Giangino il cavalluccio marino

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Questo capitolo lo dedico a mia madre che non ha fatto niente nella sua vita se non tutto.

Per capire meglio il senso del capitolo, dovreste ascoltare "Galeotto Fu Il Canotto" di Renato Zero, il quale è il credo idolo di mia madre. Non buona lettura.

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Il cielo è azzurro, il mare è blu, e alla merendina ci pensa Acetino il cricetino

"Hai portato il gorgonzola, l'emmental, le uova, cioccolata e tè?" disse Giangino il cavalluccio marino guardando Acetino seduto sul canottino.

Annuí e pensò al tonno in salmì che avrebbe mangiato venerdì facendo la pipì.

Poi si alzò di scatto e disse "Che idea!" Giangino il cavalluccio marino non capí.
"Senza la bussola che idea!" concluse Aceto il criceto

Giangino il cavalluccio marino guardò intensamente il suo amico "Aceto, Aceto, Aceto...siamo così vicini ma lontani..." poi vide qualcosa muoversi in lontananza "nessuno tranne i pescicani!"

Giangino e il cricetino andarono più a largo verso il mare blu. C'era una tranquillità molto tranquilla. Il mare era piatto, così piatto che il canotto si rovesciò e Aceto il criceto finí in acqua.

"Hey, ma che fai? Non sapevo soffrissi di vertigini...hey, non mi sbaglio annegando stai" Disse Giangino il cavalluccio marino ad Aceto il criceto. "Aiuto, aiuto, aiuto! Ho appena bevuto! E ho fatto uno starnuto!"

Aceto il criceto si aggrappò a Giangino il cavalluccio marino che provò a liberarsi dalla sua presa e disse "Lasciami dai, perché coinvolgermi?"

Aceto il criceto continuò a gridare aiuto, mentre le bolle salivano su e lui scendeva giù.

"Mentre vai giù, non rammento di te alcuna virtù...mentre vai giù io mi sento su" gli rinfacciò Giangino "Via le tue mani dal canotto, e vai sempre più sotto! Non ti vedo già più! Che strano animalo eri tu? Eri uno squalo o un uno gnù?"

Dopo qualche ora Giangino il cavalluccio marino incontrò Tostapane il pescecane che gli chiese come aveva passato la giornata "Affittammo quel canotto e prendemmo il largo verso il mare blu..."

Si girò per guardare il canotto e pensò "Ohhh caro, adesso tu non ci sei più" E poi nuotò verso la sua casa invasa da pesci senzacasa.

Si diresse verso la cucina e aprí il frigo "È finito il gorgonzola, l'emmental, le uova, cioccolata e tè" poi ripensò ad Aceto il criceto "Ohhh caro, è finita anche per te"

Infondo gli mancava quel Criceto. Era suo amico da molto tempo, lo aveva conosciuto il giorno prima a Livorno mentre stava attorno a Bicorno l'unicorno che doveva comprare un forno per cuocere un contorno.

"Colpa di quel canotto! Sei sparito laggiù, inghiottito dal blu!"

Fine.

Aceto il criceto e Viviane il cane.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora