Capitolo 10

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Qualche ora dopo, io e Luciano torniamo a casa.
Per tutto il tragitto, nessuno apre bocca.
Arriviamo davanti a casa.
Sto per suonare, ma la mano di Luciano blocca il mio braccio.
-Lu, ehm, che fai?
Lu:" Mariasole. Quello che è successo prima, lo devi dimenticare. Chiaro? Un bacio non è una proposta di matrimonio. È stato solo uno sbaglio. Okay?"
Eh io che pensavo di iniziare a piacergli.
Ptf.
Entriamo in casa.
Isabella mi saluta e io faccio lo stesso.
Sto salendo le scale, quando Isabella mi richiama.
Isabella:" Mary, puoi venire un attimo?"
Mi giro.
-Sì, certo.
Isabella mi guarda preoccupata.
Isabella:" Come ti è sembrato Luciano questo pomeriggio?"
Tutt'ad un tratto, divento rossa.
Lo so, me ne rendo conto.
Sento le mie guance bollenti.
Esito.
-Uhm, p-perchè?
Isabella:" No, dico. Era...tranquillo?"
-Ehm, sì.
Annuisco.
Isabella:" Va bene, grazie tesoro."
Ci sorridiamo, poi salgo le scale e entro in camera mia.
Inizio a spogliarmi.
Indosso il pigiama e mi stendo sotto le coperte calde.
Appoggio la testa sul cuscino e ripenso al quel pomeriggio.
Mi addormento solo pochi minuti dopo.
***
La sveglia suona.
Le 07:00.
Mi devo svegliare? Ma no dai. Si sta così bene qua.
Mi alzo pochi secondi dopo.
Entro nel piccolo bagno della mia stanza e inizio a farmi una doccia.
Dopo circa dieci ninuti esco e torno in stanza.
Apro l'armadio e trovo una camicia a quadri neri e bianchi, dei jeans neri con gli strappi alle ginocchia e le Converse.
Torno in bagno e trovo dei trucchi nel cassetto sotto il lavandino.
Mi metto il mascara, l'eyeliner, il blush e il rossetto bordeaux.
Lego i capelli in unacoda alta e posso scendere al piano di sotto.
Appena mi vede Isabella mi sorride.
Isabella:" Tesoro, sei stupenda."
Mi bacia la fronte.
Qualche minuto dopo, scende anche Luciano con lo zaino nero in spalla e il ciuffo nero tutto sulla fronte.
Se non fosse per il suo bipolarismo e per la sua acidità, sarebbe davvero un ragazzo stupendo.
Appena mi vede, rimane a guardarmi a bocca aperta.
Poi io distolgo lo sguardo, cosa che lui fa solo qualche secondo dopo.
Dopo circa venti minuti, salutiamo Isabella, Giampaolo, Gabry e usciamo di casa.
Stiamo per raggiungere insieme la fermata dell'autobus, quando lui si ferma e raggiunge una ragazza alta, con i capelli ricci e castani.
Lei gli sorride, ha l'apparecchio ai denti.
Poi Luciano la bacia.
Io rimango lì, sull'orlo delle lacrime.
Davanti all'autobus, arrivato ormai da minuti, sul quale salgono anche Luciano e la sua ragazza.
La sua ragazza.
La sua ragazza.
La sua ragazza.
La sua ragazza.
Rimango con queste tre parole in mente.
L'autobus è partito.
Io sono ferma, il cemento sotto i miei piedi.
Serro le labbra.
Asciugo una lacrima e cammino in cerca di qualcosa che mi tiri su il morale.
Cammino fino ad un bar lì vicino.
Ricordo di esserci passata davanti qualche giorno prima.
Quando ancora non sapevo, di avere un fratello, di avere una stanza così bella, di aver baciato un ragazzo che non sia il mio.
Entro nel bar.
'Milk & Coffee', così si chiama.
Ci sono due donne all'angolo del bar che chiaccherano, con un cornetto al ciocciolato in mano.
Solo ora mi rendo conto di avere fame.
Mi avvicino al bancone.
Xx:" Ciao, dimmi pure."
Il barista è un ragazzo sui sedici anni.
Capelli scuri, pearcing al sopracciglio sinistro e occhi profondi.
Per qualche minuto, resto incantata dalla bellezza del ragazzo davanti a me.
Poi mi accorgo di fissarlo ormai, da innumerevoli secondi.
-Ehm, un caffè.
Solo quando il ragazzo mi porta il caffè, mi rendo conto di averlo ordinato.
A me nemmeno piace il caffè, ma boh.
È stata la prima cosa che mi è venuta in mente.
-Uhm, grazie.
Xx:" Come ti chiami, piccola?"
Arrossisco.
Mi ha chiamata piccola.
-Ehm, Mariasole. Tu?
Xx:" Adriano."
Sorride.
Adry:"Mariasole. Mariasole. Che bel nome."
-G-grazie.
Esita.
Mi scruta, con quei suoi occhi castani.
Accenna un sorriso.
Adry:" Senti, ma come mai non sei a scuola?"
Inarca un sopracciglio.
Che gli dico ora? Se gli dicessi che ho visto mio fratello baciare una ragazza e che non sono andata a scuola per questo, mi prenderebbe per pazza.
Così, opto per una mezza verità.
-Oh, non stavo molto bene.
Adriano annuisce.
Io e Adriano parliamo per un altro po', poi mi ricordo di Luciano.
Guardo l'ora.
MEZZOGIORNO?
Bene, tra un'ora Luciano torna da scuola.
Eh io sono in un bar, a parlare con uno sconosciuto.
Non potrebbe andare peggio di così.
-Adry, senti, ora dovrei proprio andare.
Adriano mette il broncio, che tenero.
Adry:" Va bene, piccola. Aspetta, ti dò il mio numero. Così mi scrivi. Okay?"
Annuisco, sorridendo.
-Va bene, ciao.
Sorrido di nuovo.
Adriano mi stampa un bacio sulla guancia, poi mi saluta.
Che ragazzo dolce.
Ma wow, ti sei innamorata?
No, non mi sono innamorata. Adriano è solo molto carino e molto dolce.
Comincio a camminare verso casa.
Guardo l'ora.
Merda, le 12:45.
Arrivo in centro e solo dopo qualche minuto, mi ricordo di non conoscere Milano e di essermi persa.
Merda, merda, merda.
Comincio a correre in cerca di casa, ma invano.
Ad un certo punto, il telefono squilla.
Luciano.
Merda.
Rispondo.
《Pronto?》
《MARIASOLE, ADESSO MI SPIEGHI DOVE SEI.》
《Ehm, non lo so.》
《Oddio, COSA VUOL DIRE CHE NON LO SAI?》
《Mi sono persa Luciano.》
《In che via sei?》
Guardo un cartello.
Via St. Louis. (Via a caso)
《Uhm, Via St. Louis.》
《Okay, sto arrivando.》
Non faccio in tempo a rispondere, che Luciano mi ha già chiuso la chiamata in faccia.
Che odioso.
Dopo due o tre minuti, vedo una moto arrivare a tutta velocità.
Solo quando il ragazzo seduto su di essa, mi intima di salire, mi rendo conto che la moto appartiene a Luciano.
Lu:" Tieniti forte."
Mi aggrappo a Luciano e partiamo.
D

opo qualche minuto, arriviamo a casa e appena entriamo vedo....

Ciao a tutte :)
Sono riuscita ad aggiornare yee
Come va?
Spero bene, dato che la scuola è iniziata e io tipo: 'Non c'ho voglia di fare niente, yup yup!'
Ahahahahah.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento
Vi amo.
Un bacio,
Aly♡

'Destiny?' ||L.S. M.P.||Where stories live. Discover now