Capitolo 102

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POV BRADLEY
"Brutto figlio di puttana, levale le mani di dosso!" la tiene da un braccio mentre l'altro la tiene ferma dai capelli.
Tutto il locale si gira verso di noi.
"Dove è la macchina Simpson?"
"Tristan!" urla Cat
"Stai tranquilla. Sappi che non ci pensiamo due volte a farti fuori"
"Ah sì? Se no che ci fate?"
"Questa vi basta a farvi cambiare idea?" estraggo dalla giacca una pistola e la punto verso di lui.
Tutto il locale emette un verso di stupore, rimangono paralizzati.
Alex è sorpresa quanto loro, se non di più.
Leggo la confusione sul suo volto.
"Più l'intero pub contro di voi" si girano alle loro spalle e pian piano si alzano tutti in piedi.
Se pensavano di farla a me hanno sbagliato di grosso, soprattutto non potevano commettere errore più grosso che mettersi contro di me in questo pub: ci vengo da quando sono nato.
"Mai incontrati degli individui così poco furbi" commento divertito verso Tris
"Allontanatevi dalle ragazze" ordina l'amico alla mia destra
"Prima la macchina" noto che stringe la presa al braccio di Alex e lei fa una smorfia di dolore
Carico la pistola e mi avvicino a lui.
"Leva quelle cazzo di mani dalla mia ragazza" scandisco bene le parole, fredde come il ghiaccio e lo fisso negli occhi.
Osserva l'altro suo amico e gli fa cenno di mollare la presa.
Le ragazze si liberano e corrono verso di noi.
"Abbiamo una scommessa Simpson"
"Lo so"
"Non ci fermeremo finché non ci darai l'auto"
"Non vi darò mai la mia auto!" puntualizzo, è così ovvio.
"Avresti dovuto pensarci prima di scommettere. Credevamo tutti che fossi un uomo di parola" si gira alle sue spalle
"Ah! Non mettere in mezzo la mia gente" rispondo secco
"Appunto perché ti conoscono bene non si aspetterebbero mai un comportamento così da te. Mettila così, non è una questione di scommessa, piuttosto di lealtà. Io mi sono fidato di te"
Concentriamo la nostra attenzione all'entrata quando vediamo arrivare James e Connor.
"La macchina è fuori" si rivolge Con a me
Tris e tutti gli altri mi guardano e mi sento quasi vulnerabile.
"E poi, non potrai sempre esserci quando il tuo amorino sarà in pericolo" osserva Alexandra, di fianco a me
"Questo lo dici a tu"
"Povero lattante, ecco cosa sei: un lattante. Hai a malapena 20 anni, devi ancora imparare molto dalla vita, man mano che andrai avanti ti renderai conto che stai commettendo un sacco di puttanate"
"E non trovi strano il fatto che tu a 30 anni sia ancora nella mia situazione?"
Si avvicina, povero coglione.
Gli butto le chiavi ai suoi piedi.
"Prendile e non farti mai più rivedere"
Mi guarda un'ultima volta e raccoglie svelto le chiavi.
Fa slalom tra di noi per uscire e appena mette piede fuori partono fischi.
Rimango intontito e mi siedo prendendomi la testa tra le mani.
"Fanculo!!" urlo spingendo uno sgabello e facendolo rotolare via
"Te lo fai scappare così facilmente?!"
"Ah, non finisce qui per lui" commento sadico
Alzo lo sguardo e noto che Alexandra non c'è più, mentre Catherine e gli altri sono ancora qua.
"Dov'è andata?" domando alzandomi di scatto
"È usci-" corro fuori e guardo prima a destra e poi a sinistra, e la vedo.
"Alex!" Mi guarda con la coda dell'occhio e continua a camminare.
Cerco di portarla in un posto più appartato ma si rifiuta.
"Cosa è successo?! Perché ti comporti così ora?!"
"Cosa ho appena visto Brad?!" Lo sguardo disgustato, la testa fa cenno di no quasi involontariamente
"Lo so ma-"
"Niente ma! Devo ricordarti del discorso della scorsa settimana?"
"Cos-? Scherzi?! Ancora che rimurgini su ciò?! Credevo fosse una questione chiusa! E poi che cosa cazzo c'entra con stasera?!"
"Stasera ho visto cosa comportano i tuoi segreti, le tue faccende, sai quelle che non ami raccontare alle persone."
"Piantala! Sai che non intendevo quello!"
"Sì invece, lo intendevi eccome! Se avessi saputo di questa stupida scommessa sarei stata più attenta, ma tu hai voluto tenermi al di fuori pure da questo"
"Sì, esatto. E tanto non sarebbe cambiato proprio nulla! Non vedo come possa interessarti il fatto che ho scommesso sulla mia auto!"
"Beh, se non ricordo male ti ho aiutato nella rissa con quelli! O me lo sono sognata?!"
"Sì, ti sei comportata da bambina immatura e non hai pensato alle conseguenze, buttandoti nella folla come se fosse...come se fosse un gioco!! Chissà cosa sarebbe potuto succederti!"
"Ho voluto rischiare perché il solo pensiero di rimanere a guardare il ragazzo che amo che viene picchiato mi faceva venire i sensi di colpa. O avrei dovuto sbattermene altamente e continuare a farmi i fatti miei mentre tu morivi dissanguato sul marciapiede?"
"Non sarei morto"
"Smettila di fare l'orgoglioso e torna con i piedi per terra, Bradley!! -sta dando di matto e posso notarlo dal fatto che si sta innervosendo molto e non riesce a stare ferma: vorrebbe come spaccare qualcosa, vorrebbe far fuoriuscire tutto quello che ha dentro- Ma lo sai che sei proprio un ingrato?! Sei un egoista e orgoglioso di merda!"
"Ti ho già detto che so cavarmela da solo" dico a denti stretti, devo trattenermi o potrei iniziare a dire cose di cui mi pentirei.
"Vattene a fanculo Bradley, non sai proprio niente" provo a trattenerla dal braccio ma lei si dimena e mi allontana.
"Preferirei che stessi fuori da queste cose Alexandra, é meglio per tutti e due"
"Bradley, dico, ti sei fumato qualcosa in questi giorni!? No perché stai veramente sparato un'infinità di cazzate!
Io ripago le tue azioni! Secondo te ho mai desiderato ritrovarmi in una situazione come quella di stasera?! Non sapevo neanche che cosa stesse accadendo!"
"Ancora mi sto chiedendo come tu ci sia finita dentro visto che le persone non dovrebbero neanche sapere di noi"
"Perché ti sei fatto scoprire, hanno capito che ancora tieni a me. Non mi sembra così difficile arrivarci" spiega irritata.
"Sei..sei veramente incredibile, cazzo! Non riesco proprio a capirti! Cosa cazzo è che non mandi giù?!" sbotto esausto. Questa ragazza è brava a confendere, non ti fa capire un cazzo e parlare con lei è probabilmente una delle cose più complicate di questo fottuto mondo.
"Il fatto che se alla base di una relazione non c'è né la sincerità né la fiducia non si va da nessuna parte"
Mette le mani nelle tasche della sua giacca di pelle e mi osserva, diffidente.
"Io mi fido di te" commento secco
"Non me lo dimostri più di tanto"
"Cos..Cosa?! Non te lo dimostro?! Porca puttana faccio di tutto per te!"
"Chissà quante cose mi tieni nascoste! Perché non me le vuoi dire?! Cosa sta succedendo?" Mi chiede preoccupata
"Certe cose è meglio che tu non le sappia"
"Sei serio?! Non mi parli mai di te, del tuo passato, di quel che c'è stato prima di noi"
"Non amo farlo, lo sai da sempre e tutt'ora preferirei non parlarne" le rispondo serio
Ha il viso stanco e gli occhi affranti. Non voglio questo dalla mia Alexandra..
"Bradley..ti prego.."
Non puoi buttare in ballo dopo 8 mesi che stai con me ciò, non ha senso"
"Inizia ad averlo dal momento in cui hai iniziato a tenermi nascoste anche situazioni che riguardano il presente. Lì si parlava del passato, qui è più grave" tengo le mani chiuse in due pugni e mi mordo l'interno della guancia.
"Ti prego Alexandra, chiudiamola qua"
"No! Non posso, non posso chiuderla qui! Come ti sentiresti tu al mio posto? Pensa se non ti raccontassi nulla, pensa se mi vedessi stare male, interiormente ed esteriormente, ed io non volessi dirti di cosa si tratta"
Rimango in silenzio, ha ragione non posso darle torto ma preferisco stare male solo io piuttosto che farle sapere di tutti i casini che sto combinando nella mia vita e far soffrire pure lei.
"P-perché avevi una pistola stasera, Brad?" infila una mano nella giacca per controllare e rimane bloccata a guardarla.
"La terrò con me finché crederò che sarà necessario" dico più calmo, senza però voler sentire nulla a riguardo
"Mi sono spaventata davvero tanto stasera Brad.."
"Lo so amore, lo so"
"H-hai..hai detto davanti a tutti che sono la tua ragazza" abbasso lo sguardo e sorride, un sorriso che è una via di mezzo tra l'imbarazzo e la paura.
"Lo so, è più forte di me quando si tratta di te, piccola Alex" mi avvicino a lei ma si tira indietro
"Brad non è il caso, anzi stiamo già rischiando troppo in questi giorni" si guarda intorno furtivamente
"Hai ragione" chiudo gli occhi e mi maledico
"Facciamo così, se hai qualcosa da dire me lo dici ora, okay? E cerchiamo di chiudere qua questo argomento.
Mi stai raccontando qualche bugia?"
"Non ti sto nascondendo niente" cerco di essere il più sincero possibile
"Si?" chiedo poco convinta
"Lo giuro Alex, questa era l'ultima cazzata. Non ti nascondo nulla, devi solo promettermi che starai tranquilla. Va bene?"
"Giuralo, giuralo sul nostro amore che non mi stai nascondendo nulla..almeno nulla di così grave"
"Ale-"
"Che riguardi il passato o che riguardi il presente, giuralo. E nel caso tu abbia da dire qualcosa fallo ora." rimango un attimo bloccato, trattengo il risentimento che sto provando in questo momento.
"Lo giuro" mi prende le mani e mi guarda negli occhi. Odio doverle mentire, odio fare qualsiasi cosa che tradisca la sua fiducia ma non ho altra scelta.
"Mi sto fidando Brad, non deludermi"
Mi sto sentendo uno schifo, le sto mentendo, sono un essere orribile, avrò i sensi di colpa fino alla tomba ma piuttosto che vederla in lacrime per tutte le cazzate che combino, per il fatto che gli scagnozzi mi tengono in pugno e per tutte le cattive azioni che mi costringono a commettere, é meglio così.
Scusami piccola Alex.
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#spazioautrice
Oh mamma mamma..
Cosa accadrà???
★LASCIATE UNA STELLINA E UN COMMENTI SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO★
scusate eventuali errori o cagatine, non hi voglia di ricontrollare ancora uff

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