Chapter 1

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13 Ottobre
Vivevo in un paesino sperduto molto molto piccolo.
Nessuno di nuovo ci veniva a vivere credo da secoli.
I bambini in quel paese erano pochi, abbastanza per giocare a palla tutti insieme con squadre da 8 ciascuna.
Le stradine di quel paese erano molto strette, mamma quasi non ci passava con la macchina.
Come biasimarla? A pelo ci stavamo io, Claudia e Rocco con le nostre bici rosso, blu e azzurro un poco arrugginite.
Le case erano tutte piccole e non il massimo in senso estetico, eppure all'interno c'era tutto il necessario: un bagno, anche se piuttosto vecchio, una cucina e un paio di camere da letto, cioè due stanze vuote e dalle pareti bianco sporco con al centro un letto dalla rete nera cigolante.
Lì faceva sempre caldo, ma non un caldo qualsiasi, quello del mio paese era tremendo.
Mi chiamo Martina.
Me lo ricordo molto bene.
Mi ricordo anche che avevo 9 anni.
Dico avevo, perché ora non sono più così sicura di averne ancora nove.
Ero una bambina felice, avevo tutto ciò di cui necessitavo.
D'altronde erano poche le cose che mi potevano rendere allegra.
Vincere a tiro alla fune contro Rocco per esempio, quello sì che mi aveva reso felice.
Eppure quel giorno faceva più caldo del solito, Rocco era tutto sudato e la corda gli scivolava tra le mani ossute.
Per di più era malato, la sera, dopo essere stato tutto il giorno fuori insieme a me e a Claudia, era tornato a casa e aveva la febbre alta.
Ho ancora l'immagine stampata in testa di lui sul suo letto con una coperta blu scolorito piena dei peli di Momo, le guance arrossate e il resto del volto pallido.
Rocco era mio fratello, un bel bambino a dire il vero.
Aveva i miei stessi capelli, ricci e castani.
Gli occhi invece erano diversi, lui li aveva verdi mentre io azzurri.
Chissà perché, considerando che in famiglia avevano tutti gli occhi del color del mare.
Aveva pochi anni in più di me, non mi ricordo per l'esattezza quanti, eppure è sempre stato molto alto a differenza mia.
Era magro, magrissimo oserei dire.
Non mangiava molto, nemmeno io mangiavo tanto, ed era per questo che il nostro gatto Momo era una palla pelosa di grasso.
Il solo pensiero che potrebbe già essere morto mi fa salire le lacrime agli occhi, eravamo molto legati io e Momo, per esempio quando mi sentivo giù e mi rifugiavo in cantina veniva sempre lì, a strusciarsi sulle mie gambe.
Claudia invece non era mia sorella, però era mia amica, forse l'unica che avevo.
Claudia era simpatica e la conoscevo dall'asilo.
Entrambe eravamo finite in punizione e fu proprio in quel contesto che ci parlammo per la prima volta.
Lei era una bimba abbastanza cicciottella e bassina.
I capelli lunghi e neri come la pece le incorniciavano il volto dalla tonalità rosea.
Portava un vestitino viola che le arrivava fino alle ginocchia, sotto portava una magliettina leggera a maniche lunghe e bianca.
Ai piedi un paio di scarpe visibilmente larghe e di seconda mano, magari di sua sorella Bianca quando aveva la sua età.
Mi guardava con sguardo perso e confuso, probabilmente non aveva la minima idea di cosa ci facesse lì.
Io invece ero più che sicura sul motivo per cui mi ero ritrovata in punizione, avevo tirato un pugno a Vincenzo, un bambino più grande di me, andava nella classe dei fiorellini.
Io invece andavo in quella degli orsacchiotti.
Mi aveva spinta facendomi cadere a terra ed io avevo reagito.
Non capivo perché le maestre avevano punito me e non lui.
Mi sembrava ingiusto che quel bambino snello e dai capelli biondi ora fosse ancora lì fuori in cortile a giocare.
Forse nemmeno lui sapeva cosa stava facendo.
Magari voleva dimostrarsi più grande e forte degli altri bambini.
Magari invece voleva solamente salire per primo sullo scivolo rosso nel parco fuori dall'asilo.
Bene diario, ora però devo andare perché credo di sentire i suoi passi avvicinarsi a dove sono io.
Qui dentro fa freddo.
Ho la pelle d'oca e la punta del naso congelata, le mani non me le sento più.
Lo zigomo destro mi fa veramente male, lo sento pulsare di tanto in tanto.
Bene, ora lui è qui fuori e devo proprio metterti via diario, a domani.
Martina.

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⏰ Недавно обновлено: Apr 22, 2018 ⏰

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