispose, Sara si accorse della scritta sul muro "Spero ti sia piaciuto" e vedendo il sangue ancora fresco che gocciolava dalla parete sul pavimento, la ragazza fece cadere il cellulare ed iniziò ad urlare con tutto il suo fiato. Un urlo che si sentì in tutto il quartiere, pieno di terrore e tristezza. La ragazza cominciò a piangere e le sue grida strazianti non si fermarono nemmeno con l'arrivo della polizia.

Novelle PauroseWhere stories live. Discover now