I need you

106 7 5
                                    



[ETHAN]

Mi passo un mano tra i capelli sentendo il nervosismo farsi strada in me. Inspiro l'ultimo tiro inalando il fumo e butto la sigaretta, calpestandola successivamente con la suola della scarpa. I rumori mi arrivano ovattati e non riesco a distinguere la voce dei miei amici. Non so il perché di questo vuoto che sento dentro, sento la mancanza di qualcosa, una cosa che non posso e non voglio avere.

<<Ethan cazzo mi stai ascoltando?>> Dylan mi passa la mano davanti agli occhi, e solo ora mi rendo conto di non aver ascoltato nemmeno una parola che è uscita dalla sua bocca.

Mi giro nella sua direzione e annuisco lentamente, per poi fare un gran respiro ed alzarmi, pronto ad ordinare un altro bicchiere di birra.

La ragazza al bancone continua a fissarmi, so che sta flirtando con me, e potrei anche accontentarla ma sono troppo stanco in questo momento.

<<Ehi.>> la bionda davanti a me si avvicina e abbassandosi il top, già scollato, mostrandomi la sua terza abbondante.

Mi dileguo con un cenno della mano, i suoi capelli mi hanno solo fatto venire in mente una persona, e non va affatto bene.

Torno a sedermi fuori, cercando di cogliere il minimo indispensabile della conversazione che stanno avendo i ragazzi, ma decido di non sprecare altro tempo e di tornare al campus.

<<Che ti sta succedendo Ethan?>> questa volta è Cole a parlare, toccandomi la spalla.

<< Niente.>> e detto ciò, mi giro e prendo le chiavi dell'auto dalla tasca anteriore dei jeans.

Mentre sento l'aria fresca arrivarmi dritta in faccia, mi mordo il piercing al labbro che mi sono fatto stamattina. Ero andato per un semplice tatuaggio, e poi Erik mi ha convinto a farmi questo. Non ci ho pensato due volte, ho sempre voluto farlo, ma non ho avuto mai il coraggio, più che altro non ne ho avuto mai l'occasione.

Parcheggio e scendo velocemente dalla macchina, e con qualche passo arrivo all'entrata dell'università. Giro e rigiro tra le mani il telefono, non sapendo se premere invio o no. Alla fine cancello tutto e rimetto il telefono nella tasca.

Quando arrivo in camera non trovo il mio coinquilino, così mi fiondo più velocemente possibile in bagno per farmi una doccia, devo smaltire tutta la tensione e l'acqua calda mi aiuterà.

Sento tutti i muscoli rilassarsi all'impatto delle goccioline bollenti e un sospiro scappa dalla mia bocca. Mi prendo la testa tra le mani e inizio a pensare e ripensare alla notte passata con Carrie. Lei non doveva vedere quel lato di me, il lato debole e vulnerabile. Non so se riuscirò più a guardarla negli occhi come prima, ma devo smetterla di pensare solo a lei. Lei non è nessuno per me, solo una semplice compagna a cui devo dare ripetizioni.

Esco dalla doccia con un asciugamano legato sui fianchi e con ancora i capelli bagnati esco definitivamente dal bagno. Cerco dei vestiti nell'armadio puliti, ma non trovo nulla, cazzo se dovevo portare i vestiti nella lavanderia della scuola. Sbuffando torno sul letto e controllando le notifiche sul telefono, sento un leggero rumore provenire da fuori.

Mi dirigo a passo spedito alla porta e prima che possa aprirla, sento bussare.

La visione che mi si parla davanti è devastante, e mi sento una fitta all'altezza dello stomaco opprimermi.

<<Che ci fai qui?>>

<<Ho bisogno di te Ethan.>>








**********

ALLORA MI SCUSO PER LA MIA INATTIVITÀ MA SONO SUCCESSE DAVVERO TANTE COSE, CON QUESTO CAPITOLO, PURTROPPO CORTO VOLEVO ANNUNCIARVI CHE SONO TORNATA E CERCHERÒ DI AGGIORNARE PIÙ VELOCEMENTE POSSIBILE, E DI FARE I CAPITOLI MOLTO PIÙ LUNGHI.

Questo è stato un capitolo di passaggio, prometto che da ora in poi succederanno tantissime cose.

Scusatemi ancora, Aurora.

Oltre tutto.Where stories live. Discover now