"Denise, che mi devo mettere?" sono in crisi. Che dovrei indossare? "Conoscendo mio fratello, qualcosa di semplice. Un jeans, una camicetta leggera e dei sandali bassi dovrebbero andare" menomale che ho lei. "Grazie mille. Ti giuro, stavo impazzendo!" lei ride. "Mi raccomando, sii te stessa" mi consiglia. "Certo, allora ci sentiamo domani per i dettagli" ci salutiamo, e comincio a prepararmi. Passo la piastra sui capelli, e mi trucco solo con una linea di eye-liner, mascara e un rossetto rosso. Odio le cose troppo elaborate. Mi vesto e proprio quando finisco di allacciare i sandali, suona il campanello. Fortunatamente, avevo preparato prima la borsa. Corro ad aprire, trovandomi davanti Dries più bello che mai: jeans neri, camicia bianca che risalta il suo fisico e scarpe da ginnastica. Ci stiamo squadrando a vicenda. "Signorina..." mi porge un braccio, che afferro ridendo. Mi conduce alla macchina, e mi apre pure la portiera. "Che gentiluomo" faccio, guardandolo. "Non farci l'abitudine" mi dice, col sorriso. "No, per carità!" In poco tempo, arriviamo in un ristorante molto semplice. Mi fa scendere, e entriamo nella struttura. Il cameriere riconosce Dries, e ci porta direttamente in un tavolo più nascosto. Dopo aver consultato il menù, ed aver ordinato, cominciamo a parlare di qualsiasi cosa ci passi per la testa. È un ragazzo molto simpatico, sempre con la battuta pronta e il sorriso costante sulle labbra. Finita la cena, insiste per pagare. Lo lascio fare, so che avrebbe comunque vinto. Il viaggio di ritorno è silenzioso, caratterizzato da sguardi fugaci e sorrisi. Una volta arrivati, mi accompagna sotto il portone. Non ci guardiamo in faccia, siamo troppo imbarazzati. Lentamente si avvicina, fino ad alzarmi il viso con una mano. Mi perdo nei suoi occhi, e non saranno azzurri, ma sono comunque bellissimi. Fa scontrare le nostre fronti, si trova a un millimetro dalla mia bocca. Ho una voglia assurda di baciarlo. "Baciami" mi lascio scappare, in un sussurro. Non se lo fa ripetere due volte, e in un battibaleno, le sue labbra sono sulle mie. Avete presenti i fuochi d'artificio sul Castel dell'Ovo a Capodanno? Bene, sono nulla a confronto di quello che c'è nel mio stomaco ora. Porta le mani sui miei fianchi, e io circondo il suo collo con le braccia. Mi porta più vicina a sé, approfondendo il bacio. "Buonanotte, piccola" mi dice, quando si stacca. Non mi da il tempo di dire qualcosa che si fionda in macchina e sparisce nel buio della notte. Salgo in casa, felice ma confusa.
