Capitolo 2

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BELLA'S POV


Passano due settimane, e la mia routine è sempre la stessa. Dentro di me so che manca qualcosa..
Anche perchè è noioso non fare nulla dalla mattina alla sera e , odio ammetterlo, mi manca la vita che avevo un tempo, anche se non me la merito neanche un briciolo, ma fondamentalmente come posso continuare la mia vita?
Stare per altri 10 anni a pentirmi di una stronzata che ho fatto per un banale capriccio?
La mia vita prima era perfetta. Avevo ottimi amici, un sogno nel cassetto, e la cosa più importante, una famiglia meravigliosa! Ormai ho perso tutto, completamente tutto, e sarà difficile dimenticare tutto quello che è successo, o forse, non lo dimenticherò mai.

Guardo l'orologio mentre ascolto una canzone sul mio pc "Odio le favole" di Ermal Meta - la mia canzone preferita -  e vedo che sono appena le 8.
Corro come una pazza giù in cucina, perchè mi ricordo che oggi arrivano i miei nonni, cioè i genitori di papà. Ho un ansia tremenda perchè saranno a cena con noi, e io non vedo i miei nonni dai funerali di mamma, papà e mio fratello. Non hanno avuto neanche il coraggio di guardarmi in faccia. Hanno sempre pensato che i miei genitori si sono sempre preoccupati troppo per me, e che per questo motivo sono morti. Questo pensiero mi ha sempre distrutto nel profondo. So di aver commesso l'errore più grande della mia vita, e ne sono ormai completamente consapevole. Però io sono viva! Perchè odiarmi così tanto? Per essere sopravvissuta?

I genitori di mia madre invece sono già morti prima dell'incidente. Mio nonno per un infarto e mia nonna, anche lei, per un incidente, però in questo caso stradale. Quando morirono ero molto piccola, e non dimenticherò mai sopratutto mio nonno, che credeva moltissimo in me, e desiderava un giorno vedermi in televisione ballare.

Il campanello mi sveglia dai miei pensieri, e scopro che mi ero fermata sulle scale seduta a guardare il vuoto. Mi metto subito le scarpe e scendo giù in salotto. Vedo che salutano mia zia molto affettuosamente, e scometto che tra un pò scoppiano tutti a piangere. Odio questi tipi di momenti, sopratutto se la causa sono io.
"Buonasera nonni." li saluto. Ma tutti e due si voltano e si incamminano in cucina con mio zio.
Nel frattempo mia zia mi prende per un braccio e mi sussurra all'orecchio un "Non prepccuparti, passerà velocemente la serata." Ed aveva ragione.
La serata passò molto velocemente. I miei nonni non mi guardarono negli occhi neanche per sbaglio. E se posso dire, è stata la seconda serata più brutta della mia vita.
Mi sentivo inutile. Per un momento ho anche pensato che se fossi morta io, e non la mia famiglia sarebbe stato tutto più semplice.
Mi sdraio sul letto, con le lacrime agli occhi, che scendono lentamente sulla parte destra del viso senza cicatrici. Mi asciugo lentamente, e poi mi tocco la parte disgustosa del mio viso, e penso che forse tutto questo me lo sono meritato. Ma quando finirà?

The beauty and the beastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora