Capter 1

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Quando mi sono alzata questa mattina, non avrei mai potuto immaginare cosa mi aspettava e ancora meno che da oggi sarebbe cambiato tutto.
È così che funziona, ci sono momenti in cui tutto cambia angolazione, anche quando ci sembra che sia stato un cambiamento lento in verità non è così.
C'è sempre un giorno X in cui le cose smettono di andare come avevano sempre fatto.
In ogni caso, quando questa mattina sorseggiavo pensierosamente il mio caffè non sapevo che dal momento in cui avrei messo piede a lavoro niente sarebbe stato più come prima.
L'inizio della giornata lavorativa era cominciato piuttosto bene, tutto sembrava tranquillo, fino a che verso le due del pomeriggio sentii bussare alla mia porta e mi vidi comparire davanti Miss Patty, la professoressa di matematica, seguita da un Bambino biondo e riccioluto.
La donna e il ragazzino presero posto davanti a me e con un sorriso presi il comando della conversazione.
"Cosa vi porta nel mio ufficio?" Domandai in tono vivace per cercare di mettere a suo agio il bambino, che peró non alzava lo sguardo da terra.
"Oh signorina Dres.." cominció Miss Patty in tono drammatico. "Siamo qui per parlarle di uno spiacevole episodio accaduto poco prima dell'inizio della mia lezione" guardó il bambino ma lui a quando pare non era disposto ad alzare lo sguardo quindi tornó a concentrarsi su di me e io con un cenno di capo la invitai a continuare.
"Purtroppo Daniel, il bambino in questione", indicó il biondino, " e un altro studente, Mike Gibson hanno avuto la brillante idea di iniziare a picchiarsi davanti a tutta la classe, so che è stato Daniel a cominciare ma non ho idea di cosa abbia potuto scatenare questa reazione, di solito è un bambino molto tranquillo".
Riflettei un attimo sul da farsi e infine chiesi a Miss Patty di prendermi un appuntamento con i genitori di Daniel per questo pomeriggio e di lasciarci soli per un paio di minuti.
"Sei Daniel, giusto?", domandai per iniziare la conversazione ma l'unica risposta che ottenni fu il silenzio.
"Allora Daniel, ho sentito la versione di Miss Patty, ma non mi convince molto, hai voglia di raccontarmi tu come sono andate davvero le cose?", chiesi ancora una volta con il sorriso e per la prima volta alzó lo sguardo verso di me;
Aveva degli occhioni grandi e verdi, mi si strinse il cuore per qualche secondo senza un'apparente ragione.
"Dice che sono un rifiuto", disse d'un colpo il bambino.
"Un rifiuto? Perché un rifiuto?", cercai di sapere di più ma l'unica cosa che fece fu alzare le spalle.
"Dice che la mia mamma non mi vuole.", continuó e lo vidi stringere i pugni sotto il tavolo.
Lo guardai amorevolmente e sentenziai:
"Chiunque dica così è un idiota.", e in quel istante Daniel alzó la testa di scatto, come se avessi detto qualcosa di proibito.
"Si un vero idiota", confermai e lui si portó le mani alla bocca ridacchiando.
"Non devi dare ascolto a chi dice queste cose", dissi, "Ma soprattutto se te le dicono non devi picchiare nessuno, non è una bella cosa", aggiunsi nel tono più gentile che potevo.
Aprii un cassetto e tirai fuori un chupa-chups e glielo consegnai, lui lo accettó con gioia e mi ringrazió.
"Ora puoi andare piccolo", dissi e in poco tempo li vidi sparire dalla piccola porta gialla difronte a me.

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⏰ Dernière mise à jour : Dec 03, 2017 ⏰

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