L'attesa di sapere

354 21 0
                                    


Ancora stordita dall'accaduto e con un po' di panico chiesi "Cosa?...Spencer ma come puoi dirlo ? e soprattutto ne sei sicuro?" lui mi guardò e disse un po' offeso "Certo che ne sono sicuro hai visto le sue unghia? quella si chiama emorragia a scheggia". Ero senza parole , era successo tutto così velocemente che non me ne ero resa conto ,cercai in tutti i modi per non andare nel panico ma i miei tentativi fallirono e chiesi a Spenser "E cosa potrebbe essere?" a quel punto mi disse "Allora dobbiamo stare molto calmi..."lo interruppi all'istante "Cosa?! dobbiamo stare calmi potrebbe essere una malattia molto contagiosa e tu mi dici di stare calma? ma che ti salta in mente?!"Spencer cercò allora ,un po' allarmato, di rimediare e riprese dicendo "Non è detto che sia una malattia contagiosa è vero ci sono delle possibilità , ma le malattie che presentano questa modalità sono molte e alcune di queste sono curabili  "

lo fissai poi dissi" Ad esempio cosa potrebbe essere ?" lui mi guardò non riuscii a decifrare la sua espressione ma mi rispose "Potrebbe essere l' ebola, la SARS...la tubercolosi resistente ai farmaci ....oppure l'antrace ...ci sono molte variabili in gioco Jo bisogna fare dei test". Per qualche secondo non riuscii a pensare o a parlare , così andai verso il muro ci appoggia la schiena e scivolai a terra lentamente come se cadessi in un baratro infinito.

Rimanemmo in silenzio per così tanto tempo che pensai fossero passate delle ore poi un uomo con una tuta isolante ci informò, attraverso la porta finestra che c'era nella stanza, che sarebbe stata allestita una tenda dove avremmo potuto fare una doccia anticontaminazione. Spencer non proferì parola dopo che l'uomo se ne andò , pensai che fosse arrabbiato con me per come l'avevo trattato stavo per parlargli ma poi mi fermai, non sapevo cosa dire in una situazione così cosa si può dire?!....Allora optai per la cosa che sapevo fare meglio rimasi in silenzio a fissarlo , a stampare nella mia memoria ogni suo piccolo tratto come se dipingessi un suo ritratto dato che forse potevano essere gli ultimi istanti in cui potevamo rimanere nella stessa stanza, lui non se ne accorse , era troppo preso ad analizzare qualcosa nella sua testa. Dopo un po' alzò la testa verso di me stava per dire qualcosa quando lo stesso uomo busso' alla porta e ci disse che la tenda era stata allestita.

Passammo nel corridoio creato appositamente e arrivammo nella tenda che aveva una sola doccia subito mi fermai e dissi all'uomo "una sola doccia "  e lui mi rispose "si dovrete decidere voi chi deve farla per prima e chi la fa per primo passerà la tuta e gli asciuga meni all'altro" per qualche secondo non dissi niente poi chiesi "ma si può chiudere ?" l'uomo un po' scocciato replicò "Si si stia tranquilla nessuno vedrà le sue grazie " dopo quella affermazione bastò solo una mia occhiataccia per fargli capire che aveva fatto lo stronzo e si corresse "Scusi non intendevo offenderla " non lo risposi nemmeno mi voltai per cercare Spencer e lo trovai a  pochi passi da me , sicuramente aveva sentito tutto che figura , ma mi feci coraggio e dissi "Vai tu per primo io posso aspettare " lui mi guardò con fare sospetto accennò un si con la testa e poi disse "Tranquilla farò subito" e inizio con fare timido ed impacciato a togliersi il maglione imbarazzata mi voltai e borbottai "S-scusa i-io ammm....mi..mi giro fai con comodo" non disse nulla sentii solo la tenda che prima non avevo visto graffiare e l'acqua aprirsi nel frattempo io camminai nervosamente per la stanza e il corridoio stando attenta a non guardare in direzione della doccia ,non volavo che pensasse che volessi spiare nella tenda .Pochi minuti dopo arrivò l' uomo che ci aveva accompagnato nella tenda per portare gli indumenti sterili a Spencer e a me, io rimasi girata impietrita di mettermi ulteriormente in ridicolo con Spencer ,tempo cinque minuti e sentii la voce di Specer dire "ho finito Jo puoi andare" mi voltai senza guardarlo in faccia , mi assicurai solo che nessuno guardasse nella mia direzione ,non volevo far vedere le mie cicatrici sulla mia schiena , mi tolsi i vestiti e entrai in doccia .Alla fine della doccia l' ultimo getto d' acqua  mi fece rabbrividire ,odiavo il freddo provocato dall'acqua che rimane sulla pelle quando si finisce di fare la doccia , mi voltai cercando qualcosa con cui asciugarmi ma intravidi solo un mano con dei piccoli asciuga mani  e il profilo di una persona ,sobbalzai e mi coprii con un lembo della tenda imprecando, ero distratta e non avevo riconosciuto Spencer e dissi  "Caz...cavolo Spencer mi hai fatto prendere un colpo..." imbarazzato si voltò ancora di più e disse "Scusami ti ho vista pensierosa e non volevo disturbarti puoi asciugarti con questi e quando hai finito ti passo la tuta ok?" imbarazzata per averlo aggredito nuovamente dissi "Si grazie scusa se ti ho aggredito non era mia intenzione farlo "rimanendo nella stessa posizione disse "tranquilla non fa nulla".

Dopo essermi vestita aspettammo io e Spencer a poca distanza l'uno dall'altra , i minuti sembrarono ore fino a quando Spencer non interruppe il silenzio dicendo "Posso chiederti una cosa?Una cosa personale?" io lo guardai un po' sbalordita "Si va bene..." ma fummo interrotti dal uomo con la tuta protettiva che disse "I risultati sono arrivati ed abbiamo appurato che si tratti di meningite batterica e dato che il batterio la meningite non sopravvive al suo ospite potete andare...non c'è nessun contagio siete liberi". Io per l'euforia abbracciai senza pensarci  Spencer che ricambio' in modo impacciato ridendo. Dopo un po' mi staccai da lui e mi allontanai imbarazzata dato che mi ricordai che lui non sopportava gli abbracci , aspettammo un po' e ci ridiedero i vestiti che ci avevano tolto e così potemmo uscire e farci riaccompagnare da Emily ,che fu felicissima di vederci, in centrale .

E se...Where stories live. Discover now