Capitolo 2

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Lo guardo in modo scocciato, perché non vedo ora che se ne vada.

"Clarissa.. mio fratello da quando sta con Marie va di male in peggio. A scuola prima aveva la media del dieci, e ora a malapena supera quella del sei. Non so come fare, io mi sto preoccupando, aiutami.."

Penso tra me e me che sia strano il fatto che Lucas mi chieda un consiglio, soprattutto riguardo a suo fratello che, già dal principio, si erano dimostrati nemici, e insomma, il ragazzo più bello della scuola viene a chiedere aiuto ad una sfigata come me. Lo ammetto, sono rimasta davvero tanto perplessa e anche contenta.

"Beh... oddio, non saprei io.." bisbiglio.

"Lo so che tu non c'entri in questa storia ma avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno e ho pensato a te visto che eravate amici molto stretti e vi raccontavate tutto."

"Eravamo amici..." ripeto la frase.

Ora sono davvero incavolata con Marie perché si è dimostrata una sfascia amicizie e una sfascia persona. Mi chiedo quanto coraggio ci vuole a fare tutto questo.

Ad un certo punto sentiamo bussare la porta e ci prendiamo uno spavento. Mi sposto da Lucas di qualche metro perché non voglio che nessuno pensi male.

"Posso entrare?" dice una voce potente e molto famigliare.

"Si" rispondiamo entrambi dopo averci dato l'ok con uno sguardo.

E' Edoardo.

Entra insospettito e ci da' un'occhiata veloce a tutti e due poi si siede sul bordo del letto dove, dal lato opposto, ci sono io.

Edo ha tre succhiotti sul collo e ne posso notare un altro sul petto messo in mostra da una maglia scollata dell'adidas nera.

Rimaniamo in silenzio tutti un po' imbarazzati, poi Edo rompe il silenzio.

"Che fate qua insieme?"

"Niente, stavo dando i compiti a Lucas" rispondo io velocemente, in modo da evitare che l'altro fratello dica qualcosa di malizioso.

"Ma non state in classe insieme" mi fa notare Edo, ed io divento pallida.

"I nostri professori ci hanno dato da fare una ricerca con un compagno dell'altra classe, e dimmi caro fratello, vuoi farti ancora i cazzi nostri?" risponde Lucas.

"Beh sai, ogni volta che ti trovo con qualcuna in una camera è perché devi scoparci."

"Oi!" interrompo la conversazione, ma a quanto pare non mi ascoltano.

"Almeno io non mi metto con la puttana della scuola solo per ottenere tette e figa gratis, oltretutto rifatte."

"Come osi insultare Marie?".

La situazione sta degenerando e Edo si alza per dare un pugno a suo fratello, ma per fortuna Dio ha ascoltato le mie preghiere e ha fatto qualcosa in modo che non accadesse.

"Lucas, Edoardo, andiamo a casa" dice Jessy, e loro annuirono come dei cagnolini.

Escono dalla camera e io finalmente posso avere un po' di pace, o almeno credo, perché dopo qualche minuto sento di nuovo bussare la porta e vedo spuntare Edo. Si siede di fianco a me e mi chiede:
"Cosa stavate facendo? Per caso te e mio fratello avete qualcosa? Siete fidanzati? Stavate scopando?"

Io, stanca di tutta la conversazione precedente, rispondo con un semplice:

"E a te che importa? Anche se fosse, tu hai Marie, la tua dolcissima Marie, per la quale hai abbandonato tutto e tutti."

"E chi avrei abbandonato?"

Edoardo smettila di fare quello che non si ricorda niente perché mi sta salendo il nervoso a mille e potrei far scoppiare la terza guerra mondiale con te e la quarta con la tua fidanzata, quindi per favore evita. Ma purtroppo non gli posso rispondere in questo modo altrimenti potrebbe pensare che io faccia la parte della gelosa, e mi ostino a rispondere:
"Nessuno, e ora per favore vai via che ho da fare una ricerca"

"Sì.. una ricerca.. ma non farmi ridere."

"Vattene immediatamente" urlo "altrimenti dico alla tua ragazza che tu eri in camera mia."

"Calmati signora Clarissa, ora vado." e sbatte la porta infuriato.

Come potrebbe pensare che io abbia qualcosa con suo fratello? A me non piace, non so nemmeno se siamo amici.

Mi giro in un fianco e prendo il telefono e vedo 50 chiamate perse e 3 messaggi, tra cui uno di questi è di Lucas: lo apro e lo leggo.

"Ciao Clarissa, scusami davvero tanto per quello che è successo prima. Mio fratello non si sta accorgendo di come Marie lo sta facendo diventare. E' sempre più nervoso. Ora non è a casa e spero che non stia facendo le sue solite cazzate da diciassettenne. Spero che tu non ci sia rimasta male dopo la frase che io vado con tutte, la mia intenzione non era quella, te lo giuro, io voglio aiutarlo soltanto perché mia madre sta davvero male e non perché me ne importi più di tanto. Vabbè tolgo il disturbo. Ciao e ci sentiamo."


Non gli rispondo, visualizzo solamente.


Esco di camera perché è ora di cena e mi siedo nel tavolo di legno ben pregiato e mi accorgo che non siamo da soli, ma c'è anche la mia sorellastra.


Il suo nome è Sara, è alta e magra e ha i capelli rossi. Non mi è mai stata simpatica perché pretende troppo dalle persone che ha vicino. Un giorno mi trovavo da sola a casa con lei perché i nostri genitori erano partiti in vacanza alle Maldive e mio fratello era via con i suoi amici fuori città. Diede una festa e invitò tutti i suoi amici e amiche. Io avevo quattordici anni e lei diciassette, perciò accadde due anni fa.


Erano tutti ubriachi e non si reggevano nemmeno in piedi. C'era gente che fumava in giro per la casa e alcuni che scopavano nei bagni o in un posto libero. Io ero nella mia cameretta e piangevo; avevo paura del fatto che sarebbe successo qualcosa. Finì tutto sulle 4 del mattino, ma alcune sue amiche rimasero a dormire. Il giorno seguente lei venne nella mia camera e mi ricattò dicendo che se avrei detto della festa a mamma e il suo compagno, avrebbe detto a tutti che amavo Marco. Rimasi zitta. Fece altre feste e mi ricattò con la stessa scusa.


Mia mamma ha preparato pasta con il ragù, ma non mangio più di tanto perché ripenso al litigio di prima.

Poi ad un certo punto mamma rompe il silenzio.

"Prima è venuta Jessy e mi ha raccontato di Edoardo"

"Ah quel figo?" risponde Sara maliziosa.

"Sara!" urlo io.

"Che cazzo vuoi tu, se uno è figo, è figo, non lo devi negare. Non sono una sfigata come te che ama ancora Marco."

"Io non amo Marco" rispondo incazzata, ma davvero tanto. Sto per alzarmi dalla sedia, ma mamma calma le acque.

"Ragazze basta, vi sto dicendo una cosa seria."


"Va bene" rispondiamo entrambe con il broncio.


"Edoardo sta andando male a scuola e sua mamma è davvero preoccupata, non sa cosa fare. Prima aveva la media del dieci e ora non raggiunge la sufficienza. Lei non sa che ha, voi sapete qualcosa?"


In questo momento vorrei vaporizzarmi. Sua mamma non sa che sta con Marie? Come no? E' certo che è preoccupata, anche io lo sarei al posto suo se mio figlio sta con la puttana della scuola. Ovviamente io non posso dirlo a mia mamma, non voglio far da spia.

"Io non so niente, mamma" rispondo.

"Non me ne frega niente di quello." risponde Marie.

"Ma se prima stavi facendo gli occhi a cuoricino quando mamma ha tirato fuori il suo nome."

"Statti zitta puttanella Clarissa."

"Ora voi due siete in punizione, non potete uscire sta sera da nessuna parte."

A me non importa, tanto non esco già da prescindere, invece la principessa deve andare in discoteca, infatti si incavola con mamma e le urla in faccia parole che solamente a pensarci le tirerei due schiaffi. Come osi dire queste cose a mia madre? Perché non lo dici a tuo padre, che non è mai presente e non ti da' niente?

Vado in camera mia e mi sdraio sul letto. Vedo che ho tantissimi messaggi ma non li visualizzo. Leggo un libro e mi addormento nel giro di mezz'ora.

E' mezzanotte e sento un rumore provenire dalla finestra, mi giro e.. 



Come nei filmWhere stories live. Discover now