Parole

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Per la squad💜 
Questo capitolo è per voi, è dedicato alle vostre lacrime ed ai vostri sorrisi.

Oggi voglio ringraziare chi ci ha sempre creduto e continua ancora a crederci perché "l'amore alla fine vince sempre", siete delle meravigliose compagne d'avventura, siete un piccolo grande esercito che si nutre d'amore, piccole grandi donne che non si lasciano abbattere da nulla. 
Siete state la luce nei momenti di buio, siete state perculi, urla, scleri, momenti di panico e momenti di gioia, questo capitolo è dedicato ad ogni vostra singola emozione. 

Grazie alle autrici che regalano gioie e tanti (troppi) dolori.
Grazie a tutte le lettrici che continuano a seguire le storie nonostante tutto, nonostante possano esserci capitoli zoppicanti, dialoghi poco fluidi o contorti, errori o orrori ortografici e soprattutto nonostante il perenne mai na gioia che ormai ci accompagna da mesi.

Infine un GRAZIE particolare va a chi da mesi su whatapp e telegram è sempre lì, con mille messaggi ad ogni ora del giorno e della notte, con un sorriso, una discussione, un video, un audio, una foto o una canzone stonata, ormai non siete solo delle compagne in questo insolito percorso, siete molto di più, siete l'essenziale.
Vi voglio bene.

Ps. Preparatevi perché questo non sarà il solo capitolo della giornata. 

Buona lettura.

                             ***

"Cla dobbiamo parlare"

Claudio si alza e si mette a sedere con la schiena poggiata allo schienale del divano, le gambe ancora distese e lo sguardo stralunato, si strofina gli occhi, cercando di metabolizzare la scena davanti a lui, sembra appena un bimbo svegliato dalla mamma per andare a scuola.

"Mario ma che ci fai qui?! Devi partire per Ibiza tra 2 giorni, non dovevi arrivare domenica sera??!"
Il suo volto è perplesso, si passa una mano tra i capelli cercando di recuperare la lucidità necessaria per affrontare una conversazione della quale non conosce bene neanche l'argomento, sa solo che davanti a lui c'è il suo fidanzato furioso che lo guarda con uno sguardo torvo e la mani strette in due pugni.

"Cla perché è tutto il giorno che non mi rispondi? Ti sembra un atteggiamento maturo? Cosa ti è preso? Quando fai così non ti capisco proprio!"
Claudio sbarra gli occhi e lo guarda interrogativo, non sa assolutamente di cosa stia parlando, cerca di fare mente locale ma non ricorda di aver rifiutato una chiamata di Mario, non ricorda neanche di aver sentito il telefono squillare.
Piega leggermente le ginocchia e strofina i palmi delle mani lentamente sulle cosce, cerca di comprendere la situazione ma è confuso, si ritrova ad affrontare un momento che qualche ora prima non era neanche lontanamente immaginabile.

"Davvero mi hai richiamato dopo la telefonata di stamattina?" il suo volto inizia a vagare nella stanza alla ricerca del telefono, il sguardo attraversa velocemente le stanze visibili dalla sua posizione e si posa nei posti nei quali è solito appoggiarlo. 

"Certo che ti ho chiamato idiota!" e ancora una volta Mario incazzato non pensa alle parole, vomita sentimenti come se le sue azioni dopo non avessero conseguenze, affronta la vita senza pensarci, un momento alla volta.
Toglie il cappotto e lo poggia allo schienale del divano mentre Claudio indifferente si alza alla ricerca del telefono, ha fatto finta di non sentirlo, fa sempre così, ogni volta che litigano, evita le provocazioni, non cade nelle sue trappole, ricerca il momento nel quale Mario è più tranquillo per poi fare pace, le discussioni con lui sono inutili, quell'uomo lo annienta con parole urlate troppo forte e con sentimenti negati troppo in fretta. 

Mai e per sempre  // ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora