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in quanto non ho letto il manga, cioè lo sto leggendo, ma per la storia seguo l'anime, potrebbero esserci cosa sbagliate o capite male. I caratteri dei personaggi sono io che li altero un po' modificandoli a mio piacimento, quindi se ci sono cose che non vi piacciono commentate pure e vedrò di migliorarle. Grazie e buona lettura. :)

Izuku guardò l'orologio. Erano le 05:30, e la sveglia suonava alle 07:00.
Non riusciva a dormire per via del sogno che aveva fatto, che lo aveva svegliato di colpo, sorprendendolo con le lacrime agli occhi.
Aveva sognato di uccidere una persona, non si ricordava precisamente chi, ma sapeva fosse un amico che aveva fatto delle cose sbagliate, e che aveva portato i due ad un duello. Con le spade, ovviamente. Izuku riusciva ad infierirgli piccole ferite con la punta della spada, mentre l'altro andava di colpi fondi. Ad un certo punto, con un colpo di fortuna, Izuku era riuscito a trapassarlo, e l'altro era caduto a terra, dicendo le sue ultime parole.

"Me lo meritavo..."

Dopo di questo a Izuku avevano cominciato a tremare le mani, e gli era caduta la spada, mentre cominciava a disperarsi continuando a dirsi "l'ho ucciso io, l'ho ucciso io con le mie mani, io l'ho privato della vita, sono stato proprio io...". Si era accovacciato per terra premendo gli occhi sulle ginocchia, che vide sporche di sangue.
A quel punto Izuku si era svegliato in preda al panico, scoppiando a piangere anche nella realtà.
Ottimo sogno per cominciare bene la vita in un'altra scuola..., pensó Izuku mentre si metteva un braccio sugli occhi cercando di riprendere sonno.
La mattina sarebbe dovuto andare nella sua nuova scuola, la U.A, scuola di teatro. Izuku aveva scelto di andarci per un suo sogno che aveva sin da piccolo, ovvero quello di far commuovere, sorridere, emozionare le persone con il teatro. Secondo lui era una cosa bellissima poter comunicare tutti quei sentimenti attraverso semplici frasi o movimenti. Non gli importava di quanto impegno avrebbe dovuto metterci, lui voleva solo esprimersi emozionando gli altri. Così si riaddormentó, ansioso di cominciare la sua nuova scuola.

Ci sei! È il grande giorno! Sei qui, ci sei arrivato, Izuku, sei davanti alle porte della Yuuei, devi solo entrare, cosa può succedere di male?, si disse Izuku una volta arrivato alla scuola.
Vai e spacca il mondo , si convinse infine.
La scarpa slacciata lo tradí, e lui cadde a terra facendo un'altra delle sue famose figuracce.

"Stai bene? Tutto apposto?" Gli corse incontro una ragazza con i capelli a caschetto e due ciuffi più lunghi a vedere se stesse bene. Era davvero graziosa, ammetté Izuku.

"Oh, sì tutto apposto, grazie..." Disse grattandosi la testa, "sono sempre il solito sbadato!"

"Sai, porta male cadere il primo giorno, mi dispiace ti sia successo. Ma puoi sempre riscattarti! Vedi di non cadere sulle scale." Rise lei.

Izuku ridacchiò nervoso.

"Beh, io vado in classe, grazie per esserti preoccupata per me." Sorrise lui.

"Va bene, ci si vede!" Lo salutò la ragazza.

Che figura che ho fatto, soprattutto davanti a lei... Si rimproveró Izuku.
Poi si incamminò verso la sua classe, la 1-A.
Ovviamente si perse per i corridoi, e fu obbligato a chiedere ad un bidello.
Entró in classe determinato, ma la vista che lo aspettava lo scoraggiò del tutto.

"K-Kacchan... Vedo che ci sei anche tu..." Sorrise teso.
Il ragazzo biondo sollevò la testa squadrando il suo amico d'infanzia dalla testa ai piedi.

"Deku? E tu che ci fai qua, nerd di merda? Questa scuola non è per i personaggi secondari come te." Disse minaccioso Bakugou alzandosi e andando verso Izuku.

"E-ehi, ehi, ehi, vediamo di darci una calmata, in fondo è solo il primo giorno, no Kacchan?" Tentò di sdrammatizzare.

"Maledetto Deku-" Bakugou faceva per tirare un pugno al più basso, quando una voce lo interruppe.

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