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ZAYN'S POV:

Parcheggio la macchina sotto casa di Johnatan non appena vedo che i suoi genitori corrono verso il College per soccorrere il figlio. mi sento come se in un certo senso fosse colpa mia se lui è gay e se è stato sparato da suo fratello.

sospiro e busso alla loro casa. che fortuna vivere qui a Londra. e che fortuna ricevere il permesso per uscire dal College e tornarci ogni volta che mi pare perchè ho 18 anni.

-Zayn?- dice Jeff il fratello di Johnatan.

annuisco -proprio io-

-che ci fai qui??- dice con un sorriso -questa si che è una vera sorpresa-

-che ci fai tu qui!- esclamo quasi -non dovresti essere da tuo fratello per caso??-

si guarda intorno mimandomi di abbassare la voce -vieni entra- dice mentre mi apre la porta e mi trascina dentro la sua grande casa, con tanto di tv enorme accesa. ci sono birre dappertutto e documenti... i genitori quando entrano al College per visitare i figli hanno bisogno di dare i documenti. ecco perchè non ci vengono mai e aspettano le vacanze. sia perchè fanno troppo casino in casa per trovare tutti i fogli che servono, sia perchè è lontano o cose del genere.

-cosa sai??- chiede cercando di sembrare tranquillo girandomi attorno. pfft, sto nano di merda.

-tutto- dico serrando la mascella -so che hai sparato a tuo fratello perchè prova dei sentimenti per me-

mi prende per il colletto della camicia e mi ferma al muro. odio essere toccato in questo modo quindi mi scanso spintonandolo via -non toccarmi- dico a denti stretti.

deglutisce quando mi guarda -che cazzo vuoi fare?? uccidermi??- dice scoppiando a ridere -quel frocio di Johnatan ha perso la testa per un coglione come te, che deve ancora fingere di stare una ragazza per aiutare la situazione economica della sua famiglia- dice fintamente dispiaciuto facendomi incazzare.

-stai zitto bastardo- gli intimo

sorride -ma davvero Malik?? povero straccio-

-straccio ci sei te che non sai come capire che sei tu il malato e non Johnatan-

-sei frocio anche tu allora- dice scuotendo la testa

-meglio frocio che un povero disgraziato come te- gli dico guardandolo schifato -ti rode il culo Jeff. perchè tutti i goal alle partite gli ho segnati io, ti rode il culo perchè tutte le ragazze che volevi guardavano me. perchè ogni cosa che hai sognato sono stato io a portartela via... persino tuo fratello..- dico con un sorrisetto sbarazzino -e soprattutto i tuoi soldi nel mio conto in banca-

-che cazzo hai fatto con quelli??- sussurra avvicinandosi a me 

-potrei bruciarli-

-provaci e ti ammazzo-

scoppio a ridere io stavolta -fai sul serio Jeff?? sei sicuro che non sia io ad averti in pugno ancora una volta?-

sospira mettendosi le mani ai capelli -sono soldi che ho chiesto di tenere accuratamente Zayn. non puoi farne che cazzo ti pare-

scrollo le spalle -al momento ce li ho io quindi direi che si, posso farci che cazzo mi pare.-

mi fissa negli occhi -dovresti farti i cazzi tuoi-

-i tuoi soldi ce li ho io.- gli ricordo -e sono parecchi-

-posso riprenderli.- dice alzandosi

-non puoi- dico con un sorrisetto -ho cambiato l'intestatario, e ora è meglio che cambi anche tu-

stringe i denti -figlio di puttana-

schivo un suo pugno. è più lento di Johnatan, quest'ultimo è molto più in gamba a picchiare. -Jeff McCartney. se vuoi che i soldi siano tuoi e io non denunci alla polizia ciò che hai fatto, devi giurare di lasciar stare tuo fratello.-

scuote la testa fingendosi disperato -io non posso!! ho la fobia dei froci!!-

-ah stai tranquillo- dico dandogli una forte pacca sulla spalla -non lo prenderai in culo se non da me.-

-frocio del cazzo- mormora massaggiandosi la testa

annuisco -un frocio del cazzo che ha tutti i tuoi soldi e potrebbe mettertelo in culo. oh e ricorda, sono anche molto più figo.-

-Zayn piantala di dire cazzate-

-tu piantala di fare cazzate!!- esclamo -giuro che dico tutto ai tuoi genitori e alla polizia, se non ti trova prima, di quello che hai fatto. non la passi liscia se non toccherai mai più Johnatan-

dico questo solo perchè so perfettamente che Johnatan non confesserebbe mai. del resto, è troppo un bravo ragazzo...

sospira -mi tocca. dammi la tua parola.-

-ti do' anche il mio cazzo se non fai come ti ho detto- replico mentre esco dalla porta.

la parte dell'omosessuale mi viene bene, se non penso a Perrie nuda vicino a me. là mi verrebbe davvero difficile.

salgo in macchina mettendo gli occhiali da sole e torno al College senza voltare mai lo sguardo verso casa McCartney.


SPAZIO AUTRICE

Ragazze siamo già ad ottobre e io spero vivamente che riesca a finire la storia prima che la scuola me lo impedisca... odio lasciare le cose in sospeso soprattutto le storie qui su wattpad che sono molte ad essere incomplete. sappiate che vi farò sempre compagnia con le mie storie zerrie e mi farebbe piacere se le seguiste, dopo aver finito questa. ne scriverò altre.. se voi vorrete :)

Un bacio e alla prossima <3

She's not afraid | ZerrieWhere stories live. Discover now