Capitolo 1

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-Cosa!? Perchè!? Sei un folle!- esclamò mia sorella gemella rivolgendosi a nostro padre.
-Non ho voglia di cambiare scuola solo per un'altra vostra stupida opinione! Abbiamo già cambiato istituto scolastico e regione più di tre volte in un anno!- continuò alzando il tono di voce.
-Cerca di capire Giorgia, questa volta siamo sulla pista giusta e mi serve il tuo aiuto e quello di tuo fratello.- disse con calma mio padre cercando di far ragionare mia sorella.
-Sono stufa del tuo lavoro! Non potevo avere una cavolo di famiglia e vita normale!?- urlò lei per poi andare in fretta e furia in camera sua, provocando un forte boato dopo aver sbattuto violetemente la porta.
Mio padre sospirò portandosi le mani alla testa, poi si rivolse a me.
-Conto su di te Simone, convinci tua sorella. Sai che è importante. Non solo per la nostra famiglia ma per il bene del mondo.- mi disse per poi andare nel suo studio.
Annuii e raggiunsi mia sorella in camera sua.
La vidi sdraiata a pancia in sù nel suo letto intenta a fissare il soffitto.
Sospirò e poi mi rivolse la parola.
-Ohi Simo, a te va bene? Cambiare di nuovo scuola, regione. Cambiare di nuovo vita.- mi disse continuando a fissare il bianco soffitto.
-Bhe sì. D'altronde quì io non ho amici. Speriamo che questa sia la volta giusta così non cambieremo più.- le risposi sedendomi accanto a lei.
-Hai ragione. Prossima destinazione?-
-Francia-
Giorgia si girò e mi guardò un attimo dritto nei miei occhi marroni, poi mi sorrise.
-Eh allora? Che ci fai ancora quì? Vai a preparare le valigie, stupidino!- esclamò buttandomi giù dal letto ridacchiando.
Finii sul pavimento e incominciai a massaggiarmi il sedere cercando di allentare il dolore causato dalla caduta.
-Grazie eh.- dissi e poi uscii dalla sua stanza.
"Almeno sono riuscito a tirarla sù di morale" pensai con un sorriso stampato sulle labbra e mi avviai per la mia camera.

Quindici minuti prima arrivò un e-mail al computer dei miei genitori.
Quando mia madre lesse sullo schermo che il mittente era il signor Dixon, il capo della SDEP ovvero 'Soluzione Degli Eventi Paranormali' (Società in cui lavora mio padre), chiamò subito suo marito.
Lui raggiunse in un batter d'occhio il suo ufficio e insieme alla moglie lessero quel e-mail.
Essa informava che in Francia -precisamente nei pressi della scuola Kadic- spesso e volentieri si verificavano dei strani fenomeni: blachaut improvvisi, oggetti che improvvisamente mandano delle scariche elettriche ferendo così gli studenti, mancanza di gravità, strano comportamento di animali, etc... Addirittura un ragazzo sostenne che ci fu un attacco di zombie lo scorso mese.
I miei genitori furono incaricati ad investigare e -senza pensarci due volte- accettarono l'incarico, mettendo di mezzo anche me e mia sorella.
Nel giro di qualche minuto ci inscrissero in quella scuola e ci presero delle stanze nel dormitorio all'interno di quel collegio, in modo tale che potessimo controllare l'istituto anche di notte.
-Tesoro, vai a preparare le valigie. Partiremo questa notte con l'arrivo previsto l'indomani mattina.- disse mio padre a mia madre, poi raggiunse me e mia sorella in cucina.
Stavamo mangiando un panino con la nutella quando mio padre ci spiegò la situazione.
Giorgia dopo aver ascoltato in silezio tutto ciò che lui aveva da dire, sbattè le mani al tavolo e pervasa dall'ira incomiciò a contrabattere.

Adesso sono in camera mia a preparare le valigie cercando di portare con me il più possibile.
Spero di riuscire a fare amicizia e di sconfiggere la mia tanto odiata timidezza.
Io sono Simone Ferrara, ho 14 anni e sono il primogenito -insieme a mia sorella gemella Giorgia- di Chloe e Mario Ferrara: due agenti segreti che si occupano di scoprire le cause di alcuni eventi paranormali che si manifestano nella nostra terra.
In quanto loro figlio adesso sono anch'io una spia e devo svolgere perfettamente l'incarico a me assegnato insieme a Giorgia.
Non posso permettermi di commettere errori.

Giorgia's pov
Quando Simone uscì dalla mia camera, iniziai a preparare il borsone per il viaggio.
All'interno di esso deposi tutto ciò che reputo importante: vestiti, cellulare, cuffiette, nintendoDS e -di certo non può mancare- il mio blocco da disegno.
Anche se quì non ho avuto il tempo di fare amicizia, credo mi mancherà l'Italia.
-Giorgia hai finito di prepararti? Dobbiamo andare in aereoporto, adesso!.- mi informò mio padre urlando dalla cucina.
-Arrivo!- urlai di rimando e mi caricai il borsone in spalla.
Raccolsi i miei lunghi capelli castani in un'alta coda e uscii dalla stanza.
Presi un respiro profondo e salì in auto.
Simone mise la sua mano destra nella mia spalla e mi sfoggiò un sorriso rassicurante.
-Tranquilla, andrà tutto bene. Sarà divertente!.- mi disse.
-Sì certo... dormire in una scuola sarà molto divertente!.- risposi con tono sarcastico.
L'auto partì e poggiai la testa sul finestrino. La strada scorreva veloce davanti i miei occhi.
-Addio Italia- sussurrai.
Io sono Giorgia Ferrara, ho 14 anni e adesso -come i miei genitori- sono una spia.
Una vita normale non potevo averla, vero?

The Secret Mission ||Code Lyoko||Where stories live. Discover now