Risata morta (Suona il violino!)

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Ed era un taglio perfetto,
Nato con tanta indifferenza che,
Se si nota la precisione e il parallelismo,
Si ha un attimo di confusione.

Ha la stessa distanza da destra e da sinistra
Da una vecchia cicatrice,
Netto e limpido,
Dovuto alla sua ossessione per la precisione.

Una risata morta lo accompagna,
Sono le tue labbra screpolate?
Una risata morta interrompe in gemito,
Quanto fa male dentro?

Le dita leggere,
Il pezzo di metallo,
Perché non giocare con un'altra cicatrice?
Come all'asilo, sulla linea tratteggiata.

Tratteggiala.
Tagliala.
Deve andar via.

Pensi alle parole sbagliate,
Una risata morta offusca i tuoi pensieri.
Pensi a te, che ti credi sbagliata,
Una risata morta cerca di cancellar la verogna.

Le dita sulla parte pungente,
Il rosso sul polso,
Il silenzio nella stanza,
E la tua risata morta.

Ti piace l'odore?
Ti piace la sensazione?
Ti piace il sapore, la bocca secca.
Ti piace l'idea, di qualcuno che ti troverà.

Il panico che lui proverà s'assomiglia al tuo,
Mentre ti accasci al suolo
Ma tra i denti cerchi ancora
Qualche piccola energia.

E i tagli si susseguono,
Lenti.
Poi secchi,
Poi profondi.

Suoni il violino che è il tuo polso,
Con l'archetto che è quell'affare pungente,
E la rabbia cresce in te.
Quella mania di programmare tutto si dissolve.
È ora di tentare qualcosa che non hai mai pensato.

Di fare.
Di provare.
Di osare.
Oh, il fiato.

Ti si blocca nei polmoni proprio quando lo senti,
più profondo e deciso.
Annaspi, l'aria che non c'è ti manca.
Manca così tanto da stremarti.

E ti dici di star calma,
Calma, è solo sangue
Sono solo tagli
Quelli fatti su misura per te.

Suona il violino, suonalo ancora,
Le note erano così dolci che ti hanno ammaliato.

Suonalo il violino, suona il braccio tuo,
Stremato e abbandonato al suolo.

SUONA IL VIOLINO,
Suonalo, ora.

Non stare ferma a guardare il rosso,
Non star ferma a pensare, che fa più male.

Suona il violino, fallo.
Perché ridi, allora?

Perché mentre senti le energie abbandonarti,
Ridi?

Suona il violino.
Suonalo nella mente, che si sta lentamente spegnendo.
Suonalo, non ridere.

La tua è una risata morta,
e inaugura la tua ultima sinfonia.

Preferisco di gran lunga la narrativa alla poesia, but avevo appena finito una ff trooooppo triste.
Raga.
Non so come mi sia uscita.
Sul serio.

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