Capitolo 11

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Draco aveva trovato la ragazza fuori al freddo, vicino al Lago Nero. Nora era senza giacca ed era seduta per terra, in mezzo al prato, al buio.Aveva pianto tutto il tempo guardando il riflesso della luna sull'acqua.
"Ti ho cercata ovunque." Disse Malfoy una volta arrivato. Nora non si girò e rimase a fissare il lago. Il ragazzo la guardò e si sedette vicino a lei senza dire nulla.
"Mi dispiace per quello che hai visto" dice il ragazzo e poi silenzio. La ragazza non disse nulla e continuò ad ascoltare Malfoy. Lo avrebbe ignorato.
"A me non piace Pansy. Lo ha fatto apposta perché..."
"Perché" disse Nora girandosi verso il ragazzo e facendolo continuare.Malfoy la guardò e con lo sguardo la supplicò di non farlo andare avanti.
"Perché vuole che tu stia lontano da me. Vuole che tu sappia una cosa.
Io ho fatto una scommessa con Goyle tempo fa.Era quello di portarti a letto e finirla la ma.."
"Bravo. C'è l'hai fatta Malfoy. Ora se non ti dispiace vattene" disse lei interrompendolo.
"Ma io non li voglio quei soldi perché.."
"Non ci credo neanche morta Malfoy. Ora vattene o me ne andrò io, per sempre" disse Nora guardandolo male. Il ragazzo non fece una piega, quindi Nora si alzò e se ne andò lasciando il ragazzo da solo.
Malfoy voleva alzarsi per fermarla, ma non c'è la faceva. Il suo cuore aveva deciso di lasciarla andare e di perderla, forse anche per sempre.
Draco sospirò guardando la luna e dopo un po' decise di alzarsi e andare in stanza.
Avrebbe preso a pugni Pansy se non fosse stata una ragazza. La odiava a morte e doveva pensare un modo per farsi perdonare dalla ragazza. Sì, si era innamorato e glielo stava per confessare se Nora non lo avrebbe interrotto. In quei giorni in cui sono stati insieme si era sentito bene, sentiva il cuore pieno d'amore. Ora è solamente un cuore vuoto, un cuore d'aria. Un cuore debole.
Quando arrivò in stanza sbatté la porta con violenza e si buttò nel letto sbuffando. Chiuse gli occhi e il primo pensiero fu quello della ragazza mora.a voleva al suo fianco, magari tra le sue braccia e rubandogli qualche bacio tra una chiacchiera e l'altra. Ma no. Pansy doveva sempre rovinare tutto.
Si alzò velocemente dal letto con un'idea fantastica. Si avvicinò alla scrivania e prese una pergamena e iniziò a scrivere. Non gli importava se il giorno dopo avrebbe avuto le occhiaie ,oppure si sarebbe addormentato tra i banchi. Doveva farsi perdonare dalla ragazza che le aveva rubato il cuore e lo fece attraverso una lettera.

Il giorno dopo la ragazza si alzò velocemente e corse immediatamente in bagno. Si guardò allo specchio e vide che aveva due occhiaie. Aveva pianto tutta la notte. Aveva sempre avuto ragione Hermione. Odiava questa sua caratteristica, non ascoltare la sua amica e di fare di testa sua. Era una testarda.
Nora si lavò il viso e cercò di coprire le occhiaie con qualche cosmetico che le aveva regalato Hermione, ma non ci riuscì. Decise di lasciare andare tutto quanto e di farsi le lezioni con le occhiaie.
Uscì dal bagno e vide Pansy a braccia conserte che aspettava il bagno libero.
"Finalmente" disse lei entrando e chiudendosi in bagno.
Nora non la calcolò e si vestì con la divisa della scuola. Prese la borsa e uscì dalla stanza e scese le scale, incontrandosi con Malfoy. Lo guardò e passò avanti senza dirgli niente e fece finta di nulla quando lui la chiamò.
La ragazza uscì velocemente dalla sala comune e andò in sala grande, raggiungendo Hermione.
"Che hai in faccia, ti senti bene?" Chiese lei e Nora scosse la testa. Si sedette un secondo e le raccontò tutto.
"Nora io te lo avevo detto. Ora non ci pensare e fai una buona colazione. Ti va di farla con noi?" Chiese l'amica e lei annuì facendo un piccolo sorriso. Si sedette vicino a lei e facendo finta di niente mangiò. Molto ragazzi la guardarono male ma lei ignorò tutto e tutti.
"Dai andiamo in aula" disse Hermione prendendola per braccetto e andando verso l'aula di trasfigurazione.
Le due ragazze si sedettero nella seconda fila e aspettarono l'inizio della lezione.
"Vedrai che troverai un bel ragazzo da farti dimenticare quel lurido Malfoy" disse Hermione chiudendo gli occhi a due fessure alla parola Malfoy.
Nora annuì solamente e fece un piccolo sorriso.
Hermione ricambiò e la abbracciò. Si staccò quando vide entrare il ragazzo biondo che si sedette dietro di loro.
"Sei contento Malfoy? Ora vatti a cercare un'altra ragazza da portare a letto" disse Hermione guardandolo male. Draco fissò Nora che non si era girata neanche per un secondo e aveva lo sguardo fisso sul libro aperto su una pagina a caso.
Draco abbassò subito lo sguardo e si concentrò sulla lezione.

"Uh la posta" disse Ronald alzando la testa sentendo e vedendo le civette volare sopra i loro capi.
Nora lo copiò e vide un gufo nero avvicinarsi a lei con una busta in mano. Il gufo arrivo vicino lei e con cautela, la ragazza prese la busta. Accarezzò il capo del gufo e gli diede qualche cosa da sgranocchiare.
"Chi te l'ha inviata?" Chiese Hermione curiosa.
"Non so. La aprirò in camera. Continuano a studiare" disse lei mettendo la lettera in mezzo alla pagine del libro.
"Va bene poi fammi sapere" disse Hermione posando lo sguardo sul libro.
"Fate una pausa ragazze. Volete una gelatina tutti gusti?" Chiese Ronald tirando fuori la scatola. Nora lo guardò e scosse la testa.
"Non mi piacciono e non voglio rischiare" disse Hermione continuando a scrivere.
"Va bene. Me le mangerò io." Disse prendendone una e mettendola in bocca. "Ehw. Cerume" disse il ragazzo facendo una faccia disgustata e spostando le caramelle da un lato.
"Basta non le voglio più" disse facendo ridere la ragazza.
"Ronald studia. Ci manca ancora un mese di tempo. Non c'è la farai mai a finire tutte quelle pagine. E ti ricordo che l'esame sarà abbastanza difficile" disse Hermione.
"Si si ora studio" disse Ronald alzando gli occhi e aprendo il libro, iniziando a studiare. Nora sorrise sotto i baffi vedendo le strade facce che faceva il ragazzo rosso mentre leggeva e ogni tanto dava una gomitata alla sua amica per farle notare Ron.

"Ci vediamo a cena Nora" disse Hermione salutandola, mentre le due prendevano strade diverse.
Nora scese nei sotterranei e andò diretta in stanza senza fermarsi in sala comune a chiacchierare con qualcuno.
Entrò e mise i suoi libri sulla scrivania. Prese la lettera e si sedette sul suo letto, aprendola delicatamente. La tirò fuori dalla busta e al aprì.

Mi piacerebbe vederti sorridere mentre leggi questa lettera, sorridere e non piangere come invece farai. Sì, lo so: sono lacrime di gioia,non sai come trattenerle e in fondo è bello piangere di felicità, farsi bagnare il viso perché c'è qualcuno che ci ama, ci desidera e vuole ricordarcelo scrivendo. Questo qualcuno sono io e inizio col dirti che ti amo, ti amo davvero.
Sai non avrei mai pensato che avrei scritto queste parole eppure ora mi trovo qua, su una stupida pergamena perché sono troppo vigliacco di dirti le cose così come stanno a faccia faccia.
Volevo soltanto chiederti scusa.
Scusa se ti ho usato, scusa se non ti ho dato troppo amore. Scusa per tutto.
Ho fatto un tuffo nei ricordi ed è stato il cuore a guidarmi: ricordo la prima volta che siamo visti, il primo bacio, la prima volta. Ricordo tutto come se fosse stato ieri.
Ieri. Mi viene male solo al ricordo di te che te ne andavi via. Volevo fermarti ma non ce l'ho fatta.
Lo so che sempre smielato, ma l'amore è ossessione, passione, qualcuno senza cui vivi. Trovati qualcuno che ti ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo?
Dimenticati il cervello e usa il cuore. Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere senza questo. Fare il viaggio e non innamorarsi equivale a non vivere.
Ti auguro di trovare qualcuno che ti ami come io ti ho amato in questi giorni.
Io no finirò mai di amarti, cercherò di conquistarti ogni giorno. Mi fa male sapere ora che mi odi. Mi fa male sapere che tu ora starai male a causa mia. Mi fa male sapere che non porto più toccarti, baciarti e abbracciarti e asciugarti quelle lacrime.
Credo che ora la mia felicità appartenga a te. La mia felicità è ogni ricordo di noi due insieme. Di te che mi sorridi, di te che mi guardi, di te che mi baci. Dei tuo abbracci e di noi che ci apparteniamo.
Per concludere questa lettera, volevo che sapessi che io ti aspetterò a braccia aperte e che se non verrai, io capirò le tue scelte.
Con amore e affetto,
Draco.

Nora chiuse la lettera e pianse. Doveva tornare da lui o no?

#SpazioAutrice
Ecco l'undicesima capitolo. Il pessimo capitolo sarà l'epilogo d questa storia.

Come vi sembra questo capitolo?
Secondo voi Nora tornerà da Draco o no?

Fatemelo sapere commentando e lasciate una stellina se vi è piaciuto questo capitolo.
All the love,Ida.
P.s scusate per gli eventuali errori

Non si giudica un libro dalla copertina 1-2 [Draco Malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora