38. La lettera

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SIDNEY'S POV
Non so cosa fare. Mi sento come nelle sabbie mobili, qualsiasi movimento io decida di fare può risultare pericoloso. Ora che finalmente ho aperto gli occhi, ora che finalmente sento il mio cuore parlare chiaramente e ripetermi in loop tutte le frasi di amiche e genitori che mi dicevano, avvertendomi perché avevano già capito tutto, ora.. non so cosa fare. Per la prima volta non sento l'esigenza di parlare con Katie di quello che mi sta capitando, non per disinteresse, ma perché ho paura che possa dirmi quello che il mio cuore e la mia testa si rifiutano di concepire: buttarmi. E non posso semplicemente seguire i battiti del mio cuore perché in gioco non ci sono solo io, ma altre tre vite: Dylan, Jared e Charlotte.
Non posso lanciare questa bomba e distruggere l'armonia che difficilmente si è creata tra me e i fratelli. Anzi non userei la parola armonia, quanto equilibrio. Finalmente dopo mesi incasinati i due hanno trovato la pace e di sicuro una cosa simile potrebbe rovinarla inevitabilmente.
Poi Dylan sta passando un momento difficile con il ritorno di Charlotte e non sembra il caso di scombussolarlo ulteriormente, soprattutto se i miei sentimenti non sono ricambiati e quindi si creerebbe solo imbarazzo tra noi.
E poi c'è Jared. La mia prima cotta, un ragazzo stupendo, dolce, divertente, che è riuscito a scavare nella corazza di timidezza e far uscire la farfalla dal bozzolo, che è andato contro il proprio fratello pur di stare con me. Ancora adesso mi chiedo cosa lo abbia portato a interessarsi a una ragazza semplice come la sottoscritta ..
Questi sentimenti sono come un macigno, un peso che non ho il coraggio di alleggerire neanche con la mia migliore amica, perché se mai glielo dicessi tutto diventerebbe reale, e la sensazione del non saper cosa fare sarebbe così opprimente da togliermi il fiato e  stendermi al pavimento. Perché i sentimenti sono come uno tsunami: inarrestabili, potenti, che ti mettono davanti alla nostra fragilità e da cui non puoi scappare.

JARED'S POV
Sono preoccupato per Dylan. Solo passati giorni dalla chiacchierata al campetto e da allora se ne va in giro per casa come un fantasma e a scuola non parla con nessuno. Sono preoccupato perché non so cosa possa passargli per la testa, come sta elaborando tutta la situazione. Vorrei si aprisse come me; non è mai stato un tipo molto espansivo, ma in quanto suo fratello vorrei che si sentisse a suo agio a mostrarsi anche debole e fragile.
-Ehi- dico appena lo vedo rientrare -Dove sei andato?- gli chiedo, non aspettandomi alcuna risposta come nei giorni precedenti. E invece..
-Ero da Sabrina.- dice venendo in salotto dove sono io. Mi guarda per qualche secondo e poi si siede sul divano accanto a me. Per tutto il tempo lo guardo un po' stralunato, come se avesse iniziato a parlare giapponese improvvisamente.
-Avete fatto pace?- gli chiedo dopo essermi ripreso.
-Più o meno..- mi dice continuando a guardare quello che tiene tra le mani.
-Che è?- chiedo sporgendomi in avanti per vedere.
-Una lettera.. di Charlotte- dice pensieroso.
-Cazzo!!- mi sfugge sorpreso. Mi metto a guardarlo, una serie di espressioni gli passano in volto: tristezza, rabbia, dubbio, determinazione,.. -L'hai già aperta?- chiedo per dare un senso alla sua mimica facciale altalenante.
-No, io.. Avevo bisogno di qualcuno vicino- questa frase mi riporta indietro quando avevamo 5 anni: stavamo giocando in cortile e io decisi di salire sul salice. Lui mi seguì per dirmi di scendere, che rischiavo di cadere. E invece fu lui che si ritrovò all'ospedale con il braccio sinistro rotto. Mi ricordo che mi trovavo fuori, nel corridoio (dopo che mi ero preso una sonora sgridata dai nostri genitori) da solo perché erano andati a parlare con il medico, quando sentí che mi chiamava, allora, senza farmi vedere da nessuno, entrai nella stanza e gli chiesi se avesse bisogno di qualcosa. In quel momento mi disse la stessa frase, con lo stesso tono triste e spaventato. E proprio come anni fa mi ritrovai a sorridergli e a dirgli: -Sono qui, e ci sarò sempre per te-

DYLAN'S POV
Le sue parole furono come un tranquillante, proprio come da piccoli. Per tutto il tragitto da casa di Sabrina mi sentivo soppresso da tutte le notizie che avevo avuto da altri e ora mi accingevo a scoprirne la causa dalla diretta interessata. Non so cosa aspettarmi, cosa voglio trovare scritto oppure no. Quindi, per evitare altri indugi, dopo aver preso coraggio dal conforto di mio fratello, decido di leggere la lettera :

Caro Dylan,
Mio amatissimo Sweety,
Se stai leggendo questa lettera vuol dire che non ci sono più. Sono sicura che sarai pieno di domande e di risentimento. E so che ti sarà molto difficile perdonare il mio comportamento egoista nel lasciarti senza dire nulla. So che qualsiasi cosa io possa dire non ti farà smettere di soffrire e di essere arrabbiato, ma spero che un giorno tu possa perdonarmi. Al saper della mia dipartita ti starai chiedendo perché, come, quando a non finire e spero che la mia lettera possa rispondere a tutto.
Circa 4 mesi fa ho scoperto di avere la leucemia e dopo i primi trattamenti ho iniziato a peggiorare gradualmente ed insieme a me le persone che mi amavano appassivano. I miei genitori persero la vitalità dovendo sottostare alla dura vita ospedale-casa, io mi sentivo sempre più stressata nell'obbligarmi a mantenere il segreto a scuola, con gli amici, con te..
Non volevo dirtelo per paura che avresti fatto come loro, che mi guardano solo più come "Charlotte la malata". Non volevo vedere la pietà nei tuoi occhi ogni volta che avessi fatto un commento su un possibile futuro, non volevo che uscissi fuori dalla stanza per riprenderti e non manifestare davanti a me il tuo dolore, non volevo che perdessi l'immagine perfetta che avevi di me.
Lo so che avresti fatto tutto ciò con amore, che avresti preferito passare i miei ultimi mesi insieme, standomi vicino e dicendomi tutti i giorni "Ti amo" piuttosto che odiandomi senza sapere nulla; so che la mia scelta ti farà sentire in colpa nonostante tu non ne abbia; so che il tuo cuore come il tuo amore è puro e gentile ed è proprio questo che volevo conservare di te.
So che un giorno, quando ripenserai a me, l'immagine che evocherai sarà la vera Charlotte, quella di cui ti sei innamorato anni fa, e non la Charlotte sul letto di morte, intubata, che fatica a parlare. Voglio che tu mi ricordi per quella che sono, che ero. Questo è il mio ultimo desiderio.
Sappi che ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre,
Tua fino alla fine,
Charlotte

Una volta finito di leggere mi sento più arrabbiato che triste. Aveva già predetto tutti i miei possibili comportamenti in ogni scenario, come se io potessi essere una marionetta nelle sue mani. Dalle sue parole sembra che io fossi uno zerbino ai suoi piedi, ogni frase conteneva un "io so, io so.." come se ogni mia azione avesse senso di esistere solo per lei, come se a ogni sua parola mi sarei messo a correre e a implorarla, come se il mio amore per lei prevaricasse ogni cosa.
E per la prima volta in tutti questi anni mi rendo conto che non era così. Si, era una persona importante per me, ma il mio amore per lei non era così forte come lo descrive. Forse all'inizio la potente attrazione e la novità mi avevano attirato come una calamita verso di lei, e col passare del tempo mi ero affezionato a quella ragazza testarda e un po' fuori dalle righe. Poi la routine aveva preso parte nella nostra relazione, ma, ripensandoci a mente lucida, il mio sguardo non si è mai perso nel suo e solo dopo che mi aveva lasciato ho iniziato a sentire fortemente la sua mancanza,..
-Ehi D! Tutto bene?-  mi chiede Jared scrollandomi un poco. -So che deve essere difficile tutto ciò..- dice cercando di consolarmi, mentre la mia mente elabora un pensiero sconcertante.
-Jared..- dico guardandolo finalmente in viso e interrompendo quello che non stavo ascoltando. Lo fisso spaventato perché finalmente, dietro la nube di rabbia e disperazione degli ultimi mesi, capisco... capisco che quello che sentivo non era dato dalla separazione da lei, quanto dal mio orgoglio ferito. E che fino ad ora mi sono sempre sbagliato e non mi conoscevo affatto, io..
-Io... non l'ho mai amata-

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Hola girls come va?? Siete tornate dalle vacanze e avete ricominciato scuola? Povere.. anch'io tra poco ricomincio l'uni, ma non dimentico mai i nostri amici J, D e Sidney 😉😉😉😉 ci stiamo addentrando in una parte della storia molto particolare e delicata. Spero di essere riuscita a descrivere tutto con dovere. Più avanti (chissà anche nel prossimo episodio 🤔) ho intenzione di approfondire questa Charlotte. Nel frattempo cosa mi dite di Dylan, cosa ne pensate? Sta affrontando bene le varie scoperte?
E voi la "rivelazione" di sidney come l'avete presa? Contente che si sia data una svegliata??😆😆
Beh come al solito vi chiedo di lasciarmi dei feedback della storia per dirmi cosa vi piace o no e io sarò felicissima. 😚
Un bacio, Monica 😘😘

Attrazione e fascino 2: I tre cuori #Wattys2016Where stories live. Discover now