Capitolo 2 ✔️

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"Non riesco proprio a capire tutta questa tua eccitazione per una stupida festa di Halloween." Sbotto cercando di allungare il mini abito che Zoe mi ha costretta ad indossare. A malapena mi arriva alle ginocchia.

"Non farla troppo lunga e indossa questo!" mi passa un cappellino nero a punta a dir poco strano "Ci saranno una marea di ragazzi stasera. Non sei felice?" continua lei esaltata mentre finisce di truccarsi nello specchio del mio bagno

"No, non sono per niente felice." sbuffo contrariata sedendomi sul bordo della vasca da bagno "Sai che odio questo genere cose e mi vuoi comunque costringere ad uscire." sospiro torturandomi le unghie "E poi sono appena riuscita a chiudere la mia relazione con Mark dopo due estenuanti anni e tu cerchi già di ributtarmi nella mischia. Non è giusto." Mi lamento nuovamente. Lei finisce di truccarsi e si volta verso di me sorridente

"Appunto!" esclama su di giri "Hai bisogno di divertimento post rottura." Sbuffo allontanandomi da lei, entro nella mia stanza ed infilo la testa nel mio armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere al posto di questo stupido e ridicolo travestimento da strega. "Ho altri canoni di divertimento."

"Katherine!" mi richiama lei "Non azzardarti a cambiare quel fantastico abito. Ho passato ore del mio tempo libero alla ricerca del travestimento perfetto per te e non te lo farò rovinare per niente al mondo." sbuffo nuovamente. Non mi resta altro se non arrendermi o non la smetterà più di tormentarmi

"Non sono per niente a mio agio con questo coso addosso." passo le mani sull'abito eliminando qualche grinza "Sembro una poco di buono." Lei sembra ignorare le mie parole e mi passa un paio di tacchi neri lucidi per poi guardare l'ora sul suo telefono.

"Beh, per tua sfortuna il nostro accompagnatore è appena arrivato e non avrai altro tempo per lamentarti o cambiarti." batte le mani felice saltellando sul posto. In cosa diavolo mi sono cacciata? "Andiamo!" Prendo la borsetta nera da sopra il letto e la seguo per il lungo corridoio della mia casa con la coda fra le gambe.

"Questa me la paghi." Ammicca verso di me compiaciuta ed apre la porta di casa per poi fiondarsi fra le braccia del suo ragazzo.

***

"Stai scherzando spero." Mi lamento muovendo velocemente la mano davanti alla mia faccia cercando di farmi un po' d'aria. Siamo arrivate a questa festa da neanche quindici minuti e già non ne posso più. Zoe mi ignora e scola il suo terzo drink come se non ci fosse un domani. "In questo posto non si respira." Mi lancia un'occhiataccia e mi passa un bicchiere rosso pieno di alcol identico a quello che ha appena bevuto lei.

"Pensa a divertirti per una buona volta e smetti di lamentarti." Mi rimprovera prendendomi a braccetto e trascinandomi fra la folla di studenti ubriachi marci ammassati in questa piccola confraternita universitaria. "Ecco Chanel!" mi indica una moretta poco distante da noi e arriccio il naso in segno di disgusto. Io e quella ragazza non ci siamo mai andate a genio. A volte mi chiedo come faccia Zoe a sopportarla.

"Scherzi vero?" la mia voce fuoriesce leggermente più acuta del normale "Io e lei ci odiamo. Non ho intenzione di andare a parlarle." Zoe si ferma di botto facendomi scontrare contro la sua schiena e si volta verso di me.

"Ci ha invitato lei." ribatte seria

"Ti ha invitato, vorrai dire." Agita la mano per aria come per sminuire l'argomento

"Sono dettagli." butta giù l'ultimo sorso rimasto del suo drink e fa cadere a terra il bicchiere di carta "Il minimo che possiamo fare è andare da lei e ringraziarla."

It's Not A Game || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora